La pia pratica dei ‘martedì di Sant’Antonio’ è antichissima; però in origine si componeva di nove. Coll’andar del tempo la pietà dei fedeli li portò fino a tredici, in memoria del 13 giugno consacrato alla morte del Santo. I tredici martedì servono benissimo come preparazione alla festa, ma possono praticarsi anche nel resto dell’anno.
La fede è quella virtù soprannaturale che ci dispone ed inclina a credere tutte le verità che la Chiesa ci insegna perché rivelate da Dio. La fede è il seme affidato all’anima nel santo Battesimo dal quale deve germogliare e crescere rigoglioso l’albero della vita cristiana. Senza la fede è impossibile piacere a Dio e arrivare a salute.
S. Antonio fu modello di fede. Tutta la vita egli spese nell’adornarsi l’anima delle più belle virtù e nell’accendere e ravvivare la divina fiaccola della fede in mezzo ai popoli. Noi come abbiamo ravvivato la fede che ricevemmo nel Battesimo? Facciamo noi le opere cristiane che la nostra fede ci impone? E che cosa facciamo perché la fede venga conosciuta e praticata da tutti?
Miracolo del Santo. Un certo soldato di nome Aleardino, eretico fin da fanciullo perché figlio di eretici, dopo la morte di Sant’Antonio, si recò a Padova con tutta la famiglia. Un giorno, stando a tavola, si parlava tra i commensali dei miracoli che faceva il Santo alle preghiere dei suoi devoti. Ma mentre gli altri lodavano la santità di Antonio, Aleardino contraddiceva, anzi prendendo in mano il bicchiere disse: “Se colui che voi chiamate santo conserverà intatto questo bicchiere, crederò a quanto mi raccontate di lui, altrimenti no”; e in così dire gettò giù dalla terrazza ove pranzavano il bicchiere di vetro che aveva in mano. Tutti si volsero per vedere l’enorme balzo del bicchiere precipitato dalla terrazza con tanta forza, che il fragile vetro, pur andando a cadere sulle pietre, non si ruppe. E questo sotto gli occhi di tutti i commensali e di molti cittadini che si trovavano sulla piazza. Alla vista del miracolo il soldato si pentì e corso a raccogliere il bicchiere, andò a mostrarlo ai Frati raccontando l’accaduto. Non molto tempo dopo, istruito nei Sacramenti, ricevette il santo Battesimo assieme a tutti quelli della propria famiglia, e per tutta la vita, fermo nella sua fede, divulgò sempre le meraviglie divine.
O amabile S. Antonio, che glorificasti sempre il Signore e Lo facesti glorificare dagli altri per l’innocenza della vita, per la tua carità a Dio ed agli uomini, e con la fama dei favori e dei miracoli senza numero, di cui la Bontà divina ti ha fatto dispensiere, stendi anche su di me la tua protezione.
Quanti pensieri, desideri, affetti disordinati, seduzioni del mondo e del demonio tentano potentemente allontanarmi da Dio! E che diventerei senza Dio, se non un povero nella più squallida miseria, un cieco brancolante tra le ombre della morte eterna? Ma io voglio vivere con Dio, sempre unito a Lui, mia ricchezza ed unico sommo bene. Per questo t’invoco umile e fidente.
Fa, caro Santo, che io sia santo nei pensieri, negli affetti e nelle opere come lo fosti tu. Ottieni a me dal Signore fede viva, perdono di tutti i miei peccati e di amare senza misura Iddio ed il prossimo, per meritare di venire da questo esilio all’eterna pace del cielo. Così sia.
3 Pater, 3 AveMaria, 3 Gloria al Padre.
Responsorio: Se cerchi miracoli, la morte, l’errore, la calamità, il demonio, la lebbra fuggono, gli infermi si alzano sani.
Cedono il mare, le catene; i giovani ed i vecchi, chiedono e riacquistano le membra e le cose perdute. Spariscono i pericoli, cessa il bisogno; lo raccontino quanti lo provano, lo dicano i padovani.
Cedono il mare, le catene; i giovani ed i vecchi, chiedono e riacquistano le membra e le cose perdute. Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo.
Cedono il mare, le catene; i giovani ed i vecchi, chiedono e riacquistano le membra e le cose perdute.
Prega per noi, beato Antonio e siam fatti degni delle promesse di Cristo.
Orazione: O Dio, rallegri la tua Chiesa la preghiera votiva del beato Antonio tuo Confessore e Dottore affinché sia sempre munita di aiuti spirituali e meriti di godere le gioie eterne. Per Cristo nostro Signore. Così sia.
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