Un dono prezioso
Perché la Novena riesca con frutto, si raccomandano due cose importantissime:
– Innanzi tutto accostarsi ai Santi Sacramenti, od essere almeno in grazia di Dio.
– Avere la fede più viva nella bontà onnipotente di Gesù Bambino. Gioverà a ciò ripetere spesso fra il giorno: Signore, accresci in me la fede!.
«Le do’ quanto ho di più caro al mondo» diceva la principessa Polissena nel regalare al priore dei Carmelitani Scalzi di Praga la statuina del S. Bambino Gesù. Un piccolo Gesù in cera, con la sinistra che regge il mondo e con la destra in atto di benedire. Un vero tesoro di cielo!
Comprendi, o anima devota?… Gesù de-ve essere anche per te ciò che hai di più caro al mondo.
Che ami tu?… I piaceri, gli onori, le ricchezze, la vita?…
Ebbene, sotto la corteccia del piacere, troverai la spina acuta del dolore; dietro gli onori troverai il fumo che svanisce; tra le ricchezze, non usate rettamente, troverai il tarlo che le rode e le consuma. Non dimen-ticare mai la felicissima frase del Santo Padre Pio XI: «Il denaro è un pessimo pa-drone, ma è un ottimo servitore». Bisogna servirsene giustamente e senza tenervi at-taccato il cuore…
Tu senti l’attacco anche alla vita. è giusto. Ce l’ha data il Signore. Tutti i doni di Dio sono grandi; sopra tutti, nel campo na-turale, la nostra vita. Essa, irradiata dal so-prannaturale, ci dà le vere gioie del presente e le gioie infinite dell’eternità.
Ma tu come intendi la vita?… Forse quel-la frivola e mondana che appaga solo i sensi e fa dimenticare i beni eterni del Cielo? Ti sbagli. Intesa così, diventa una bolla di sa-pone, iridescente e scintillante se vuoi, ma sempre una bolla di sapone… Un piccolo soffio di vento, e la bolla ritornerà una goc-cia d’acqua più o meno sporca; nulla più. No, no: la vita è ben altro!… Ricordalo!
Essa è un viaggio per l’eternità, è un mez-zo alla gloria che non muore. Guai a colui che svisa questo concetto della vita, e si ferma ai suoi bagliori evanescenti!…
E, nella vita, Gesù è tutto. E’ la sapienza che apre le intelligenze, è la forza che domi-na le volontà, è il sorriso che abbella le fronti, è la virtù che nobilita i cuori, è la grazia che imparadisa le anime…
Togli il sole alla terra; che ti reste-rebbe?… Un buio senza nome, un caos sen-za fine…
Togli Gesù alla tua vita; che sarebbe di te?… Saresti un povero uccello senza ali, un pesciolino che boccheggia fuor d’acqua, un povero cadavere ambulante… Cadavere, comprendi?…
Volete andarvene anche voi? disse un giorno Gesù ai suoi Apostoli. – E dove andremo noi lungi da Te? rispose Pietro; Tu solo hai parole di eterna vita!
Anima devota, ripeti anche tu le parole di S. Pietro e fanne tesoro. Hai troppo bisogno di Gesù, per potere startene lonta-no!… Non sei qui ad implorare i suoi celesti favori?…
Sì, o Santo Bambino Gesù, ho bisogno estremo di Te. Come potrei farne a meno?… Anch’io ripeterò coll’Apostolo: A chi an-dremo? Tu solo hai parole di eterna vita!… E la vita io voglio: da Te, in Te e per Te.
Vita materiale, o Gesù, finché mi vorrai conservare i tuoi doni di natura. Vita di grazia, perché Tu solo sei creatore della grazia e santificatore delle anime. Vita di gloria, perché soltanto per Te e in Te io spe-ro di averla un giorno, o Gesù, in Paradiso.
Ma una grazia particolare sono qui a chiederti in questo momento; una grazia che mi sta tanto a cuore, per cui intendo intraprendere questa devota novena … (si può esporla). Deh! ascolta, o Gesù Bambi-no, i miei gemiti… Fa che i miei voti siano presto esauditi… Non ti riveli forse a noi bambino per attrarci più facilmente al tuo divin Cuore ed animarci alla confidenza? Io l’ho questa confidenza in Te… Non ren-derla dunque vana… E mentre io verrò a Te, ogni giorno della novena, a chiederti la sospirata grazia, Tu ascoltami, sorridimi e per i meriti della tua divina Infanzia esaudiscimi.
Fa che le mie lacrime siano presto terse, e al pianto del dolore succeda il sorriso della gioia, perchè Tu solo, o Gesù, sei la gloria e il sorriso delle anime che sperano in Te.
Santo Bambino Gesù, benedicimi. Pater, Ave, Gloria.
Santo Bambino Gesù, ascoltami. Pater, Ave, Gloria.
Santo Bambino Gesù, esaudiscimi. Pater, Ave, Gloria.
Gesù, dolce memoria,
Vero gaudio del cuore:
Ma più del miei, più di tutto
Dolce la sua presenza.
è il canto più soave,
Più giocondo all’udito;
è il pensiero più dolce,
Gesù, Figlio di Dio.
Speranza ai peni-tenti,
Benigno con chi chiede,
Buono con chi Ti cerca:
Ma che sarà il trovarli?
La lingua non può dire,
Nè la lettura esprimere;
Sol chi provò può credere
Cosa sia amar Gesù.
Gesù sii il nostro gaudio
E un di sii premio eterno;
In Te la nostra gloria
Adesso e in sempi-terno. Così sia.
Sia benedetto il nome del Signore.
Da questo momento e per sempre.
O Dio, che hai costituito l’Unigenito Figliuol tuo Salvatore del genere umano, e volesti che fosse chiamato Gesù: concedi propizio a noi, di poter un giorno contemplare svelatamente in Cielo, Colui del quale sulla terra veneriamo il Santo Nome. Così sia.
A cura della Redazione Papaboys
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