Dimissioni a fine partita di Cesare Prandelli, che comunque non ci sta. “Mi assumo tutte le responsabilità del progetto tecnico: ho gia parlato con i responsabili della Figc e ho rassegnato le mie dimissioni”. Termina così la corsa azzurra al mondiale brasiliano, come nel 2010, fuori al primo turno: “Assurdo restare in dieci in una partita come questa – spiega il c.t. della nazionale commentando l’episodio dell’espulsione di Marchisio – Quando lotti su ogni pallone, ci può stare qualche fallo, ma non ho visto nessun fallo da rosso”. Il colpevole è (anche) l’arbitro: “Gara condizionata dall’espulsione di Marchisio e quella mancata di Suarez? Assolutamente sì”. Il presidente federale Giancarlo Abete: “Deciderà il consiglio federale tra venerdì e lunedì prossimi, ma spero che il ct ritiri le dimissioni e che il consiglio le respinga”.
Più coerente del ct, ed anche di molti opinionisti e commentatori sportivi il portiere e capitano dell’Italia Gigi Buffon: “È un fallimento, sono triste per la squadra e per la nazione”. Sono le prime parole del portierone, che oggi ci ha evitato ulteriori brutte figure. Ora dovremo fare tutti un bell’esame di coscienza», ha aggiunto il portiere ritirando il premio di miglior giocatore della partita. Sono molto triste per noi come movimento calcistico, come gruppo, come singoli giocatori e come Nazione. È il giorno di un fallimento, inutile negarlo o girarci intorno. C’è solo frustrazione, avevamo cominciato bene e poi alla fine ci siamo scontrati con la dura realtà. Siamo usciti meritatamente“
UNA BELLA TIRATA D’ORECCHIE AI GIOVANI GIOCATORI D’ITALIA – “Lasciare la nazionale? Sicuramente dopo il Mondiale del 2010 ci sono state due competizioni dove abbiamo ben figurato – ha continuato Buffon intervistato a fine partita da Sky – secondi all’Europeo e terzi alla Confederations Cup. Si pretende la massima serenità di giudizio e correttezza da parte di tutti. Si sente dire che c’è bisogno di ricambi, che Pirlo, Buffon, Barzagli, De Rossi sono vecchi, ma poi quando c’è da tirare la carretta sono sempre questi in prima fila. Andrebbero rispettati di più loro per quello che hanno fatto e quello che rappresentano ancora adesso. Quando si va in campo si deve fare e non basta più vorrebbe fare o farà”.
UNA PARTITACCIA – Una brutta Nazionale ha giocato una bruttissima partita, condizionata si, un po’ da alcune decisioni arbitrali, sicuramente dal caldo estivo brasiliano, ma soprattutto dall’arrendevolezza dei giocatori azzurri.
Mai un’idea vera e concreta di gioco, mai un’azione ficcante. Ed allora? Valigia da fare e aereo da prendere, si torna a casa, anzi, tornate a casa voi! Noi italiani i soldi per il Brasile non ce li avevamo! Sulle spalle di Chiellini, e di tutti i tifosi azzurri, i segni del morso di Suarez (affamato decisamente… e non per povertà! ndr) a dieci minuti dalla fine: sarebbe stato cartellino rosso, prima del gol decisivo di Godin. Un rosso c’è stato però: quello a Marchisio sventolato da Rodriguez, arbitro che contenderà a Byron Moreno la fama di uno dei peggiori mai incontrati dalla nostra Nazionale.
È stata la partita dei duelli, uomo contro uomo in un romantico flash-back: Cavani-Chiellini, Suarez- Barzagli, Balotelli-tutti. L’attaccante del Milan ha deluso, tanto da costringere Prandelli al cambio nel secondo tempo per evitare rischi legati al cartellino giallo preso da Supermario Balotelli eccessivamente nervoso. Continueremo a chiamarlo SuperMario anche se non ho ben capito che cosa ha di super. Forse sarà meglio chiamarlo semplicemente Mario. di Daniele Venturi
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LA CONFERENZA STAMPA CON LE DIMISSIONI DI PRANDELLI E ABETE
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Meritato risultato per una squadra formata da C.T. e giocatori professionisti (professionisti poi…) che hanno il solo pallino di apparire splendidi in spot pubblicitari dai compensi milionari; giocatori dove il più istruito si è comprato il diploma alla scuola radio elettra e non riesce nemmeno a coniugare un verbo. Giocatori e C.T. che percepiscono compensi al di la di ogni immaginazione e che non restituiranno mai considerata la vomitevole figura che hanno fatto. Una squadra che rappresenta una nazione che non fa altro che prendere a calci nelle palle i propri cittadini vessandoli e sfiancandoli di tasse, imposte, tributi e tangenti di ogni tipo, fondata sui clan, le famiglie, l’appoggio incondizionato alla casta dei bilderberg, il disastro sfiancante burocratico, l’inefficienza tecnologica, il dissesto idrogeologico, l’obsolescenza delle infrastrutture, la criminalità organizzata collusa nello stato, la concussione, la truffa politica e pagliacciate annesse e connesse come questi referendum che faranno la fine della famosa legge sul finanziamento pubblico dei partiti o il caso Mose di Venezia (già messi nel dimenticatoio), il non mantenere mai la parola data, l’abbandono e la totale inefficienza delle forze dell’ordine, l’evasione fiscale perpetrata esclusivamente dai ben camuffati miliardari, il banditismo in ogni settore pubblico e privato, il ricatto, l’estorsione, della ritorsione attuata contro chi, come me, esprime il proprio disgusto per la propria nazione, il pettegolezzo, la distruzione della scuola pubblica in ogni sua forma, l’abbandono e il totale degrado dei nostri beni culturali, l’ingessatura del mondo del lavoro, il precariato straccione, il favoritismo e le agevolazioni in tutti i sensi (casa, sovvenzioni economiche, aiuti in genere) agli immigrati discriminando i cittadini italiani, un sindacato venduto ed ipocrita, dei partiti (da sinistra a destra) impresentabili, vecchi, logori, pagliacci, bugiardi, opportunisti, un nepotismo sfrenato in ogni settore pubblico e privato, l’avvelenamento delle nostre terre a causa dei rifiuti di ogni genere lasciati in gestione alla malavita organizzata, dei ‘virtuosi paladini della rettitudine’ e ‘saccenti’ dai grandi discorsi contro quanto da me quì affermato.
E voi che pensate solo che sia colpa della juve, del milan, dell’inter…ma fate un favore a voi stessi per una volta e aprite gli occhi. Studiato “ad och” per tutti voi il calcio italiota, immagine sputata ‘dell’orgoglio’ di una nazione prontissima ad interessarsi ai propri cittadini solo quando deve utilizzare il suo strumento di ‘caccia’ equitalia. Se vi sentite rappresentati, beh…liberissimi di farlo. Io ne sono fuori.
Senza polemica ma con seria preoccupazione.