Papa Pio IX proclamava il dogma dell’Immacolata con la bolla Ineffabilis Deus nel 1854, confermando la verità che era contenuta già nel Vangelo di Luca (Lc 1,26-38) dove si definiva Maria “Piena di grazia” fin dal primo istante della sua esistenza.
I Padri della Chiesa d’Oriente, ancor prima di tutti, nell’esaltare la Madre di Dio, avevano usato espressioni che la ponevano al di sopra del peccato originale chiamandoLa: “Tuttasanta, Intemerata, incolpata, bellezza dell’innocenza, più pura degli Angioli, giglio purissimo, germe non- avvelenato, nube più splendida del sole, immacolata”.
In Occidente, però, la teoria dell’immacolatezza trovò una forte resistenza, non per avversione alla Madonna, che restava la più sublime delle creature, ma per mantenere salda la dottrina della Redenzione, operata soltanto in virtù del sacrificio di Gesù.
Sofronio di Gerusalemme, tra il VI ed il VII secolo, la celebra come “libera da ogni sozzura del corpo, dell’anima e del pensiero”, ed il monaco bizantino Teodoro Studita, nell’VIII secolo parla dell’assenza di peccato a cui Dio aveva predestinato la Vergine, verrà ripreso in questo dal patriarca di Costantinopoli Fozio.
Il francescano beato Giovanni Duns, detto Scoto perché nativo della Scozia, elaborò la spiegazione della “redenzione preventiva”, affermando che la Madonna, seppure immacolata, era stata redenta da Gesù, con una Redenzione operata da Cristo prima e fuori del tempo. Ella fu preservata infatti dal peccato originale in previsione dei meriti del suo figlio divino.
Dopo di il beato Scoto, la dottrina dell’Immacolata fece grandi progressi, e la sua devozione si diffuse sempre di più.
Dal 1476, la festa della Concezione di Maria venne introdotta nel Calendario romano.
Da quell’anno in poi, cominciò a diffondersi la devozione alla Mamma.
Nel 1830, per rafforzare la fede dei Suoi figli, la Vergine apparve a Santa Caterina Labouré, per mezzo della quale cominciò la diffusione della “medaglia miracolosa” con l’immagine dell’Immacolata, cioè della “concepita senza peccato” che la Mamma stessa le aveva chiesto.
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Questa medaglia suscitò un’intensa devozione, e molti Vescovi chiesero a Roma la definizione di quel dogma che ormai era nel cuore di quasi tutti i cristiani.
Nel 1842, l’Immacolata della Medaglia Miracolosa appare poi nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte a Roma ad Alfonso Ratisbonne, giovane di origine ebraica, ateo e anticlericale, che si converte divenendo poi sacerdote.
Cosi il Pontefice Pio IX, nel 1845, istituì una commissione teologica per studiare la questione e capire se era veramente possibile un “solenne” pronunciamento dal momento che non tutti erano d’accordo.
Il Santo Padre sentì il parere di tutti i vescovi del mondo e l’anno successivo pubblicò l’enciclica Ubi primum in cui chiedeva a tutti i pastori di esprimersi sul dogma.
La risposta fu positiva e così l’8 dicembre del 1854, Pio IX proclamava la “donna vestita di sole” esente dal peccato originale, tutta pura, cioè Immacolata con la bolla Ineffabilis Deus: “Dichiariamo, pronunciamo e definiamo che la dottrina la quale ritiene che la beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per singolare privilegio di Dio onnipotente ed in vista dei meriti di Gesù Cristo, Salvatore del genere umano, sia stata preservata immune da ogni macchia della colpa originale, è rivelata da Dio e perciò da credersi fermamente e costantemente da tutti i fedeli”.
Dopo quattro anni, ci fu una grande conferma della purezza di Maria, a seguito dell’inizio delle apparizioni di Lourdes, la Vergine infatti si presenta a Santa Bernadette con le parole «Io sono l’Immacolata Concezione».
