Ieri nei telegiornali RAI, sono state riferite le parole di Mons. Tommasi e di Padre Lombardi a proposito del documento ONU sulla pedofilia nella Chiesa. E’ stata ampiamente citata e a giusta ragione la commissione voluta da Papa Francesco. Mi chiedo: costava tanto citare il lavoro di purificazione compiuto da Benedetto XVI contro la piaga delle violenze sui minori? L’attacco dell’ONU, arriva in un momento particolare: domenica scorsa la Manif Pour Tous aveva manifestato a Parigi, costringendo Hollande a fare marcia indietro sul progetto-famiglia. L’indomani, al Parlamento Europeo per tutta risposta, è stato approvato il rapporto Lunacek. La disposizione legislativa, prevede l’iniziazione sessuale dei bambini con l’intervento degli adulti. La legge è il battistrada per la legalizzazione della pedofilia! Combattono la Chiesa per la piaga delle violenze sui bambini, e poi sono i primi a favorire lo sviluppo della libertà sessuale tra grandi e piccoli. Siamo alla follia! Inoltre il rapporto dell’ONU, stilato da politici imbevuti dall’ideologia gender, chiedono di adattare il pensiero della Chiesa alla “cultura della morte”. Lasciando passare come crimini contro l’umanità il progetto umano portato avanti dal Magistero. E’ il colpo massonico alla Chiesa, che non vuole piegarsi alle disposizioni di genere, tanto care alle lobby. Siamo di fronte ad un vero e proprio attacco! Le forze oscure cercano in tutti i modi di far affondare la barca dei credenti a colpi di risoluzioni, disposizioni, in nome della libertà personale e dei diritti civili. I parametri della giustizia, devono essere uguali per tutti. Per errori commessi in passato, è stato chiesto scusa, cercando di sostenere coloro che sono stati vittime di abusi. Quale altra organizzazione fa tanto per i minori violentati? E’ recente la notizia giunta dall’Associazione Meter contro la pedofilia gestita da don Di Noto. La Regione Sicilia, è decisa a tagliare i fondi all’associazione, lasciando scoperto un settore di prevenzione molto importante. Queste sono le soluzioni che vogliono i signori dell’ONU?
In una nota pagina facebook che si occupa della lotta contro le violenze sui minori, dopo il pronunciamento dell’ONU circa le responsabilità della Chiesa, è apparso un commento molto duro, ma allo stesso tempo non veritiero circa la posizione della Chiesa nella lotta alla pedofilia. Riporto le parole del post: “(…) Credo che il Papa e il Vaticano in generale si sia reso complice con uomini che hanno commesso crimini gravissimi contro l’umanità! E’ giunta l’ora di vedere un papa giusto e corretto che si prenda delle responsabilità! Non si possono coprire dei crimini in nome di Dio! mettevi dalla parte delle migliaia di creature offese dai preti… Cosa pensereste se una di quelle creature fosse un vostro figlio? I preti che hanno abusato di bambini vanno fermati e non nascosti o peggio ricollocati in altri luoghi a contatto con bambini. Il Papa, i preti, ecc… prima di essere tali sono uomini… chi sono loro per astenersi da una giustizia terrena come qualsiasi pedofilo? Esistono forse pedofili di serie A e pedofili di serie B??”. Il giudizio spietato, è pieno di luoghi comuni. Tante accuse sono state confutate. Nonostante la verità ha smentito con i fatti concreti le obiezioni in merito, nell’immaginario collettivo si continua ad attaccare gratuitamente. Benedetto XVI, ha cercato con tutte le sue forze -superando non facili resistenze-, di affrontare con decisione la questione, attivando presso le Conferenze Episcopali mondiali una mentalità di condanna ferma, decisa contro la pedofilia. Non possiamo negare: in passato sono stati commessi errori gravissimi. Gli effetti delle scelte sbagliate dei vescovi locali, ha portato la Chiesa dentro una bufera mediatica senza precedenti. Il volto della sposa di Cristo è stato deturpato. Tanti sacerdoti pedofili, invece di essere allontanati dal ministero a contatto con i minori, hanno continuato ad esercitare il sacerdozio provocando altro scandalo agli occhi dei fedeli. Il Papa individuando i colpevoli, è stato inflessibile. Tanti vescovi, soprattutto in Irlanda, Stati Uniti, Germania, Francia, Belgio, Paesi Asiatici, sono stati sollevati dalla responsabilità di presiedere la comunità cristiana. Nessuno deve alzare le mani contro i bambini. Sono le parole più volte ripetute dal Papa emerito e da quello attuale ai suoi più stretti collaboratori e al mondo intero. Benedetto XVI, ai fedeli irlandesi ha scritto una lettera di perdono per i crimini commessi da membri del clero contro i minori. Sotto la sua responsabilità alcuni prelati di alta levatura morale, hanno visitato la Chiesa di Irlanda per indicare un percorso di purificazione.
