Patronato: Orfani, Gioventù abbandonata
Etimologia: Girolamo = di nome sacro, dal greco
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San Girolamo nasce a Venezia nel 1486, dalla nobile famiglia degli Emiliani. Poco conosciamo della sua infanzia e giovinezza.
Torniamo ad avere sue notizie dal 1511, quand’ormai ha trent’anni, e lo troviamo capitano della repubblica di Venezia. Precisamente posto al comando della difesa di Castelnuovo, importante fortezza trevisana. Qui mostrò tutto ii suo valore e tutta la sua arte di bravo capitano, ma assalito dalle forze francesi, di gran lunga superiori, dovette arrendersi.
I vincitori, presero Girolamo come prigioniero. Perduta ormai ogni speranza negli aiuti umani, il poveretto si rivolse fiduciosamente a Maria, promettendole con voto di recarsi scalzo al suo santuario di Treviso per poi deporre ai suoi piedi le catene e la spada qualora fosse stato liberato.
La Madonna l’ascoltò, e Girolamo riconoscente corse a soddisfare la promessa, tornando in patria totalmente convertito. All’ardore bellicoso di prima aveva sostituito una grande carità verso Dio ed amore verso i poveri.
Suo fratello Luca morì, e lui si prese cura dei tre nipotini rimasti orfani. Da qui gli venne l’idea di fondare i Chierici Regolari Somaschi per soccorrere gli orfani.
Vedendo infatti tanti piccoli abbandonati, perché privi di genitori e di aiuto, pensò di erigere un istituto per soccorrerli nei loro bisogni corporali e spirituali.
Ben presto però, il suo primo edificio fu troppo piccolo per ospitare tutti gli orfani che accorrevano. Fece un grande lavoro di carità a Venezia, Verona, Bergamo, Brescia ed altre città togliendo dalla strada tanti bambini.
Molte persone vollero seguire San Girolamo e così nel paesello di Somasca (Bergamo) egli iniziò ufficialmente la sua Congregazione di Chierici Regolari detti Somaschi.
Il santo, successivamente, iniziò a visitare importanti città per fondare altri istituti e sollevare quanti più potesse: come a Milano, Pavia e Como.
Prima di morire volle ancora una volta visitare i suoi istituti, e le popolazioni in massa accorsero per vederlo, per potergli baciare l’abito e ricevere la sua benedizione.
Così, l’umile istitutore che aveva voluto fuggire la gloria del mondo, passava ammirato e benedetto da tutti. Si ritirò definitivamente in Somasca dove terminò la sua beata vita l’8 febbraio del 1537 a 55 anni.
Girolamo fu beatificato da Benedetto XIV nel 1747 e canonizzato da Clemente XIII il 12 ottobre 1767.
Pio XI nel 1928 lo dichiarava patrono universale della gioventù abbandonata.
Fonte santodelgiorno.it
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