Caterina Labouré, apprendendo la notizia, commenta: «È la stessa nostra Immacolata!».
In onore di tale devozione si diffonde, in Italia, il nome femminile di Concetta ed in Spagna quello di Concepción.
Dopo la proclamazione del dogma del 1854, l’8 dicembre del 1857, papa Pio IX, inaugurò e benedisse a Roma, il monumento dell’Immacolata in Piazza di Spagna, monumento sovvenzionato dal re di Napoli Ferdinando II.
La consuetudine di donare i fiori alla Madonna fu iniziata da Papa Pio XII che nel giorno dell’Immacolata Concezione, inviò dei fiori come omaggio alla Vergine; il suo successore, Papa Giovanni XXIII, nel 1958, uscì dal Vaticano e si recò personalmente in Piazza di Spagna, per deporre ai piedi della Vergine Maria un cesto di rose bianche.
Da questo momento in poi, la visita dell’8 Dicembre in Piazza di Spagna, viene fatta annualmente dal Papa e tramandata al suo successore.
Si presentano i fiori alla Madonna, si legge un brano della Sacra Scrittura ed uno della Dottrina della Chiesa cattolica.
A Verbicaro (CO) l’Immacolata si celebra sotto il segno della convivialità. Nel corso della giornata infatti, si assaggia il vino nuovo che, per tradizione, viene degustato con grespelle ripiene di alici salate, peperoni secchi e cavolfiori portate in dono da amici e vicini di casa.
A Putignano (BA) le celebrazioni per la festa si protraggono per nove giorni tra preghiere e processioni. Durante la novena vengono eseguiti canti dedicati a Maria e l’8 dicembre, dodici membri di associazioni locali, depongono ai piedi della statua della Madonna delle corone di fiori bianchi.
A Castellamare di Stabia (Na) il mondo contadino ha lasciato in eredità i festeggiamenti per tale data con i falò, grazie al carattere purificatore del fuoco il quale, che oltre a riscaldare la Madonna nel passaggio verso Betlemme, allontanava le forze del male.
A Termini Imerese (PA) si venera una sacra immagine dipinta da un artista sconosciuto che dopo l’esecuzione del quadro fu colpito da pazzia. L’immagine della Vergine era talmente perfetta che faceva pensare più ad un intervento celeste che alla mano di un uomo. I festeggiamenti che culminano l’8 dicembre, iniziano il primo giorno della novena, quando l’immagine viene presa dalla cappella che la tiene nascosta agli occhi dei fedeli per tutto l’anno.
Milano invece, già impegnata il 7 dicembre per la celebrazione di Sant’Ambrogio, protettore della città, prosegue i suoi festeggiamenti tra accensione di alberi e presepi.
A Barcellona Pozzo di Gotto (ME) si fanno grandi celebrazioni e processioni nel quartiere dedicato alla Mamma, dove sorge la Chiesa dell’Immacolata Concezione.
Mentre i luoghi di culto come Medjugorie, Lourdes e Fatima, festeggiano l’Immacolata con l’aggiunta di celebrazioni eucaristiche, processioni e canti dedicati a Maria, ci sono alcuni Paesi che stanno riscoprendo adesso il valore di tale festa.
E’ il caso delle Filippine, l’Immacolata Concezione infatti è la principale patrona del Paese, che peraltro è a maggioranza cattolica. L’8 dicembre 2019 sarà festa nazionale. Il Presidente delle Fillipine, Rodrigo Duterte, infatti ha firmato nel 2018 il decreto che riconosce tale festività. In questo giorno pertanto, il governo dispone la chiusura di scuole ed uffici in tutto il Paese.
Nello Sri Lanka invece, il governo ha da poco assicurato che riaprirà il Santuario di Nostra Signora di Madhu potrà avvenire a partire dall’8 dicembre. I cattolici del Paese, ricolmi di gioia, potranno così rispettare una tradizione che in passato, per 400 anni, li ha visti recarsi in Pellegrinaggio insieme ad indù e buddisti, anche loro molto legati al luogo di culto.
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