Continua in Europa la marcia dell’affermazione della “cultura della morte”, contro la vita. L’arcivescovo di Bruxelles, André Léonard, lancia una mobilitazione in tutto il Belgio contro la prossima legge che estende l’eutanasia ai bambini: veglie di preghiera, sit-in, marce. Negli Stati Uniti il cardinale O’Malley reagisce a chi accusa la Chiesa di essere ossessionata su certi temi morali: “Sul New York Times, in una settimana ci saranno almeno venti articoli su omosessualità, aborto e nozze gay. Chi è l’ossessionato?”. E poi anche in Spagna, Italia… Pertanto come ci invitano i Templari di San Bernardo, facciamo nostro e condividiamo l’urgente appello del cardinal Elio Sgreccia, che chiede di reagire senza indugio al progetto di legge del Parlamento belga, che vuole introdurre l’eutanasia sui bambini. A questo proposito è stata lanciata una raccolta di firme, diretta al re Filippo del Belgio, perché non avalli la legge. Le prerogative del sovrano belga infatti, sono analoghe a quelle del presidente della Repubblica italiana, e prevedono la possibilità di veto sulle leggi votate dal Parlamento. Spiega CitizenGO: “Questa legge è stata proposta e votata sull’onda di due falsi pregiudizi. Il primo, è che essa serva ad alleviare i bambini gravemente malati da atroci sofferenze. Ma ci sono molti modi per far questo (ad esempio, le cure palliative) e non c’è nessun bisogno dell’eutanasia attiva, cioè, in poche parole, di uccidere un bambino, per non farlo soffrire. Il secondo, è che la scelta sull’eventuale eutanasia spetta al paziente, che così avrebbe la possibilità di decidere di se stesso. Ma come può un bambino, oltretutto malato e sofferente, decidere ‘liberamente’ (sempre ammesso che ciò sia possibile) di morire? Evidentemente, a conti fatti, a decidere sulla vita del bambino sarà sempre qualcun altro, si tratti dei genitori, degli psicologi o dello Stato”.L’adesione può avvenire on line al seguente link:
http://www.citizengo.org/it/923-no-alleutanasia-intantile-europa?tc=ty&tcid=895253.
Ieri a Madrid e in qualche altra città europea pochissimi attivisti sono scesi in piazza a favore dell’aborto, per via del governo Rajoi che vorrebbe limitarne il ricorso con una legge ad hoc. Il flop era annunciato, sono sempre meno i sostenitori della morte dei bambini, ma mi hanno colpito le foto. Guardate qua. Sono quasi tutte vecchie, vecchi scarponi di un passato sessantottino che si eclissa. Ma sono lì, ancora, con le rughe, con la stessa bava alla bocca, a gridare in favore dell’omicidio dei bambini. Non ci sono commenti. di Ornella Felici