Categorie: Musicae et Ars

INTERVISTA ESCLUSIVA – La ricetta perfetta per 50 anni di emozioni

Tutto, nella nuova versione del loro logo, fa ben capire quale sia il fenomenale traguardo che si apprestano a festeggiare i Pooh: il prossimo 28 gennaio, la band italiana compirà ben cinquant’anni. A questa già di per sé importante notizia se ne è aggiunta un’altra, che si è rivelata ancora più forte, per i numerosi giornalisti che hanno affollato la conferenza stampa di Milano, lunedì scorso, e soprattutto per il pubblico di appassionati e non: “Sarà davvero la nostra ultima notte insieme”, ha confessato quasi a bruciapelo Stefano D’Orazio, che si è riunito al gruppo, insieme a Riccardo Fogli, proprio per questa occasione.




Ebbene sì, i Pooh ora sono in cinque e in questa inedita formazione hanno chiamato a raccolta i fans per festeggiare tutti insieme in due location in cui fare le cose davvero in grande: gli stadi di Milano e Roma, San Siro e l’Olimpico, il 10 e 15 giugno 2016. La scelta di fare solo due concerti, con un pizzico di ragione, è ben condivisibile: da perfezionisti quali sono, questi cinque ragazzi vorranno sicuramente creare due mega-eventi ben studiati per chiudere col botto (o coi botti, molto probabile!) una lunghissima storia che meriterebbe il plauso di chiunque.

“Andremo a prendere tutti i nostri ‘figli’ più belli” e “a ripescare quelle cose che hanno caratterizzato il percorso dei grandi concerti dei Pooh”, ha assicurato Red Canzian, riguardo alla scelta dei brani da eseguire e allo stile da adottare nell’allestimento del palcoscenico.

Anche per Dodi Battaglia questo “è il vero momento per finire alla grandissima” e tutto ciò non poteva non accadere senza la presenza di Riccardo e di Stefano, che hanno ammesso entrambi di aver capito nel profondo di non potersi esimere dal partecipare a questa “reunion”.

Un commosso Roby Facchinetti ha voluto un po’ tirare le somme di questo lunghissimo percorso: tanta è la gratitudine “per tutte le persone che hanno preso parte a questa grande storia”, a partire da Valerio Negrini (scomparso il 3 gennaio 2013), senza il quale non sarebbero nati né il gruppo né molte fra le più belle canzoni della musica italiana. Un enorme grazie è stato indirizzato anche al pubblico, definito da Roby “il nostro vero patrimonio”: è un pubblico che ha seguito e sostenuto i Pooh in lungo e in largo, su e giù per l’Italia, e che può vantare al suo interno anche persone che hanno all’attivo più di cinquecento concerti.

Nelle prossime settimane uscirà anche, annessa al settimanale “TV Sorrisi & Canzoni”, una raccolta di 15 compilation inedite, realizzate proprio per l’occasione, che andranno a concentrarsi attorno a tematiche particolari, tutte affrontate dal gruppo in questi cinquant’anni di carriera: tra le tante ci sono l’amore, la speranza, il futuro, il rapporto genitori e figli, la società e il diverso.

Abbiamo posto a Red Canzian qualche domanda anche a questo riguardo…

Con le vostre canzoni avete attraversato almeno tre generazioni, all’interno di una società globale in continua evoluzione, e riuscire a incontrare anche l’apprezzamento di tanti giovani di oggi: come te lo spieghi?

Siamo sempre stati profondamente normali e tutto quello che noi raccontiamo può trovare motivo di identificazione nelle persone di ogni età e di ogni ceto sociale!

Con la Laudato si’, Papa Francesco ha puntato il dito sui temi del sociale, della cura per l’ambiente e per l’umano: anche voi avete affrontato queste tematiche nel corso degli anni, in particolare negli anni ’80, ma non solo. Cos’ha significato per voi all’epoca e cosa significa in questo momento?

Valerio Negrini, in particolare, essendo l’autore di riferimento di molte nostre canzoni, pur ritenendosi un ateo era una persona profondamente spirituale e ha sempre parlato di Dio inventandosi anche questo “dio delle città e dell’immensità” perché credo che lui sentisse questa presenza importante… La stessa che tutti noi sentiamo e nella quale crediamo!

Uno degli appelli più accorati del Papa è sempre stato quello di non farci rubare la speranza, nemmeno di fronte a tutto il male che ci circonda: quali sono le tue “grandi speranze” per il futuro?

La speranza è figlia dei sogni la speranza è la luce che nutre il movimento del nostro cuore… guai perdere la speranza… tutto diventerebbe più buio e meno luminoso. Le mie speranze sono ad oggi quelli di un uomo che dalla vita ha avuto tante belle cose… ma quelle più importanti sono forse le più semplici e normali… e sono proprio queste le cose che spero di continuare a poter vivere e condividere con le persone che amo…

Il primo regalo del gruppo è una nuova versione di “Pensiero”, uno dei loro cavalli di battaglia del 1971, contenuto nell’album “Opera Prima”: nuova perché eseguita da tutti e cinque insieme (con Fogli non più al basso, ma alla chitarra acustica) e per l’arrangiamento davvero molto rock e spumeggiante.
Un altra sorpresa per fans e appassionati verrà consegnata alla storia dai Pooh il 28 Gennaio prossimo, nel giorno esatto in cui ricorre la fondazione del gruppo nel lontano 1966: si tratta di un doppio picture disc che conterrà i brani della storia discografica del gruppo che non hanno avuto una grande diffusione, ma sono rimasti nel cuore di molti fans che da anni aspettano di riascoltare queste canzoni… e c’è di più, i fans sono stati invitati proprio dai Pooh a suggerire quali sono i pezzi che vorrebbero trovare nel doppio vinile, inviando una lista di venti brani entro il 25 ottobre!

Inizia quindi con queste “bollicine musicali” e la promessa che molto altro ancora ci sarà da svelare quella che deve essere considerata soprattutto una grande festa: è tempo di ripercorrere una carriera fatta di fatica e di passione e di farlo con l’orgoglio di chi sa di aver davanti una pagina di storia italiana davvero eccezionale!




di Emanuela Sartorio e Silvia Colombo per PAPABOYS 3.0

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