La Chiesa ricorda oggi, 8 aprile, San Dionigi di Corinto (vescovo)
Commemorazione di San Dionigi, vescovo di Corinto, che, dotato di una mirabile conoscenza della parola di Dio, istruì con la predicazione i fedeli della sua città e con lettere anche i vescovi di altre città e province.
La vita
(Autore: Pietro Burchi) Fu nominato vescovo di Corinto, la sua città. Le poche notizie sulla sua vita sono tramandate da Girolamo e soprattutto da Eusebio di Cesarea. Il quale ha conservato frammenti interessanti di otto sue lettere, inviate alle Chiese di Atene, di Lacedemone, di Amastri nel Ponto, di Cnosso in Creta. Tali frammenti non contengono notizie su Dionigi.
Queste forniscono informazioni sulla religiosità di alcune città e regioni, durante il pontificato di Sotere.
Questi frammenti danno notizie preziose sulle condizioni religiose di alcune città e regioni durante il pontificato di san Sotero (166-75).
Degno di nota è un frammento della lettera ai fedeli di Roma:
«Avete ereditato dagli avi l’usanza di prendervi cura in vario modo di tutti i fratelli, e di inviare aiuti a molte Chiese presenti in ogni città; avete alleviato così le sofferenze dei bisognosi e siete venuti incontro ai fratelli condannati ai lavori forzati nelle miniere con quei sussidi che voi, o Romani, inviate da sempre, secondo l’usanza dei vostri padri.
E il vostro beato vescovo Sotero l’ha non solamente conservata, ma anche incrementata; egli li ha beneficiati con gli aiuti inviati ai santi ed esortando i fratelli con parole di beatitudine, come fa un padre affettuoso con i figli»: con queste parole, il vescovo di Corinto sottolinea sia la preminenza della Chiesa di Roma, che soccorre le Chiese figlie in un’epoca in cui non si era ancora affermato il primato della sede romana, sia la carità cristiana che ha profondamente segnato il pontificato di san Sotero, animato dall’amore di padre verso i fratelli sull’esempio del Vangelo.»
LEGGI ANCHE: La profezia poco conosciuta di don Dolindo su Giovanni Paolo II: ‘spezzerà le catene..’
Il Sinassario Costantinopolitano lo ricorda il 29 novembre come martire benché non si conosca nulla di certo sulla sua morte.
Il suo corpo, trasferito a Roma, fu dato da Innocenzo III (1198-1216) ad Emerico, priore del monastero di San Dionigi in agro parisiensi.
Preghiera a San Dionigi
O Signore fa che per l’intercessione di San Dionigi e dei tuoi santi, l’umanità ritorni alla pratica della fede cristiana per una nuova evangelizzazione di questo terzo millennio a lode e gloria del tuo nome ed il trionfo della Chiesa. Amen.