New Delhi – I francescani in India si impegnano a livello nazionale per combattere contro la fame e per dare un contributo alla sicurezza alimentare della popolazione.
Il concetto di “sicurezza alimentare”, elaborato in sede Onu, implica che “ogni persona abbia a disposizione facilmente ogni giorno la quantità di cibo necessaria al suo sostentamento”.
Come riferito a Fides, i francescani dell’AFFI (l’Associazione delle Famiglie Francescane dell’India, che accoglie componenti religiose e laiche) hanno aderito a una consultazione nazionale sull’alleviamento della povertà estrema e della fame nel paese, tenutasi agli inizi di novembre a Bangalore.
Nella conferenza si è rimarcato che in molti stati indiani vivono tuttora emarginati, tribali, poveri delle aree rurali, baraccati, dalit, migranti, ai quali non è garantito il diritto al cibo.
Il Presidente del AFFI p. A.J. Mathew OFM, ha sottolineato che “la crescita della società non è nel veloce miglioramento socio economico del sistema che porta benefici a pochi, ma sta nella crescita totale, da cui nessuno è escluso.
Questo è il focus del Vangelo e anche il senso profetico del carisma francescano”. Sulla base del concetto di “inclusione” e di “sviluppo inclusivo”, i francescani stanno preparando piani di azione concreti in diversi stati, come Orissa, Tamil Nadu, Bengala, Maharashtra, Kerala e Uttar Pradesh, focalizzandosi su anziani abbandonati, malnutrizione dei bambini, benessere delle donne e diritti delle tribù indigene, soprattutto delle aree rurali.