Il giorno della tragedia che ha strappato la vita dell’ex campione di basket, Kobe Bryant, di sua figlia Gianna Maria e di altre sette persone (compreso il pilota) stavano andando ad allenarsi presso il centro sportivo voluto proprio dal padre, dopo la Messa alla chiesa di Nostra Signora Regina degli Angeli a Newport Beach. A raccontarlo è il Daily Mail
che ha avuto conferma dalla stessa parrocchia, dopo che alcuni parrocchiani avevano espresso, sui social network, stupore e cordoglio e aver ricordato di averli visti proprio quella mattina fare la Comunione durante la Messa.Bryant aveva dichiarato di aver iniziato ad usare elicotteri mentre giocava ancora per i Los Angeles Lakers proprio in modo da passare più tempo con la sua famiglia, rimanendo meno tempo bloccato nel traffico.
“Una volta per colpa del traffico ho perso la recita scolastica di mia figlia”, aveva detto ai giornalisti il campione di NBA nel 2018. Da qui la decisione di praticare spostamenti a bordo di elicotteri: una scelta che, stando a quanto riporta People, non era condivisa dalla consorte di Bryant.
“Dopo il ritiro dalla NBA nel 2016 il suo desiderio più grande era dedicarsi a moglie e figlie”, ha detto a People l’amico di famiglia. “Kobe era un papà molto attento e sperava in un futuro luminoso per le sue figlie”.
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Anche per questa ragione i due avevano un patto ferreo: non salire mai entrambi contemporaneamente su un elicottero. Vanessa e Kobe si erano conosciuti nel 1999 e sposati nel 2001. Dalla loro unione erano nate quattro figlie: Natalia Diamante (2003), Gianna Maria-Onore detta Gigi (2006, deceduta con lui nell’incidente di elicottero del 26 gennaio), Bianka Bella (2016) e Capri Kobe (2019).
Credito: Aleteia