Ma se questo tempo è relativo, è anche significativo il fatto di non digiunare: richiamando la sua venuta, la sua presenza, la sua appartenenza, la sua apparizione, la sua condivisione, la sua unione alla nostra vita.
La Chiesa dosa in modo equilibrato il digiuno e la comunione festante, ad indicare che se è vero che l’umanità accoglie il Cristo nella fede, è anche umanità in attesa della sua venuta, della sua rivelazione piena.
Lo sposo c’è e non c’è, dunque; c’è nella fede, non c’è nell’attesa.
C’è nella presenza dei segni, non è ancora presente in visione piena.
Il banchetto verso la Pasqua si attiene alle due dimensioni: quella della presenza e quella dell’assenza, ricordando a noi stessi che digiuno e banchetto gioioso sono le due fasi del progresso umano e spirituale della storia.
La coscienza dell’essere con noi di Dio ci autorizza a far festa, ricordandoci però anche che il segno del digiuno richiama la non appartenenza piena della sua presenza alla storia, suscitando così nel credente il senso dell’essere al banchetto dello sposo come un invitato.
Don Luciano Sanvito
Oggi, 8 gennaio 2025 si ricorda la Beata Eurosia Fabris (Mamma Rosa), patrona dei terziari francescani Eurosia Fabris Barban è…
Madonna del Divin Pianto: storia e preghiera L’apparizione della Madonna del Divin Pianto è avvenuta in una casa di riposo…
Preghiera. Veniamo verso di Te Gesù, insieme ai Re Magi. La preghiera dei Re Magi, per metterci in cammino definitivamente…
Solennità dell'Epifania del Signore: 6 Gennaio 2025 Nella solennità dell'Epifania la Chiesa celebra la manifestazione di Cristo ai popoli di…
Il Vangelo del giorno: 6 gennaio 2025 Lettura e commento al Vangelo - Mt 2,1-12: "Siamo venuti dall'oriente per adorare…
Mamma dei bambini e dei poveri, prega per noi O tenerissima Madre di Dio e soavissima Madre nostra Maria! Ti…