Avete visto bene. Si, è proprio lui. Il segretario di stato Americano Kerry a tavola con il terribile Hassad, definito in una recente intervista peggio di Hitler. Con quale credibilità l’amministrazione americana cerca di convincere il mondo ad appoggiare l’intervento armato contro la Siria? E’ risaputo, ognuno si siede a tavola con i propri amici. Quando si entra in circoli di alto livello, per mangiare con grandi personalità, è necessario avere garanzie. Sono certo che Kerry, prima di pranzare con Hassad, era sicuro dell’illustre ospite. La coerenza per molti politici diventa funzionale agli interessi di parte. I venti di guerra cominciano a soffiare in maniera intensa. L’opinione pubblica manipolata dai media ascolta ed accoglie con indifferenza sconcertante le nuove formule con cui il presidente degli Stati Uniti presenta la guerra contro i siriani. Perché Obama si trincera dietro a una simile retorica? Perché ha tracciato proprio questa linea rossa? Il segretario di Stato John Kerry ha avuto ragione a definire l’impiego del gas “un’oscenità morale”. Altrettanto si potrebbe dire degli episodi di tortura dei bambini, che più di due anni fa segnarono l’inizio della guerra civile in Siria. Uccidere dei civili con armi chimiche è forse più moralmente osceno che tempestarli di colpi, farli morire di fame, bombardarli a morte? Secondo un’opinione diffusa, alcune armi sarebbero più immorali di altre? E’ il tranello in cui viene trascinato il pubblico.
Esiste davvero una grande distinzione morale tra uccidere circa centomila persone sganciando una bomba atomica su Hiroshima e ammazzarne un numero addirittura superiore provocando una pioggia di bombe incendiarie lanciate in una sola notte nel cielo di Tokyo? È stato più immorale uccidere gli ebrei nelle camere a gas o sparargli a bruciapelo per farli cadere dentro a delle fosse già piene di cadaveri?
Le armi non convenzionali sono pericolose esattamente come quelle convenzionali. Sono oggetti di morte ideate da malati mentali con tendenze terroristiche. La guerra è il cancro distruttivo dell’umanità. Non ci sono parole dolci o aspre per ridurre gli effetti devastanti dei conflitti armati, perchè la guerra porta solo morte.
don Salvatore Lazzara