Sono tutti viscidi giri di parole e di contraddizioni, che pero’ confondono molto le acque, soprattutto tra fedeli preoccupati e dispiaciuti, che a valanga stanno scrivendoci su facebook, twitter ed attraverso il sito Papaboys 3.0.
Ma i corvi, appunto, sono sempre pronti. E come ultima novità di queste ore, sta ‘impazzando in rete’ la notizia delle prossime dimissioni del Papa: è una bufala, grande come un grattacielo, e sono dispiaciuto nel dover dire a molti amici che mi stupisce il loro domandare la veridicità dell’informazione.
“Papa Francesco verso le dimissioni”: l‘indiscrezione clamorosa MA FALSA è di Dagospia: il Pontefice argentino piace alle folle, ma non riesce a controllare la Curia. Ecco perché Bergoglio sarebbe pronto a lasciare. E’ già toto-nome per il successore“. Ecco, questo non è fare giornalismo, ma essere sciacalli. SOLO SCIACALLI POSSONO FARE E SCRIVERE QUESTO.
L’ultimo indizio di un addio forse imminente sarebbe un’intervista dell’ex capo dei vescovi italiani Camillo Ruini al Corriere della Sera, in cui negava che i cardinali tradizionalisti si fossero recati da Ratzinger per cercare di ordire una sorta di congiura contro il sinodo di Francesco. Eppure, ricorda
Dagospia, Ruini ha spiegato che da Benedetto XVI ci andò proprio lui, proprio prima del sinodo. Insomma, le manovre “dietro le quinte” di Ruini procederebbero senza soluzione di continuità.I MOTIVI DEL POSSIBILE ADDIO – E, soprattutto, sostiene il report dettagliato di Dagospia, “tutti sanno che Bergoglio presto o tardi rinuncerà al soglio”. A rafforzare le voci, poi, ci sarebbero i problemi di Francesco nella gestione del suo papato (si pensi alle frizioni dell’ultimo sinodo). Poi la questione delle nomine dei vescovi, che sarebbe tenuta in pugno dal cardinale Marc Ouellet – dunque non da Bergoglio – ossia da un fedelissimo di Scola. Stando a quanto si legge nel report, ci sarebbero poi altri due personaggi chiave in questo intrigo vaticano: Angelo Becciu, sostituto alla segreteria di Stato (bertoniano) e Leonardo Sapienza, il reggente della casa pontificia nominato nel 2012 da Benedetto XVI. Sarebbero loro, oggi, a decidere tutto in Vaticano. E ci sarebbero loro dietro alla possibile e futuribile scelta di Francesco di rinunciare al soglio.“
Sia Mons. Becciu, sia Padre Sapienza, sono delle persone perbene, impegnate nel servizio alla Chiesa ed al Santo Padre, e ‘tirarli’ per la tonaca dentro una simile bassezza è veramente segno della più subdola e grave vigliaccheria. A loro vada la nostra solidarietà e preghiera.
E visto che ci siamo, non dimentichiamoci una preghiera per il Santo Padre Francesco, ed anche per Papa Benedetto! di Daniele Venturi
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