Categorie: Musicae et Ars

Infiorata storica di Roma. Papa Francesco: ‘siete bravi’

Dopo l’Angelus di SS Pietro e Paolo: “Siete bravi” Più di cinquantamila persone hanno ammirato le opere in via della Conciliazione

Bagno di folla per la quarta edizione dell’Infiorata storica di Roma che ha avuto luogo oggi, 29 giugno, in occasione della festa di San Pietro e Paolo, i Patroni della capitale. Più di 50 mila persone hanno ammirato i tappeti di arte effimera allestiti lungo via della Conciliazione e in piazza Pio XII. L’antica arte è tornata di diritto nella città che le ha dato i natali nella prima metà del XVII secolo e dalla quale si è diffusa in tutto il mondo. L’Infiorata storica ha chiuso nel migliore dei modi una quattro giorni dedicata alla tradizione dei quadri dipinti con i petali di fiori, la sabbia, i trucioli di segatura, il sale, iniziata giovedì 26 giugno 2014 con il V Congresso Internazionale delle arti effimere che si è tenuto alla Pontificia Università Urbaniana fino alle 17 di questo pomeriggio. La manifestazione, organizzata dalla Pro Loco Roma Capitale, da Infioritalia e da Città dell’Infiorata, è stata patrocinata da Roma Capitale, dalla Regione Lazio e dall’Assessorato alla Cultura Creatività e Promozione Artistica.

Numeri
Cinquanta delegazioni provenienti da tutto il mondo – Argentina, Messico, Giappone, Spagna, Germania – 500 partecipanti, 1.500 maestri infioratori hanno preso parte all’evento. Sono stati utilizzati 500mila fiori, 2 tonnellate di sale e 100 sacchi di trucioli di segatura, oltre 3.000 mq di opere floreali. Numeri che testimoniano l’importanza di un appuntamento che ha voluto riunire a Roma gli esperti dei tappeti delle arti effimere. Un’occasione per conoscersi meglio, confrontarsi sulle varie tecniche adottate, rafforzare il legame tra i vari paesi e gettare le basi per progetti futuri. Tavole rotonde, discussioni, scambi di vedute che arricchiscono, culminate con la pratica, l’allestimento che gli artisti hanno cominciato nel pomeriggio del 28 giugno. Un lavoro duro, quasi eroico sotto il sole, durato tutta la notte per permettere ai visitatori di immergersi nei colori vivaci dei quadri. La fatica è stata ben ripagata dalle migliaia di persone che dalla mattina di San Pietro e Paolo hanno affollato via della Conciliazione, molte dirette a piazza San Pietro per assistere alla Santa Messa e all’Angelus di Papa Francesco.

Saluto di Papa Francesco all’Infiorata storica
I tappeti di arte effimera non sono passati inosservati. Il Santo Padre ha notato la bellezza e l’originalità dell’antica tradizione e, colpito dai toni sgargianti, ha riservato un breve saluto benedicente all’Infiorata storica di Roma e a tutti i partecipanti al V Congresso Internazionale delle arti effimere al termine della preghiera mariana. “Saluto gli artisti provenienti da tutto il mondo che hanno realizzato una grande infiorata. Bravi questi artisti, complimenti!”, le parole del Santo Padre. Sicuramente il più prezioso riconoscimento dello sforzo e dell’impegno dei maestri infioratori.

Cerimonia di apertura
Il taglio del nastro è stato affidato a Marta Leonori, Assessore Roma Produttiva, all’on. Mino Dinoi, Presidente Commissione Speciale “Politiche Comunitarie” Affari comunitari, fondi strutturali e iniziative comunitarie di Roma Capitale – Rapporti con la Commissione Europea, a Jacopo Emiliani Pescetelli, vicepresidente I Municipio. Ad affiancarli i rappresentanti del Comitato organizzatore: Lucia Rosi, Presidente della Pro Loco Roma Capitale, Andrea Melilli, Presidente di Infioritalia, Mauro Abbondanza, responsabile comunicazione V Congresso e Pro Loco di Roma, e Sandro Vitali, presidente Città delle Infiorate.

L’orgoglio della Pro Loco Roma Capitale. “Siamo molto contenti del successo della manifestazione. La Pro Loco Roma Capitale intende restituire alla città la maternità dell’Infiorata storica e ai romani un passato che non tutti conoscono e riportarlo a nuova vita ogni 29 giugno. La nostra volontà è che torni ad essere un vanto per la città, riproponendo l’evento tutti gli anni per renderlo un appuntamento fisso per i romani e i turisti”, ha affermato con orgoglio Lucia Rosi.

