Tutti i giorni, su tutti gli altari del mondo, si verifica il più grande miracolo che sia possibile: la trasformazione del pane e del vino nel vero Corpo e Sangue di Gesù Cristo.
Quando riceviamo la Comunione possiamo toccarlo solo per fede, perché ai nostri sensi è offerta solo la forma del pane e del vino fisicamente inalterata dalla consacrazione.
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Il miracolo indiano?
Chiesa di Cristo Re, Vilakkannur, nello stato del Kerala. Tutto accadde un 15 Novembre del 2013. L’allora parroco Don Thomas Pathickal stava celebrando la consueta messa mattutina delle 7. Nel momento della consacrazione, Don Thomas si rese conto che sull’ostia era comparsa una macchia che lentamente aumentava di dimensione. Quella macchia nera e bianca aveva preso la forma del Santo Volto di Gesù. Il Parroco, sorpreso, decise di riporre l’ostia in un ostensorio in modo tale da preservarla.
La notizia fece in breve il giro del villaggio e si sparse a macchia d’olio nei dintorni e molti fedeli iniziarono a recarsi nella chiesa di Vilakkannur, anche da vari centri abitati vicini, per ammirare e venerare il possibile miracolo eucaristico.
Tre giorni dopo il presunto miracolo, l’arcidiocesi di rito siro-malabarese di Tellicherry prelevò l’ostia per elaborare una valutazione scientifica dell’accaduto.
Nei tre giorni precedenti, le forze di polizia dovettero intervenire perché la folla che si era formata all’ingresso della Chiesa aveva bloccato il passaggio delle macchine che si dirigevano verso una nota località turistica del Nord del Kerala.
Il fenomeno miracoloso accadde mentre la parrocchia si stava preparando per la festa di Cristo Re, il 24 novembre 2013, pochi giorni dopo la distribuzione nella zona di opuscoli anti-cattolici che deridevano proprio l’Eucaristia.
Dopo cinque anni, nel numero di settembre 2018, la rivista arcidiocesana “Girideepam” (Luce della montagna), pubblicò una nota dell’arcivescovo di Tellicherry, George Njaralakatt, che annunciava la decisione della Chiesa di restituire l’ostia e di renderla nuovamente disponibile alla venerazione dei fedeli.
La rivista arcidiocesana affermò che l’Ostia era stata sottoposta a numerosi studi da parte della commissione teologica della Chiesa locale, i cui risultati indicavano che il fenomeno poteva essere considerato un miracolo eucaristico. L’arcivescovo proibì alla parrocchia di tenere l’ostia sull’altare maggiore o di usarla per l’Adorazione del Santissimo Sacramento.
L’ex fiduciario parrocchiale Joseph Payikatt ha detto a Matters India che la parrocchia, negli ultimi sei anni, ha ricevuto centinaia di fedeli giunti qui a chiedere grazie e favori speciali che nella maggior parte dei casi sono stati esauditi.
L’ostia “miracolosa” giunge in Vaticano
Infine, venne deciso che l’Ostia miracolosa dovesse essere inviata a Roma per ulteriori studi nell’ambito di un processo che potesse permettere di stabilire definitivamente se dichiarare ufficialmente il fatto come un miracolo eucaristico.
L’11 Gennaio 2020 l’ostia del Santo Volto di Gesù è stata consegnata nelle mani di Mons. Diquattro, nunzio apostolico in India e in Nepal, per poi essere successivamente inviata in Vaticano per uno studio più approfondito.
Credito: ChurchPop
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