Nell’edizione dell’Avvenire oggi in edicola (e più tardi anche online), pubblica una lunga intervista di Stefania Falasca a Papa Francesco.
Poche ore fa, nel suo lancio la testata dell’Episcopato italiano diretto da Marco Tarquinio si legge: “Alla vigilia della chiusura della Porta Santa di San Pietro, in un colloquio con Stefania Falasca a Santa Marta, Francesco parla del cammino della Chiesa per vivere e testimoniare il Vangelo come via di misericordia e non come ideologia.
Importanti secondo il Papa sono i passi compiuti in questo Anno Santo sulla via della riconciliazione tra cristiani, anche se i tempi della piena unità – dice – «li stabilisce lo Spirito Santo». Per l’ecumenismo è decisivo servire insieme i poveri, che sono «la carne di Cristo», senza contrapporre dottrina e carità pastorale. L’intervista è stata realizzata dopo il recentissimo viaggio ecumenico a Lund in occasione della commemorazione comune luterano-cattolica della Riforma.”
Ecco alcune riflessioni del Santo Padre:
– Alcuni – pensa a certe repliche ad Amoris Laetitia – continuano a non comprendere, o bianco o nero, anche se è nel flusso della vita che si deve discernere.
– La Chiesa non è una squadra di calcio che cerca tifosi.
– È il cammino dal Concilio che va avanti, s’intensifica. Ma è il cammino, non sono io. Questo cammino è il cammino della Chiesa.
– Per chiedere l’unità tra noi cristiani possiamo solo guardare Gesù e chiedere che operi tra noi lo Spirito Santo.
– Altre volte si vede subito che le critiche prendono qua e là per giustificare una posizione già assunta, non sono oneste, sono fatte con spirito cattivo per fomentare divisione.
– L’unità non si fa perché ci mettiamo d’accordo tra noi ma perché camminiamo seguendo Gesù.
– Continuo a pensare che il cancro nella Chiesa è il darsi gloria l’un l’altro.
– Gesù non domanda grandi gesti, ma solo l’abbandono e la riconoscenza.
– Gli incontri e anche i viaggi aiutano questa fratellanza, a farla crescere.
– Fare processi invece di occupare spazi è la chiave anche del cammino ecumenico.
– L’incontro con la Chiesa luterana a Lund è stato un passo in più nel cammino ecumenico che è iniziato cinquant’anni fa
– Per questo non possiamo essere impazienti, sfiduciati, ansiosi. Il cammino richiede pazienza nel custodire e migliorare quanto già esiste, che è molto di più di ciò che divide.
LA COPERTINA DI AVVENIRE DI OGGI
LA PRESENTAZIONE DELL’INTERVISTA SUL SITO DI AVVENIRE
Alla vigilia della chiusura della Porta Santa di San Pietro, in un colloquio con Stefania Falasca a Santa Marta, Francesco parla del cammino della Chiesa per vivere e testimoniare il Vangelo come via di misericordia e non come ideologia. Importanti secondo il Papa sono i passi compiuti in questo Anno Santo sulla via della riconciliazione tra cristiani, anche se i tempi della piena unità – dice – «li stabilisce lo Spirito Santo».