«La Santa Sede segue con grave preoccupazione la situazione personale di monsignor Pietro Shao Zhumin, vescovo di Wenzhou, forzatamente allontanato dalla sua sede episcopale ormai da tempo». Il Vaticano affida a una nota del direttore della Sala Stampa Greg Burke, la propria preoccupazione, condivisa dalla comunità cattolica diocesana e sai familiari, per la sorte del vescovo cinese di cui «non si hanno notizie né sui motivi del suo allontanamento né sul luogo dov’egli è trattenuto».
La scomparsa risale al 18 maggio scorso, quando si è recato verso sera all’ufficio per gli affari religiosi della provincia di Zhejiang che lo aveva convocato.
Il giorno dopo, a quanto hanno riferito l’agenzia stampa cattolica asiatica Ucanews e il sito Eglises d’Asie, avrebbe chiesto che gli venisse recapitato il vino per la Messa. Da allora non è più raggiungibile.
«A riguardo, la Santa Sede – prosegue la nota –, profondamente addolorata per questo e per altri simili episodi che purtroppo non facilitano cammini di intendimento, auspica che monsignor Pietro Shao Zhumin possa ritornare quanto prima in diocesi e che gli sia garantito di svolgere serenamente il proprio ministero episcopale. Siamo tutti invitati a pregare per monsignor Shao Zhumin e per il cammino della Chiesa in Cina».
Fonte www.avvenire.it