Una valida alternativa romana a questi giorni di festival sanremese? Il Musical (che la stampa ha definito dei Papaboys) che racconta la generazione nata da Giovanni Paolo II e che oggi continua a crescere e seguire giorno dopo giorno, prima Benedetto XVI, poi Papa Francesco.
L’Opera Musical (ci tiene a definirla così l’autore Raffaele Avallone) è una bella storia davvero, una testimonianza di amore e gioia, cammino tra le tentazioni e conversione che tutti i ragazzi di oggi vivono. Ci sono i Papaboys (o Sentinelle del mattino come si definiscono in un canto i ragazzi stessi) e ci sono i farisei. Nello scontro tra le due generazioni si parla di vita, si vince la morte (per questo lo spettacolo è davvero cristiano) e si percorre un cammino tra fede e vanità del mondo che rispecchia in maniera fedele il cammino quotidiano di ciascuno. Non voglio svelarvi troppo di più, perché è utile andarlo a vedere di persona. Personalmente, una delle scene più belle è quella delle bandiere dei paesi del mondo che rappresentano l’incontro delle Giornate Mondiali della Gioventù. Una generazione che marcia, quindi, che sa farsi anche cultura a teatro.
Invitiamo le Parrocchie romane ad incoraggiare la presenza dei propri ragazzi! La testimonianza c’è ed è di gioia vera!
Ricordare la figura di Giovanni Paolo II, il suo pontificato ed i suoi insegnamenti, a pochi mesi dalla canonizzazione? Non proprio, è riduttivo! In “Wojtyla Generation Opera Musical”, spettacolo scritto e diretto appunto da Raffaele Avallone, la santità di Giovanni Paolo II è presente e trasmessa sul volto dei giovani, anche di quelli più distanti.
Fino al 15 marzoè di scena al Salone Margherita di Roma, dopo il debutto in Polonia, e le date al Teatro Arcimboldi di Milano. Non un musical sulla vita di Karol Wojtyla quindi, ma uno spettacolo che racconta “le vicende dei ragazzi del Papa, di quei giovani che abbiamo conosciuto a Tor Vergata nel 2000, e che, seguendo il Vangelo, vivono l’amore, l’amicizia, ma anche le ansie , le tentazioni e le paure di tutti i giovani” Sono le parole dell’autore Avallone.
E tra i tanti ospiti presenti in queste serate anche il segretario particolare di Papa Francesco (lo è stato anche di Papa Benedetto XVI) Mons. Alfred Xuereb che al termine dello spettacolo ha posato con il manifesto dell’iniziativa sul palco con tutti i giovani impegnati ed ha promesso di informare il Santo Padre. Bravi ragazzi! Continuate a parlare dell’Amore di Gesù che si incontra attraverso il bene di un Papa (ma anche più di uno!).
Daniele Venturi