Categorie: Verbum Domini

Vangelo (29 Maggio) Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!

Gv 16,29-33
Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!

In quel tempo, dissero i discepoli a Gesù: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio». Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!».

Comprendiamo quanto Gesù dice ai suoi discepoli, se facciamo memoria storica e ricordiamo quanto è avvenuto con Mosè. Questi deve recarsi dall’uomo più potente della terra e dirgli poche semplici parole: «Così dice il Signore, il Dio d’Israele: “Lascia partire il mio popolo, perché mi celebri una festa nel deserto!”» (Es 5,1). Mosè sa che questo mai potrà accadere. Il faraone si crede onnipotente e non riconoscerà alcuna forza al di fuori della sua. Il Signore lo rassicura: “Io sarò con te”. Ti coprirò con ogni forza, sapienza, onnipotenza, scienza. Il faraone alla fine capitolerà.

Il Signore disse: «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sovrintendenti: conosco le sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo dal potere dell’Egitto e per farlo salire da questa terra verso una terra bella e spaziosa, verso una terra dove scorrono latte e miele, verso il luogo dove si trovano il Cananeo, l’Ittita, l’Amorreo, il Perizzita, l’Eveo, il Gebuseo. Ecco, il grido degli Israeliti è arrivato fino a me e io stesso ho visto come gli Egiziani li opprimono. Perciò va’! Io ti mando dal faraone. Fa’ uscire dall’Egitto il mio popolo, gli Israeliti!». Mosè disse a Dio: «Chi sono io per andare dal faraone e far uscire gli Israeliti dall’Egitto?». Rispose: «Io sarò con te. Questo sarà per te il segno che io ti ho mandato: quando tu avrai fatto uscire il popolo dall’Egitto, servirete Dio su questo monte» (Es 3,7-12). 

Gesù è mandato a sconfiggere una potenza ancora più grande di quella del faraone. Lui deve sconfiggere il peccato del mondo che tutto si abbatterà sopra di Lui per schiacciarlo. Dovrà privare di ogni forza di male su di Lui il principe di questo mondo. Nessun uomo potrà mai vincere Satana e il peccato del mondo da solo. Gli occorre tutta la forza di Dio. Gesù dovrà presentarsi in campo rivestito di una corazza speciale, capace di respingere ogni dardo infuocato del nemico. Dio lo dovrà avvolgere di tutta la sua santità, la sua forza, la sua potenza di grazia. Se Lui fosse stato solo mai avrebbe potuto portare a compimento la redenzione. I nemici da annientare non sono fuori di Lui, ma dentro di Lui, è la sua stessa umanità, debole, fragile, facilmente conquistabile come ogni altra umanità. Gesù si corazza di Dio, del Padre, si riveste di Spirito Santo, e con il Padre che gli fa da scudo e lo Spirito del Signore che è per Lui freccia ed arco può scendere in campo e combattere la sua dura battaglia dalla croce. 

San Paolo conosce la potenza del male e grida questa verità agli Efesini, invitandoli a indossare la corazza spirituale, armatura necessaria per entrare in combattimento.

Per il resto, rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza. Indossate l’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete dunque l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove. State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio (Ef 6,10-17). 



Gesù ha come sua armatura il Padre e lo Spirito Santo. Anche la Madre sua gli fa da scudo con la sua preghiera ai piedi della croce. Con questa armatura Satana è sconfitto. Non vi è alcuna possibilità che Gesù possa subire alcun danno.

O combattiamo così, o saremo sconfitti. Satana è più astuto e scaltro di qualsiasi uomo. Anche gli eletti di Dio riesce a confondere, se solo per un istante si svestono di Dio e del suo Santo Spirito. Essi devono essere per noi più che la nostra pelle. 

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, rivestiteci di forza dall’Alto.



Commento del Movimento Apostolico

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