Ogni anno, nei venerdì di Quaresima, nella Basilica Inferiore di San Francesco in Assisi alle 18.30, si può partecipare ad un rito : quello della “corda pia”. Espressione latina che significa “i cuori devoti, pii”. Questa suggestiva celebrazione quaresimale ha origini antichissime. Probabilmente istituita nel XIV secolo quando, nel Capitolo Generale dell’Ordine tenuto a Cahors nel 1337, viene istituita la festa liturgica delle Stimmate di San Francesco. La troviamo presente poi nel cerimoniale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali del 1631.
Il testo fu redatto in conformità alle Costituzioni Urbane del 1628. In esso viene stabilito che la “corda pia” fosse celebrata in tutti i venerdì dell’anno. La celebrazione consiste in una prolungata meditazione che i frati e i fedeli sono invitati a fare sul mistero della passione e morte di Cristo in croce abbinato al mistero della passione vissuta da San Francesco nella sua vita e attraverso l’impressione delle Sacre Stimmate avvenuta sul monte de La Verna due anni prima della sua morte. Mediante canti, letture, salmi, preghiere si è invitati a riflettere, a contemplare e a unirsi alle sofferenze patite da Cristo nella Passione. Una celebrazione che in parte è stata, nel XVIII secolo, diffusa e consegnata alla Chiesa nella devozione e nella pia pratica della Via Crucis.
Sorprende infatti che nella triplice Basilica Papale assisana non siano esposti alle pareti i tradizionali 14 quadri delle stazioni della Via Crucis. Nella Basilica di Assisi infatti tutto parla di passione e morte di Cristo. La stessa struttura architettonica è a forma di croce. Molti degli affreschi rappresentano il mistero della passione e morte in croce di Cristo.
La stessa vita di Francesco viene spesso confrontata, sempre nei cicli pittorici, con episodi della passione di Cristo. La più antica raffigurazione esplicita della Passio Christi confrontata con la Compassio Francisci è stata realizzata circa vent’anni dopo la morte del Santo. Si trova alle pareti della Basilica Inferiore.
E’ opera di un anonimo pittore, detto “Maestro di San Francesco” che la realizzò tra il 1250 e il 1260. Ma anche molti degli affreschi seicenteschi dell’atrio della Basilica Inferiore sono dedicati al mistero della Passione. La “corda pia” è divenuta così, lungo i secoli, una espressione liturgica e devozionale del grande mistero di Cristo crocifisso cui si è costantemente uniformato Francesco nella sua vita. La celebrazione rimane una delle più antiche devozioni legate alla Passione di Cristo che si conosca nell’Ordine francescano ed è unica nell’intenzione di abbinare il tema delle stimmate di Cristo con quelle di Francesco d’Assisi.
Fonte: www.sanfrancescopatronoditalia.it
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