In questo tempo di prova per tutta l’umanità, alcuni si chiedono dove sta la Chiesa? La Chiesa, e per Chiesa si intende tutti (non solo papa,vescovi e preti), è al fianco di tutti, in modo particolare degli ultimi e dei poveri, come da sempre.
La Chiesa, come ospedale da campo, ha una medicina fondamentale e potente da donare all’umanità: LA PREGHIERA.
Papa Francesco benedirà tutto il mondo, questo è un’evento che rimarrà nella storia, perché il Santo Padre sia con il Padre Nostro, la preghiera del Santo Rosario e in modo particolare con quel crocifisso, della chiesa di san Marcello al Corso, che salvò Roma dalla peste, vuole fare un gesto grande e forte per tutta l’umanità.
Benedire nel nome del Padre che è la fonte della vita, del Figlio che è il cammino dell’uomo e dello Spirito Santo che è il soffio che muove il mondo ci protegge e ci libera da ogni male. La preghiera, non è la bacchetta magica, ma come diceva ai medici Padre Pio bisogna dare ai malati una “sacra miscela” di medicine, di umanità e di preghiere.
La scienza e la fede vanno insieme, ma forse, anche come cristiani, stiamo dando più vittoria alla scienza che alla fede. Io credo che la scienza e la fede vincano insieme.
Il coronavirus lo possiamo sconfiggere sono se ci uniamo: dagli scienziati, ai cristiani e tutti gli uomini credenti e non credenti, ma tutti figli di questa umanità ferita da questo flagello. Il nostro cuore va a papa Francesco che è il pastore universale, segno vivente dell’unità della Chiesa che abbraccia il mondo dall’Oceania all’Africa e fino ai confini del globo.
La benedizione di Papa Francesco rischiarerà le tenebre, donerà carezza nei nostri cuori e tanta consolazione a chi è nel pianto e vive in queste ore l’agonia della morte. Dio, nonostante il male di noi uomini, benedice, cioè dice bene della Sua umanità creata e redenta dal sangue prezioso del Suo Figlio sulla croce.
fra Emiliano Antenucci