Ieri pomeriggio il religioso di origini italiane ha giurato come nuovo guardiano dei Luoghi Santi. La cerimonia si è svolta a Gerusalemme, nella Città Vecchia. Con lui vi erano oltre 100 fra sacerdoti, monaci e monache e una folla di fedeli. Oggi l’ingresso alla basilica del Santo Sepolcro. Le celebrazioni si concluderanno il 18 giugno con l’ingresso all’Annunciazione, a Nazareth.
La Chiesa cattolica di Terra Santa ha accolto il nuovo Custode, il 52enne fra Francesco Patton, che ieri pomeriggio ha giurato come nuovo guardiano dei Luoghi Santi; egli sostituisce padre Pierbattista Piazzaballa che ha ricoperto l’incarico negli ultimi 12 anni. La cerimonia si è svolta a Gerusalemme, nella Città Vecchia, nel cuore della cristianità, dove Gesù è stato crocifisso, è morto e risorto.
Assieme a fra Patton vi erano oltre 100 fra sacerdoti, monaci e monache, insieme a una folla di fedeli che ha seguito la processione partita dalla Porta di Jaffa e conclusa alla chiesa di san Salvatore. Per la comunità locale si è trattato di una giornata “molto importante”, in un contesto difficile per le molte sfide che devono affrontare i cristiani della regione.
Oggi il custode di Terra Santa riveste un ruolo significativo per la Chiesa in Medio oriente. Oltre ad essere guida della prima missione del Frati minori e responsabile di molti dei luoghi di culto della vita di Gesù, egli è uno dei principali interlocutori della Chiesa cattolica verso le altre comunità cristiane.
Inoltre, segue con attenzione gli eventi socio-politici che caratterizzano le aree in cui si estende la missione della Custodia – Israele, Palestina, Libano, Siria, Giordania, Cipro e Rodi, al Cairo con il convento del Muski – e vigila sulle opere sociali, educative e culturali promosse nel corso della storia.
Fra Francesco Patton è nato a Vigo Meano, nella diocesi di Trento, il 23 dicembre 1963, e appartiene alla Provincia di S. Antonio dei Frati Minori, in Italia. Oltre all’italiano, parla inglese e spagnolo. La sua nomina risale al 20 maggio scorso.
Intervistato da AsiaNews a poche ore dall’ufficializzazione, egli ha parlato di una decisione accolta “con una certa trepidazione, perché è un servizio delicato”, ma al tempo stesso con una grande “fiducia”. “Il ruolo [di Custode] – ha aggiunto – chiede anche di restare sempre un uomo di dialogo, di costruttore di ponti”. Una delle più grandi sfide della Terra Santa, ha concluso, è mantenere vivo “il dialogo” fra fedi e culture.
L’ingresso del nuovo Custode continua anche oggi e nei prossimi giorni con un calendario fitto di appuntamenti: questo pomeriggio alle 15.30, al suono delle campane, vi sarà l’ingresso solenne nella basilica del Santo Sepolcro. Domani la visita al Cenacolo, sulle note del “Veni Creator Spiritu”. Il 9 giugno l’ingresso nella basilica della Natività a Betlemme; due giorni più tardi, l’11 giugno, l’ingresso solenne a Jaffa. Infine, domenica 18 giugno, il nuovo Custode entrerà nella basilica dell’Annunciazione a Nazareth.
Redazione Papaboys (Fonte www.asianews.it)