Nei bombardamenti di questa notte a Kiev sono stati colpiti un edificio residenziale di 9 piani a Mostycka street, la stazione della metropolitana Lukianivska e un palazzo di 16 piani nel distretto Svyatoshinsky, dove sono morte due persone e altre 27 sono state soccorse.
I primi ministri polacco, ceco e sloveno si recheranno oggi a Kiev in qualità di rappresentanti del Consiglio europeo per affermare “l’inequivocabile sostegno” dell’Unione europea all’Ucraina. Lo ha reso noto il governo polacco in una nota.
Mateusz Morawiecki, Petr Fiala e Janez Jansa “andranno oggi a Kiev come rappresentanti del Consiglio europeo, per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il primo ministro Denys Chmygal”.
L’obiettivo è “riaffermare il sostegno inequivocabile dell’intera Unione Europea alla sovranità e all’indipendenza dell’Ucraina e presentare un pacchetto completo di misure a sostegno dello Stato e della società ucraina”, si legge nel comunicato stampa pubblicato sul sito web del governo polacco.
In mattinata almeno tre potenti esplosioni sono state udite nel centro di Kiev: colpiti diversi edifici. Nella Capitale
verrà imposto un coprifuoco di 35 ore a partire dalle 20 di oggi (le 19 in Italia), fino alle 7 del 17 marzo.E proprio a Kiev, oggi, i premier di Polonia (Morawiecki), Repubblica Ceca (Fiala) e Slovenia (Jansa), si recheranno per incontrare il presidente ucraino Zelensky. Bombardato l’aeroporto di Dnipro: sul posto è stata osservata una “massiccia distruzione”, affermano le autorità locali.
Circa 350.000 persone sono ancora intrappolate a Mariupol, la città nel sud-est dell’Ucraina che è stata assediata dalle truppe russe. Lo riporta la Cnn riportando le affermazioni di un funzionario locale.
“Considerando che ci sono 540.000 residenti e circa 150.000 persone evacuate nei primi tre giorni quando era ancora sicuro farlo, stimiamo che circa 350.000 persone siano bloccate a Mariupol”, ha detto Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol alla televisione ucraina.
Almeno 4 persone sono rimaste uccise durante i bombardamenti russi nella città ucraina di Rubezhnoye, nella regione del Lugansk, che hanno colpito e distrutto un collegio per non vedenti, un ospedale cittadino, tre scuole e altre strutture militari.
Lo riferisce il Kiev Indipendent citando Serhiy Haidai, capo dell’amministrazione militare regionale del Lugansk su Telegram.
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