“Prima di incontrare il governatore – dice ad AsiaNews lo stesso mons. Moras – abbiamo voluto organizzare un giorno di preghiera e digiuno (il 12 settembre – ndr) e una marcia (14 settembre) per i cristiani perseguitati. Il senso era anzitutto quello di pregare insieme, ma soprattutto di far comprendere alle nostre comunità cristiane, di tutte le denominazioni, la portata della disumana tragedia che sta avvenendo in quei Paesi. I nostri cristiani devono essere consapevoli della dura realtà delle sofferenze dei loro fratelli e sorelle in Iraq e Siria”.
“Il governo dell’India – sottolinea ancora il presule – può avere un’influenza significativa sulla situazione in Medio Oriente, dato che molti nostri concittadini vi lavorano, dando un grande contributo a quei Paesi”. (A.D.C.) Fonte: radiovaticana
La Quaresima è un tempo sacro, un pellegrinaggio spirituale che ci invita a riconsiderare il nostro rapporto con Dio, con…
Preghiera di Giovanni Paolo II alla Madonna delle Grazie In questo giorno vogliamo pregare con il Santo con questa bellissima…
Oggi, 25 febbraio, la Chiesa ricorda San Gerlando di Agrigento Gerlando di Agrigento fu vescovo di Agrigento; è venerato come…
Oggi, 25 febbraio, la Chiesa ricorda San Luigi Versiglia, Vescovo San Luigi Versiglia è stato un vescovo cattolico italiano, venerato…
Piazza San Pietro si è riempita di fedeli, cardinali, vescovi, sacerdoti, religiosi e laici, uniti in un unico grande coro…
"Spirito muto e sordo, io ti ordino, esci da lui e non vi rientrare più" (Mc 9,25). Gesù parla (nel…