Oggi. 8 novembre 2021, la Chiesa ricorda la Beata Maria Crocifissa Satellico
Beata Maria Crocifissa Satellico, al secolo Elisabetta Maria Satellico è stata una religiosa e badessa italiana, appartenente all’Ordine di Santa Chiara.
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La vita
Elisabetta Maria Satellico è nata a Venezia il 31 dicembre 1706; era figlia di Pietro Satellico e Lucia Mander.
Visse con i genitori in casa dello zio materno sacerdote, che provvide alla sua formazione morale e culturale. Dotata di precoce intelligenza poté molto presto applicarsi alla lettura, dimostrando una particolare disposizione per la preghiera, la musica ed il canto.
Fin da fanciulla ebbe la vocazione religiosa e aspirava farsi cappuccina, ma il Signore con un atto provvidenziale le indicò l’Ordine in cui consacrarsi; una giovane insegnante veneziana di musica e canto, impegnata nel monastero delle Clarisse di Ostra Vetere, nella diocesi di Senigallia, nelle Marche, dovette lasciare il convento per motivi di salute, al suo posto si accettò l’offerta di Elisabetta Satellico, che entrò come educanda e addetta alla direzione del canto e del suono dell’organo, aveva appena 14 anni.
A causa della giovanissima età, il vescovo di Senigallia, non le concesse il vestire l’abito religioso, cosa che poté fare solo cinque anni dopo, a 19 anni, il 13 maggio 1725 con il permesso del nuovo vescovo Bartolomeo Castelli, cambiando il nome in Maria Crocifissa.
Trascorse l’anno di noviziato, in raccoglimento e preghiera, meditando il mistero della Croce, del quale voleva rendersi maggiormente partecipe.
Fece la professione religiosa il 19 maggio 1726, davanti al Vicario generale della diocesi di Senigallia; concentrò tutti i suoi sforzi nella realizzazione del suo costante desiderio: rendersi sempre più conforme a Gesù Crocifisso, con la pratica dei consigli evangelici e la devozione filiale alla Vergine Immacolata, secondo lo spirito di Santa Chiara di Assisi.
Provata e purificata da Dio con continue afflizioni di spirito e con gravi infermità corporali, pervenne ad una straordinaria perfezione; in convento continuarono gli insulti e gli assalti dei demoni, che la tormentarono per tutta la vita, anche fisicamente.
Poté superare e sopportare queste prove e difficoltà con l’aiuto di esperti e santi direttori spirituali, il minore conventuale Angelo Sandreani e padre Giovanni Battista Scaramelli, che diventerà il suo primo biografo.
Ebbe il dono di straordinari prodigi soprannaturali e autentici fenomeni mistici, che erano particolari segni di predilezione divina.
La morte e il culto
Fu eletta anche badessa del monastero e quando pur essendo stata rieletta dalle monache, non poté continuare nell’Ufficio per disposizione vescovile, assunse la carica di Vicaria, che esercitò onoratamente con bontà e fermezza fino alla morte, che la colse, consumata dalla tisi, l’8 novembre 1745 all’età di 39 anni.
Venne sepolta nella chiesa di Santa Lucia di Ostra Vetere (Ancona).
A seguito della straordinaria fama di santità, avvalorata anche da numerose grazie e favori attribuiti alla sua intercessione, già sette anni dopo la sua morte, si aprì il primo processo ordinario, il 18 agosto 1752, poi le difficoltà di quei tempi fecero accantonare la pratica, che riprese il suo iter nel 1826 con papa Leone XII e nel 1914 con papa San Pio X.
Il 14 maggio 1991 si ebbe l’approvazione del miracolo attribuito alla sua intercessione e infine il 10 ottobre 1993, papa Giovanni Paolo II l’ha proclamata beata.
La vita della beata Maria Crocifissa Satellico, risplenderà sempre come viva testimonianza della potenza della Croce, che sola redime, santifica e salva e sola garantisce la pace e l’amore tra tutti i figli di Dio.
(Testo da santiebeati.it/Antonio Borrelli – Foto copertina da iluoghidelsilenzio.it)
Preghiera
Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo Vi ringrazio per l’abbondanza dei doni e carismi che avete elargito alla vostra Serva Suor Maria Crocifissa Satellico, e specialmente perché, accogliendo il suo ardente desiderio di offrirsi totalmente al vostro amore, avete consacrato la sua vita come modello di castità, di povertà e di obbedienza.
Degnati o Signore di glorificare nella Chiesa questa tua Serva fedele perché risplenda davanti al mondo il valore apostolico della sua vita intimamente nascosta in te con Cristo tuo Figlio, singolarmente partecipe della sua Passione mediante molteplici sofferenze, penitenze e vittoriose lotte contro la tentazione.
Per sua intercessione concedi a tutti i tuoi figli di riportare piena vittoria sul peccato e di amare te al di sopra di ogni altra cosa.
Fiduciosamente imploro per me la grazia che ora desidero se è conforme alla tua santa volontà. Amen.
Padre Nostro, Ave Maria, Gloria
(Fonte it.cathopedia.org)