Considera come S. Michele Arcangelo, pieno di amore verso gli uomini, dopo averli richiamati dal peccato, si fa loro guida, duce, maestro di santità. La sua sollecitudine è di vedere i cristiani forniti di virtù. Che cosa fece il nostro padre Adamo? Subito dopo il peccato gli apparve e lo istruì a farne degna penitenza: gli insegnò come doveva lavorare la terra per mangiare il pane col sudore della sua fronte, come doveva santamente vivere, l’istruì sulle cose necessarie per salvarsi, raccomandandogli l’osservanza della legge naturale, gli svelò i grandi e secreti misteri del tempo futuro: altrettanto fece con Eva su tutto quello che si riferiva al suo stato. Adamo, carico di anni, lasciò questa vita senza commettere altro fallo, ricco di virtù e di meriti per i benefici di S. Michele.
Chi potrà mai comprendere il vasto oceano della carità di S. Michele?
II. Considera come tale carità del glorioso Serafico, oltre Adamo, l’hanno sperimentata e sperimentano tutti i peccatori che Lo invocano ed onorano: per suo patrocinio il popolo eletto riportò vittoria sui suoi nemici temporali, come per suo patrocinio il peccatore convertito riporta vittoria sui suoi nemici spirituali: mondo, carne e demonio. Benedisse Giacobbe, ricolma di celesti benedizioni il peccatore; liberò Loth dall’incendio, Daniele dai leoni, Susanna dai falsi accusatori, libera parimenti i peccatori suoi devoti dall’incendio dell’inferno, dalle tentazioni, dalle calunnie. La sua carità diede coraggio ai Martiri tra i tormenti, sostenne i Confessori nella purezza della fede, aiutò le anime nella perfezione: la stessa carità fa che i peccatori emendati si esercitino nella penitenza, si mantengano umili, docili, fervorosi, ubbidienti. Oh quanto è grande la carità di S. Michele verso i fedeli! Egli è veramente il padre e il difensore dei cristiani.
III. Considera, o cristiano, che tanta benevolenza di S. Michele Arcangelo verso i peccatori convertiti nasce dall’immensa carità che Egli ha verso Dio, per cui ama e vuole tutto ciò che Dio stesso ama e vuole. Ora, Dio ama ardentissimamente il peccatore ravveduto e si rallegra di veder ritornato ai suoi piedi il figliol prodigo. Similmente S. Michele, qual Principe degli Angeli, prova nella conversione del peccatore, gaudio maggiore di quello degli Angeli. Impara da ciò a guadagnarti l’amore e la benevolenza del sommo Arcangelo. Hai peccato ? Benchè peccatore, puoi pure sperimentare i suoi benefici favori: fa penitenza dei tuoi falli; emenda la tua cattiva vita, ritorna al seno del tuo celeste Padre.
Malloate Re della Dacia, la quale risponde alla odierna Transilvania, era afflitto perché vedeva il suo regno senza successore. Infatti quantunque la Regina sua consorte ogni anno gli desse un figlio, nessuno di questi però riusciva a vivere più a lungo di un anno di modo che mentre uno nasceva, l’altro moriva. Un santo monaco consigliò il Re di mettersi sotto la speciale protezione di S. Michele Arcangelo, e di offrirgli ogni giorno qualche speciale omaggio. Il Re ubbidì. Passato qualche tempo, partorì la regina due figli gemelli ed ambedue morirono con grande dolore del marito e di tutto il regno. Non per questo il Re abbandonò le sue pratiche devote, ma anzi concepì maggior fiducia nel suo Protettore S. Michele, e comandò che si portassero i corpi dei bambini nella Chiesa, che si mettessero sull’altare del Santo Arcangelo Michele, e che tutti i suoi sudditi chiedessero misericordia e aiuto a San Michele. Anche egli si recò in chiesa col suo popolo sebbene sotto un padiglione con le cortine calate, non tanto per nascondere il suo dolore, quanto per poter pregare più fervorosamente. Mentre tutto il popolo pregava insieme al suo sovrano il glorioso S. Michele apparve al Re, e gli disse: « Io sono Michele Principe delle Milizie di Dio, che tu hai chiamato in tuo aiuto; le tue ferventi preghiere e quelle del popolo, accompagnate dalle nostre, sono state esaudite dalla Divina Maestà, che vuol risuscitare i tuoi figli. Tu da qui in avanti migliora la tua vita, riforma i costumi tuoi e quelli dei tuoi vassalli. Non ascoltare cattivi consiglieri, restituisci alla Chiesa quello che hai usurpato, perchè a motivo di queste colpe Dio ti mandò tali castighi. Ed affinchè tu ti applichi a quello che ti consiglio, mira i tuoi due figlioli risuscitati, e sappi che io ne custodirò la vita. Ma bada a non essere ingrato a tanti favori ». E fattosi vedere con abito regale e scettro in mano gli diede la benedizione, lasciandolo con grande consolazione per i figli riavuti, e con vero mutamento interiore.
PREGHIERA
Ho peccato, o mio Dio, e troppo ho disgustato la vostra infinita bontà. Pietà, Signore, perdono: vorrei piuttosto morire che voltarVi nuovamente le spalle É Voi, principe di carità, S. Michele Arcangelo, siate il mio difensore, la mia guida, il mio maestro, nel farmi espiare con la penitenza i miei falli. Siate, o gloriosissimo principe, il mio difensore presso la Divina Misericordia, ed ottenetemi la grazia di far frutti degni di penitenza.
SALUTAZIONE
Io Vi saluto, o S. Michele, Voi da’cui scende ai fedeli ogni grazia di luce e di virtù, illuminatemi.
FIORETTO
Mediterai sulle piaghe di Gesù Crocifiso e le bacerai ardentemente promettendo di non più riaprirle col peccato.
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