Domani mattina, alle ore 9.00, Papa Francesco incontrerà nell’Auletta Paolo VI i 28 ministri dell’ambiente dell’Unione Europea, in una riunione congiunta con i commissari europei per l’ambiente, il clima e l’energia.
Al centro dei colloqui l’enciclica Laudato si’ e l’imminente Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 21), che inizierà il 30 novembre a Parigi. Subito dopo l’incontro con Papa Francesco è prevista a Bruxelles, il 18 settembre, una riunione dei ministri europei dell’ambiente per decidere la linea comune da adottare alla COP 21. Un appuntamento al quale il Papa ha fatto cenno nel corso della conferenza stampa sul volo aereo diretto a Manila il 15 gennaio 2015.
In quell’occasione Francesco ha auspicato “scelte coraggiose”, favorite se possibile dall’apporto positivo della sua enciclica. Inoltre, importanti riflessioni in tema di politiche ambientali sono state rivolte alle istituzioni europee durante la visita a Strasburgo del 25 novembre 2014. Nel discorso letto al Parlamento Europeo, Francesco rivolse un apprezzamento per l’attenzione dell’UE alle politiche ecologiche, ma anche l’invito a rispettare e custodire la natura. “Invece – ricordò – siamo spesso guidati dalla superbia del dominare, del possedere, del manipolare, dello sfruttare; non la ‘custodiamo’, non la rispettiamo, non la consideriamo come un dono gratuito di cui avere cura”. Rispettare l’ambiente, aggiunse, “significa però non solo limitarsi ad evitare di deturparlo, ma anche utilizzarlo per il bene. Penso soprattutto al settore agricolo, chiamato a dare sostegno e nutrimento all’uomo. Non si può tollerare che milioni di persone nel mondo muoiano di fame, mentre tonnellate di derrate alimentari vengono scartate ogni giorno dalle nostre tavole”. Incontrando i membri del Consiglio d’Europa, dedicò un altro punto del suo messaggio a questo argomento: “Tra i temi che chiedono la nostra riflessione e la nostra collaborazione c’è la difesa dell’ambiente, di questa nostra amata Terra che è la grande risorsa che Dio ci ha dato e che è a nostra disposizione non per essere deturpata, sfruttata e avvilita, ma perché, godendo della sua immensa bellezza, possiamo vivere con dignità”.
Redazione Papaboys (Fonte ilsismografo.blogspot.it/Antonio Marguccio)