Poco dopo le 8.00 Papa Francesco è partito dall’aeroporto romano di Fiumicino per il suo 12.mo viaggio apostolico. Prima tappa Cuba per lo storico incontro con il Patriarca ortodosso russo Kirill all’aeroporto dell’Avana.
Una dichiarazione comune suggellerà l’incontro di un paio di ore tra il Papa e il Patriarca: un segno del dialogo tra cattolici e ortodossi. In seguito il Pontefice proseguirà per il Messico dove rimarrà fino al 17 febbraio, per poi rientrare in Vaticano il giorno successivo.
Motto del viaggio, “Missionario di misericordia e di pace”. Ieri mattina, come di consueto, alla vigilia di un viaggio apostolico, la visita di Francesco alla Basilica di Santa Maria Maggiore, dove il Papa si è raccolto in preghiera di fronte all’icona di Maria Salus Populi Romani.
Questa mattina, l’auto papale si è fermata in pista, a pochi metri dall’airbus A330-200 dell’Alitalia, battezzato “Giotto”. Papa Bergoglio, sempre con la consueta borsa nera nella mano sinistra, è stato accolto, tra gli altri, da mons. Gino Reali vescovo di porto e Santa Rufina, dal presidente dell’Alitalia, Luca Cordero di Montezemolo, dal presidente di Enac, Vito Riggio, e da altre autorità civili e militari, con le quali si è intrattenuto cordialmente. Subito dopo, il Pontefice, sorridente, è salito sulla scaletta, e prima di entrare nel velivolo ha salutato i presenti con un ampio cenno della mano.
IL TELEGRAMMA AL PRESIDENTE MATTARELLA
Mi reco in Messico “per sostenere la missione della Chiesa locale e portare un messaggio di speranza”. È quanto scrive Papa Francesco al Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, nel telegramma inviato durante il volo che lo porterà prima a Cuba, per lo storico incontro con il Patriarca ortodosso russo Kirill all’aeroporto dell’Avana, e poi appunto in Messico. Salutando il Capo di Stato, il Pontefice esprime pure “fervidi auspici per il benessere spirituale, civile e sociale del popolo italiano”, inviando la benedizione apostolica.
“L’Italia e la comunità internazionale guardano con autentico interesse alla sua nuova missione nel continente americano”, scrive in un messaggio di risposta il presidente Mattarella, ricordando le visita di Francesco nel luglio scorso in Ecuador, Bolivia e Paraguay e, in settembre, a Cuba. Il Messico, “Paese emblematico della poliedrica realtà latino-americana, nel quale contrasti profondi si accompagnano a enormi potenzialità”, attende con fiducia, “a partire dai poveri, dagli emarginati e da quanti vivono ogni giorno in condizioni di precarietà e difficoltà” il messaggio di “pace, solidarietà di speranza” del Pontefice, aggiunge Mattarella. “L’Italia e la comunità internazionale – prosegue il Capo dello Stato italiano – seguiranno poi con speciale attenzione il suo storico incontro a Cuba con il Patriarca Kirill, che costituirà un momento di fondamentale importanza per i cristiani e per tutti coloro che credono fermamente nella cultura del dialogo”.
di Redazione Papaboys (fonte: Radio Vaticana)
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