Le autorità iraniane hanno indicato un guasto tecnico come causa dell’incidente.
Un Boeing 737 della Ukaine International Airlines è precipitato dopo essere decollato dall’aereoporto internazionale di Teheran “Imam Khomeini”.
Non c’è alcun sopravvissuto dei 177 viaggiatori, di cui 168 passeggeri e 9 membri dell’equipaggio.
E’ quanto conferma un portavoce della Mezzaluna islamica alla televisione iraniana.
L’aereo era diretto a Kiev ed è precipitato nei pressi della periferia di Teheran, vicino a Parand, nel sud-ovest del Paese.
Secondo un tracker di volo, l’aereo sembra essere decollato alle 6:12 di mercoledì ed aver perso il contatto alle 6:14.
I passeggeri erano per lo più iraniani.
E’ quanto riferito all’agenzia di stampa Irna Qassem Biniaz, da un funzionario del ministero delle Infrastrutture stradali iraniano.
Secondo la stessa agenzia, la causa dell’incidente è un incendio divampato a un motore, quindi è stata esclusa la possibilità di un attacco terroristico o di un attacco missilistico.
Il funzionario del ministero iraniano dello sviluppo urbano, Qassem Biniaz, ha specificato all’agenzia di stampa ufficiale del governo, che un motore ha preso fuoco ed il pilota non è stato in grado di riprendere il controllo
La società Boeing intanto, è stata sottoposta a un grande controllo dopo lo schianto di due 737 Max jet in meno di cinque mesi.
I due insieme infatti hanno ucciso 346 persone.
Intanto il presidente ucraino Zelenskij, che era in partenza per la visita ufficiale in Oman, secondo alcuni comunicati, “sta tornando a Kiev urgentemente”.