E’ uscita questa sera, martedì 12 gennaio 2021, la nuova puntata dei Tutorial per l’anima, sul canale YouTube della Redazione Papaboys, rubrica settimana di ‘parole nuove’ curata da Fra Emiliano Antenucci, scrittore e Rettore del Santuario della Madonna del Silenzio. E’ il video n.07 dell’originale ed innovativo ciclo di catechesi sperimentato in collaborazione con la redazione di PAPABOYS 3.0.
Ama il prossimo come te stesso, ma se non ti ami, come fai ad amare?
Ci svalutiamo troppo e ci lasciamo anche svalutare, bisogna imparare ad amarsi e anche a perdonarsi. Amarsi è proteggersi, prendersi cura di se, perché “se stessi” alle volte è il primo povero da aiutare ed è il più difficile da aiutare. “Te stesso” è il più grande tesoro che Dio ti ha affidato e non lo puoi sciupare, maltrattare, svalutare. Attenzione amare se stessi è un comando del Signore, ma anche un’insegnamento di vita, non si tratta di egoismo o peggio di egoità, cioè “l’ipervalutazione di sé e delle proprie prerogative che induce il soggetto a parlare continuamente di sé e delle vicende della propria vita come le uniche ad avere un significativo valore”(dal Dizionario di Psicologia di Umberto Galimberti)
Mogol scrive in un suo testo per Battisti: “Amarsi un po/È un po’ fiorire/Aiuta sai/A non morire/Senza nascondersi/Manifestandosi/Si può eludere/La solitudine”
Roberto Benigni in un suo bellissimo monologo dice: “Amarsi è il problema fondamentale dell’umanità. Affrettiamoci ad amare, non ci rimane moto tempo: amiamo sempre troppo poco e troppo tardi, perché al tramonto della vita saremo giudicati sull’amore.”
Riesci a respirare la Luce solo quando passi per l’inferno…
Bisogna imparare ad amarsi, non svalutarsi e non svalutare. Chi svaluta è un frustrato che non ha realizzato i propri sogni. Ognuno di noi è il talento di Dio. Fatti bocciare in “lamentuologia”, perché il lamento è tossico per te e per chi lo riceve. Invece fatti promuovere in “talentuologia”, affinché fai fiorire i tuoi talenti e quelli degli altri. Si nelle scuole al posto di classificare gli alunni in bravi ed asini, dovrebbero far studiare “la talentuologia”. Si, siamo tutti talentuosi, carismatici, ma è una questione di sudore, di tanto sudore. Diceva uno scrittore che il genio è l’uno per cento di genio e il novantanove per cento di sudore.
Caro amico, cara amica la felicità da che cosa dipende?
Dipende se accarezzi la vita, le piccole cose, le relazioni umane, il vento, il mare, il cielo che c’è sempre, anche con le nuvole nere, ma non ti abbandona mai. Se apprezzi ogni istante, ogni momento come dono, come unico e irripetibile. Dai qualità alla tua vita e al tuo tempo, non sciupare vita e tempo, perché sei un capolavoro, un’opera d’arte, uno spartito musicale che emette la sua sinfonia. Non permette a te e nessuno che possa calpestare i tuoi sogni, perché chi ti svaluta è già lui stesso svalutato, non ha realizzato i suoi sogni e molto solo e lo dice a te. Abbracciati, ascoltati, accarezza la tua pelle che profuma delle caratteristiche: la delicatezza, la tenerezza, la dolcezza,
Vogliamo amare il mondo intero, gli altri, ma se non amiamo noi stessi? Non servono 100 anni di psicoanalisi, ma un grande atto di fede e di amore nell’accertare te stesso, la tua storia,la tua famiglia, il tuo passato, le ferite che si sono rinchiuse ma rimangono le cicatrici e sono proprie queste che per un soldato danno forza alla vita, ricordati sei un guerriero di luce, sei combattente , non ti arrendere anche se ai il vento contro e solo per avere più forza per andare avanti. I nemici sono i facilitatori della nostra crescita umana e persino della nostra salvezza. Non ho studiato psicologia, ma nella strada della vita dove s’impara l’arte dell’incontro, l’arte della saggezza di vivere e l’arte di essere persone migliori o peggiori. La strada è maestra e t’insegna la libertà o le sbarre, la prudenza o la follia… on the road incontro il povero malconcio, la zingara con gli occhi belli, l’ubriaco che si è bevuto la sua vita tutto nelle sue bottiglie di vino, l’indifferente che corre e non si ferma
Carmen Consoli canta: “Guarda l’alba che ci insegna a sorridere, quasi sembra che ci inviti a rinascere. Tutto inizia, invecchia, cambia forma. Amore, tutto si trasforma, persino il dolore più atroce si addomestica”.
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Giorno per giorno
Senza sapere
Cosa mi aspetta
Non è in mio potere
Gioia e tristezza
Sempre davanti
Stanze vicine
Comunicanti
E in fondo sentire che niente finisce mai
È un tempo infinito il presente
Non passerà
Bisogna imparare ad amarsi in questa vita
Bisogna imparare a lasciarsi quando è finita
E vivere ogni istante fino all’ultima emozione
Così saremo vivi
Gabbia di ossa
Libero il cuore
Hai preso dolcezza
Da ogni dolore
Conservo l’infanzia
La pratico ancora
E la seduzione mi affascina sempre
E in fondo sentire che esisti, felicità
Abbracciami ancora una volta
Mi basterà
Bisogna imparare ad amarsi in questa vita
Bisogna imparare a lasciarsi quando è finita
E vivere ogni istante fino all’ultima emozione
Così saremo vivi
Bisogna imparare ad amarsi
Bisogna imparare a lasciarsi
Bisogna imparare ad amarsi
A perdonarsi
Giorno per giorno
Senza sapere
Cosa mi aspetta
Ma voglio vedere
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