È di una vittima accertata e di 26 feriti – nessuno in codice rosso – il bilancio della scossa di terremoto di magnitudo 3.6 (poi ricalcolata di magnitudo 4), che ha colpito Ischia e la costa flegrea. Centinaia le persone in strada, crolli e danni, distrutta la chiesa del Purgatorio, isolati numerosi alberghi. “Un boato, poi il black out” raccontano alcuni testimoni. Panico in tutta l’isola.
Aggiornamento delle ore 06.20 del 22 Agosto – SALVATO UN PICCOLINO DI 17 MESI
Casamicciola la più colpita. Ingenti i danni nel comune di Casamicciola, nella parte settentrionale dell’isola, dove sarebbero crollate sei case. Una donna è morta dopo essere stata colpita dai calcinacci della chiesa di Santa Maria del Suffragio. Un intero nucleo familiare di sette persone è rimasto imprigionato dopo il crollo della propria abitazione in località La Rita: estratti vivi un uomo e due donne, i soccorritori stanno lavorando per estrarre tre bambini di 17 mesi, 4 anni e 6 anni. Resta dispersa un’altra donna. Intanto un uomo, rimasto imprigionato sotto un’auto, è stato estratto dai vigili del fuoco
La scossa. La scossa è stata di magnitudo 4 a una profondità di 5 chilometri con epicentro a 3 chilometri a nord da Casamicciola. Lo spiega all’agenzia Agi il presidente dell’Istituto nazionale di geofisica Carlo Doglioni. Il comunicato che in un primo momento indicava una magnitudo 3.6 e 10 km di profondità, è legato a informazioni redatte in automatico dal sistema informatico, che spesso indica una profondità di 10 km. Poi vengono svolte analisi più precise. “Da quello che sappiamo il terremoto è di origine tettonica e non vulcanica – spiega Doglioni – Casamicciola è nota per i terremoti: nel 1883 se ne verificò uno di magnitudo 5.8 che fece 2.300 morti”. Sulle conseguenze, Dogliani nota che “non è una novità che terremoti anche di bassa magnitudo facciano danni, perché superficiali e perché le costruzioni non sono adeguate”. Il Presidente del consiglio Paolo Gentiloni si è recato nella sede della Protezione Civile a Roma e ha preso parte al Comitato operativo.
Evacuato ospedale di Lacco Ameno. L’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno è stato evacuato per la presenza di numerose crepe nel palazzo. Nella struttura sono rimasti solo cinque degenti intubati. Allestita e operativa un’area di pronto soccorso esterna all’ospedale, in attesa delle verifiche di staticità sulle strutture. Pronti i trasferimenti in eliambulanza ed idroambulanza dei pazienti ricoverati nel reparto Rianimazione. Sono inoltre disponibili 3 traghetti Medmar e Caremar per eventuali ulteriori trasferimenti.
De Luca: “I turisti mantengano i nervi saldi, ora bisogna affrontare l’emergenza”. “Questo è il momento di salvare vite, non di altro. E sul fronte dei soccorsi stiamo producendo insieme a tutte le forze dell’ordine e alle istituzioni nazionali e locali il massimo sforzo”. Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a Radio Rai. “Ho parlato anche con il sindaco di Casamicciola – ha aggiunto – a tal proposito c’è molta preoccupazione, soprattutto tra i turisti e i villeggianti che provano a lasciare istintivamente l’isola in questi momenti, ma bisogna mantenere i nervi saldi. Ci saranno da domani anche altri problemi, adesso bisogna affrontare l’emergenza”.
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La testimonianza. “Ho visto lesioni lungo una parete della struttura alberghiera che ci ospita. Al momento della scossa siamo fuggiti tutti in strada. Ho avuto tanta paura”. Così all’agenzia Ansa A.P., in vacanza sull’isola, a Lacco Ameno. “Mi stavo preparando per scendere – dice – quando si è avvertita la scossa, breve ma intensa. Siamo andati tutti in strada e ora mi accorgo di lesioni lungo alcuni muri della struttura”.
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di Redazione Papaboys – Fonte: Repubblica