Videomessaggio di Papa Francesco in occasione dell’imminente viaggio apostolico previsto dal 31 maggio al 2 giugno: “Già pregusto la gioia di incontrare il Patriarca e il Sinodo Permanente della Chiesa Ortodossa Romena, come pure i pastori e i fedeli cattolici”
Emanuela Campanile – Città del Vaticano
“Vengo in Romania, Paese bello e accogliente, come pellegrino e fratello”. Sono le prime parole di Papa Francesco nel videomessaggio rivolto al popolo romeno che visiterà dal 31 maggio fino al 2 giugno. Con lo sguardo verso l’imminente incontro con il Patriarca e il Sinodo Permanente della Chiesa Ortodossa Romena, come pure con i pastori e i fedeli cattolici, il Santo Padre ricorda “i vincoli di fede” e, in particolare , “il legame che univa Pietro e Andrea” che portò la fede in queste terre:
Fratelli di sangue, lo furono anche nel versare il sangue per il Signore. E tra voi ci sono stati tanti martiri, anche in tempi recenti, come i sette Vescovi Greco-Cattolici che avrò la gioia di proclamare Beati. Ciò per cui hanno sofferto, fino ad offrire la vita, è un’eredità troppo preziosa per essere dimenticata. Ed è un’eredità comune, che ci chiama a non prendere le distanze dal fratello che la condivide.
Francesco, esortando a custodire le radici e la famiglia, indica inoltre la prospettiva e il senso del suo trentesimo viaggio apostolico
Vengo tra voi per camminare insieme. Camminiamo insieme quando impariamo a custodire le radici e la famiglia, quando ci prendiamo cura dell’avvenire dei figli e del fratello che ci sta accanto, quando andiamo oltre le paure e i sospetti, quando lasciamo cadere le barriere che ci separano dagli altri.
Quindi, nel congedarsi, Francesco ringrazia chi sta “intesamente” preparando la sua visita e assicura a ciascuno “vicinanza” nella preghiera.
Il trentesimo viaggio apostolico di Francesco sarà nel solco del dialogo ecumenico. Forte sarà l’invio a riscoprire i valori fondanti dell’Europa
Massimiliano Menichetti – Città del Vaticano
Grande attesa in Romania per l’arrivo del Papa. Francesco, ribadisce il Segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, porterà un messaggio d’incoraggiamento e unità, sulla scia dello storico viaggio di San Giovanni Paolo II. Il motto ufficiale della visita, che avrà una forte impronta mariana, è: “Camminiamo insieme”.
Eminenza con quale spirito il Papa si appresta a partire?
La partenza avverrà il giorno in cui la chiesa latina celebra la Visitazione di Maria; Maria che si mette in viaggio per andare a servire la cugina Elisabetta. Quindi anche il motto che caratterizza questo viaggio del Papa, ha una forte impronta mariana. È un camminare insieme secondo lo stile della Santissima Vergine, uno stile fatto di umiltà, di servizio, di carità, nei confronti della cugina e dei più bisognosi. Mi pare che il Papa parte proprio con questo atteggiamento, con questo spirito: vuole farsi pellegrino per condividere il cammino di quelle comunità cristiane, quello della comunità civile, della società in Romania; vuole farsi pastore per incoraggiare nelle fede i suoi fratelli e le sue sorelle, tenendo conto anche della ricchezza delle espressioni e dei riti che caratterizzano la Chiesa in Romania.
E vuole farsi testimone di carità, soprattutto nei confronti dei giovani, invitandoli a favorire sempre quella cultura dell’incontro, come dice Lui, che permette veramente di ritrovarsi insieme in un momento storico in cui invece prevalgono le divisioni e le contrapposizioni. Mi pare che sia questo lo spirito con il quale il Santo Padre intende compiere questo viaggio.
Leggo tutta l’intervista su Vaticannews
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