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Il sindaco di Kiev ha chiesto a Papa Francesco di andare in Ucraina.

“Se un viaggio a Kiev non è possibile – continua il primo cittadino della capitale ucraina -, chiediamo gentilmente una videoconferenza congiunta, da registrare o trasmettere in diretta”

Il sindaco di Kiev, Vitaly Klitschko, ha invitato Papa Francesco a recarsi in visita nella capitale ucraina.

“Crediamo che la presenza di persona dei leader religiosi mondiali a Kiev sia la chiave per salvare vite umane e aprire la strada alla pace nella nostra città, nel nostro Paese e oltre”, ha scritto in una lettera inviata al Pontefice e datata 8 marzo.

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“Se un viaggio a Kiev non è possibile – continua Klitschko -, chiediamo gentilmente una videoconferenza congiunta, da registrare o trasmettere in diretta”.

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Il nunzio apostolico in Ucraina, monsignor Visvaldas Kulbokas, ha confermato l’invio dell’invito al Papa da parte del sindaco di Kiev.

“Ci appelliamo a Lei, come leader spirituale – si legge ancora nella lettera -, perché mostri la Sua compassione, e stia con il popolo ucraino diffondendo insieme l’appello alla pace”, conclude il sindaco.

Il premier slovacco: grati alla Chiesa per l’aiuto ai profughi

“Papa Francesco ha apprezzato molto il caloroso benvenuto dato ai rifugiati”. Lo ha affermato alla redazione slovacca di Radio Vaticana – Vatican News il primo ministro della Repubblica slovacca, Eduard Heger, ricevuto nella giornata del 14 marzo da Papa Francesco.

Durante i colloqui, dopo aver ricordato il viaggio apostolico in Slovacchia dal 12 al 15 settembre scorsi – riferisce la Sala Stampa della Santa Sede – ci si è soffermati sulla guerra in Ucraina e sul suo impatto a livello regionale e internazionale, con particolare attenzione alla situazione umanitaria e all’accoglienza dei profughi di guerra”.

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