Emilia Lacerenza è morta a 33 anni per un tumore rarissimo: la mamma di Barletta che, lo scorso gennaio, aveva fatto un appello su Facebook per individuare medici e strutture capaci di offrirle una chance di vita, non ce l’ha fatta. Il suo appello aveva fatto il giro del mondo. E, infatti, la giovane madre di due bambini era in cura presso lo Sheba Medical Center di Tel Aviv, in Israele.
Si era rivolta al web, ai social, con il cuore in mano e la voglia di combattere la sua battaglia fino in fondo. «Buongiorno – aveva scritto Emilia su Facebook il 19 gennaio, – oggi mi rivolgo a tutto il mondo, medici, ricercatori, istituti oncologici, associazioni di ricerca e quant’altro: chiunque possa aiutarmi (nel più breve tempo possibile) a curarmi, anche se fosse solo sperimentazione, si faccia avanti. Il mio è un “carcinoma sarcomatoide metaplastico triplo negativo con metastasi”. Se qualcuno avesse soluzioni per me, potrei inviare tutta la documentazione e spiegare tutti i particolari del caso. Autorizzo chiunque a girare questo messaggio ovunque e in qualsiasi lingua».
Il web non era rimasto sordo alla sua richiesta di aiuto: in pochi giorni il messaggio aveva fatto oltre 6.200 condivisioni in tutte le lingue e il 23 gennaio, le prime occasioni di cura offerte negli Stati Uniti e a Tel Aviv. Purtroppo, rivelatesi inutili.