Marta Leonori: “Roma è una capitale europea dove il legame con le tradizioni e il territorio è ancora molto forte. La stessa composizione geografica ci dice che Roma è una città di territori, di quartieri, di luoghi vissuti. Tutto questo è arrivato fino a noi anche grazie alle tradizioni, che sono il tassello più popolare della storia di Roma. Una festa dal sapore antica ma che mantiene inalterata la bellezza dell’esplosione dei colori e la ricchezza di un’arte ormai diffusa in tutto il mondo”.
L’on. Mino Dinoi ha affermato: “Sono convinto dell’importanza della valorizzazione di iniziative culturali come questa, che hanno l’obiettivo di conferire nuova vita alle antiche tradizioni locali, grazie alla visibilità internazionale. Roma Capitale offre il suo patrocinio a un evento di ampio respiro nell’ottica della promozione turistica e lo sviluppo culturale della città che vuole giocarsi il suo ruolo di capitale ospitando delegazioni provenienti da tutto il mondo”.
Parole di elogio anche da Jacopo Emiliani Pescetelli: “Accogliamo con onore che si possa organizzare un evento così importante nel nostro Municipio. In un momento storico in cui spesso le vie e le piazze della nostra zona sono soggette a occupazioni improprie, trasformare queste occupazioni con colori e arte vuol dire riappropriarsi del bene pubblico”.

Oltre le opere d’arte
Non solo tappeti di arte effimera. Non solo meravigliosi quadri nei quali perdersi. L’Infiorata storica di Roma è stata anche sfilate, esibizioni, spettacoli. “Infiorata e Congresso hanno ottenuto un grande consenso sia dagli addetti ai lavori sia dal pubblico che ha ammirato le opere. Ad animare la mostra dei quadri le auto del Club nazionale Spitfighter che hanno sfilato sabato. Oggi, domenica, si sono esibiti i figuranti del Palio di Fucecchio, secondo solo al Palio di Siena per numero di partecipanti, la banda musicale Don Antonio Santini di Poggio Moiano, i Cristi Infiorati di Artena, il Gruppo folk di Alatri e costumi tipici giapponesi”, ha affermato Andrea Melilli.

Curiosità
“Per lasciare un ricordo originale di questo momento speciale è stato realizzato con le Poste Vaticane un annullo filatelico, raffigurante l’immagine del Santo Padre. Aver coniugato in un unico evento il V Congresso internazionale delle arti effimere con l’Infiorata storica è una grande opportunità per gli attori che contribuiscono con le loro competenze. Protagonista di questa sfida è Roma che ha saputo accogliere al meglio questa occasione con conseguente incremento del comparto turistico. Per diffondere l’evento abbiamo creato una piattaforma web dedicata al Congresso, sul sito prolocoroma.it l’Infiorata storica di Roma e su Twitter #infiorata è stato possibile seguire in tempo reale la manifestazione”, ha spiegato Mauro Abbondanza.

A sostegno dell’Infiorata è stata organizzata una lotteria la cui estrazione avverrà il 18 settembre 2014 e che mette in palio un’auto e diversi soggiorni in Italia.

La Festa di San Pietro e Paolo si è conclusa con la Girandola di Castel Sant’Angelo, giunta alla settima edizione, organizzata dal Comitato promotore de La Girandola. L sera venti minuti di fuochi d’artificio, ideati da Michelangelo e perfezionati da Bernini, hanno colorato il cielo di Roma.

Cenni storici
L’obiettivo dell’Infiorata storica è quello di riprendere l’antica usanza di donare quadri floreali ai Santi Patroni della capitale Pietro e Paolo, realizzandoli davanti alla Basilica di S. Pietro. La prima Infiorata avviene nel 1625 ad opera di Benedetto Drei, responsabile della Floreria Vaticana, e del figlio Pietro durante il pontificato di Papa Urbano VIII. Una ricorrenza che si ripete ininterrottamente sino al 1680, durante il pontificato di Papa Innocenzo XI, con l’obiettivo di promuovere  la tradizione delle Infiorate Artistiche, nata proprio a Roma, nella prima metà del XVII secolo come espressione della cosiddetta festa barocca. L’Infiorata non si ferma a Roma, l’arte floreale grazie a Gian Lorenzo Bernini, principale artefice delle feste barocche, si diffonde ai Castelli Romani, poi a Genzano, Genazzano, in Italia e nel Mondo. Mentre il mondo man mano apprezza l’infiorata Roma la dimentica.

Info www.prolocoroma.it, www.vcongressoartieffimere.it

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