La beata Cristina è nota per aver vissuto estasi, visioni e la stigmatizzazione, come pure le spaventose tentazioni e attacchi del demonio.
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Cristina di Stommeln nasce nel 1242 a Stommeln in Germania. Il padre di Cristina era un prospero agricoltore che si preoccupò che la figlia ricevesse una buona educazione.
Nel breve racconto della sua gioventù, scritta dal suo parroco, Johannes, sotto dettatura, Cristina afferma che la Vergine Maria in persona all’età di nove anni le apparve e le insegnò la sequenza allo Spirito Santo.
A dieci anni, le apparve Gesù che le disse: “Come Maria è stata predestinata nella mia saggezza per essere mia Madre, così tu lo si stata per essere la mia sposa. Ma bisogna che tu soffra molto.”
A tredici anni scappò a Colonia per diventare una “beghina”, (Comunità che ebbe origine intorno al 1170 in Belgio, le aderenti fanno voto di povertà, castità e obbedienza, ma solo temporaneamente, alcune di esse lasciano la comunità per sposarsi; trascorrono il tempo in preghiera, visitando i malati e facendo lavori di cucito e ricamo).
Visse la sua vita ecclesiastica nel più assoluto e totale nascondimento, indossando un cilicio, dormendo sulle panche o sulle pietre e digiunando sempre a pane e acqua.
Il Venerdì restava ore ed ore distesa a braccia aperte, raccolta in preghiera per il suo Sposo. Una notte mentre invece di dormire era raccolta in preghiera, le apparvero come angeli splendenti, tanti demoni che suonavano le trombe, essi però travestiti di angeli, sembravano fossero venuti per renderle omaggio, e la beata Cristina, illuminata dallo Spirito Santo, non si distrasse.
Un giorno in chiesa, cadde in un riposo che durò tre giorni. Tutte le sue consorelle credettero si trattasse di problemi fisici, infatti la portarono in ospedale.
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In seguito, spaventate e forse indispettite dalla sua devozione e austerità eccessiva, cominciarono a pensare che fosse isterica e Cristina fu costretta a tornare a casa.
A venticinque anni, incontrò un giovane domenicano, Pietro di Dacia, e diventarono subito amici; durante il loro primo incontro alla presenza di altri, Cristina fu scaraventata qua e là nella stanza, e sentì i piedi trafitti da un’entità invisibile.
Nei due anni successivi, Padre Pietro trascrisse accuratamente tutto ciò di cui fu testimone, dall’estasi ad altre manifestazioni francamente repellenti.
Nel 1269 ricevette le stimmate, che divenivano visibili in certi periodi dell’anno, sulle mani e sui piedi; fu provata per tutta la vita da molte sofferenze, sopportate guardando sempre al valore della Croce ma anche per salvare le anime dal Purgatorio.
Qualcuno pensa che in un caso come il suo la venerazione sia fuori luogo, ma la sua santità è qualcosa di indipendente dal tipo di dono soprannaturale e dai fenomeni fisici anormali di cui fece esperienza; nel confermare il culto, la Chiesa e più precisamente San Pio X, il 22 agosto 1908, non ha parlato di questi avvenimenti, riconoscendo invece la santità evidente della sua vita.
Muore il 6 novembre 1312, a Stommeln, dove era nata. Nel 1342 le sue reliquie furono trasferite a Nideggen; dal 1568 riposano nella chiesa di Jülich.
La sua festa si celebra il 6 novembre. (Fonte biscobreak.altervista.org/santiebeati.it)
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