Nei viaggi apostolici non sono mancati mai gli incontri con le vittime di abuso. Ecco, come si è svolto in Germania, il faccia a caccia del Papa con le vittime. L’incontro è avvenuto come le altre quattro volte: senza annunci e lontano dalle telecamere. A Erfurt, Benedetto XVI si è incontrato per circa mezz’ora nel Seminario della città con un gruppo di vittime di abusi sessuali commessi da sacerdoti e impiegati ecclesiali, esattamente tre uomini e due donne. Il Pontefice, – hanno riferito fonti vaticane – è apparso «Commosso e fortemente scosso dalla sofferenza delle vittime», ha «espresso la sua profonda compassione e rammarico», e ha assicurato che sarà fatta giustizia. Presente all’incontro anche il vescovo di Treviri, Stefan Ackermann, responsabile per la Conferenza episcopale tedesca del trattamento del fenomeno della pedofilia. Il clima è stato definito da Lombardi «molto comunicativo, molto sereno». In Germania il tema della pedofilia nella chiesa è molto sentito, e la rivelazione di una serie di abusi commessi in molte città nei decenni scorsi ha scosso la chiesa tedesca dalle fondamenta. Il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, subito dopo l’incontro ha detto: «Papa Benedetto XVI è vicino alle vittime e manifesta la propria speranza che Dio misericordioso, Creatore e Redentore di tutti gli uomini, voglia sanare le ferite delle persone abusate e donare loro pace interiore». Percorriamo insieme la cronologia dal 2005 al 2012 della lotta contro la pedofilia portata avanti dal Santo Padre:
ANNO 2005: 25 Marzo: Via Crucis al Colosseo. Il mondo viene scosso dalla potenza delle meditazioni scritte dal cardinale Joseph Ratzinger. Particolarmente duro il commento composto per la Nona Stazione nel quale il Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede parla di “sporcizia nella Chiesa” e di una Chiesa che “ci sembra una barca che sta per affondare, una barca che fa acqua da tutte le parti”. Molti commentatori ritengono che il cardinale si stia riferendo proprio allo scandalo dei preti pedofili scoppiato anni prima negli Usa ed in Irlanda. Mese di Maggio: Benedetto XVI revoca ogni facoltà sacerdotale a Gino Burresi, fondatore dei Servi del Cuore immacolato di Maria, per abusi sessuali su alcuni giovani seguaci. Si inizia a parlare di “coperture” all’interno del Vaticano venute meno dopo l’elezione di Joseph Ratzinger. 19 Agosto: Il Papa accetta le dimissioni immediate del vescovo della diocesi di Santiago del Estero (Argentina), Juan Carlos Maccarone, sorpreso in un video in atteggiamenti intimi con un giovane di 23 anni. Nello stesso anno la competenza in materia di dispensa sacerdotale passa dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti alla Congregazione per il clero. ANNO 2006: 19 Maggio : Benedetto XVI condanna Marcial Maciel Degollado ad una vita riservata di preghiera e di penitenza, rinunciando ad ogni ministero pubblico. Gli viene risparmiato il processo canonico solo per ragioni di età ma ormai è chiaro a tutti che è colpevole delle accuse che gli sono state rivolte. 28 Ottobre:
durissimo discorso di Benedetto XVI ai vescovi irlandesi ricevuti in Vaticano. Il Papa definisce gli abusi sessuali “crimini abnormi”. ANNO 2007: Benedetto XVI annulla il cosiddetto “quarto voto” dei Legionari di Cristo. Tale voto vietava ai Legionari di criticare l’operato o la persona del superiore e li obbligava ad avvisare il superiore, qualora un confratello lo avesse fatto, nel mentre il 30 gennaio 2008 muore Maciel.ANNO 2008: 2 Marzo: all’Angelus il Papa afferma: “Prendiamoci cura dei piccoli! Bisogna amarli e aiutarli a crescere”. 15-21 Aprile: Viaggio Apostolico negli Usa. Intervista di Papa Benedetto sul volo per gli Usa. A proposito dei preti pedofili il Papa afferma: “Escluderemo rigorosamente i pedofili dal sacro ministero: è assolutamente incompatibile e chi è veramente colpevole di essere pedofilo non può essere sacerdote”. 16 Aprile: Nel suo discorso ai vescovi statunitensi il Papa, fra l’altro, afferma: “Fra i segni contrari al Vangelo della vita ve n’è uno che causa profonda vergogna: l’abuso sessuale dei minori”. 17 Aprile: nell’omelia presso il Nationals Stadium di Washington il Papa commenta: “Nessuna mia parola potrebbe descrivere il dolore ed il danno recati dall’abuso sessuale di minorenni. Proteggere i bambini!”. 17 Aprile: PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA UN PAPA INCONTRA UN GRUPPO DI VITTIME DI PRETI PEDOFILI.
L’incontro avviene nella Nunziatura a Washington D.C. 19 Aprile: nell’omelia della Santa Messa presso la Cattedrale di St. Patrick a New York Benedetto XVI ammonisce: “L’abuso sessuale di minori da parte di sacerdoti ha causato tanta sofferenza. Questo sia un tempo di purificazione, sia un tempo di guarigione”. 30 Aprile 2008: nella catechesi dell’udienza generale, ripercorrendo il Viaggio negli Usa, il Papa ricorda il suo incontro con le vittime di abusi. 12-21 Luglio: Viaggio Apostolico a Sydney in occasione della Gmg. Intervista a Papa Benedetto sul volo per l’Australia. A proposito dei preti pedofili il Papa avverte: “Dobbiamo riflettere su quanto è mancato nella nostra educazione, nel nostro insegnamento negli ultimi decenni”. 19 Luglio: nell’omelia della Santa Messa nella St. Mary’s Cathedral di Sydney il Papa afferma: “Gli abusi sessuali sui minori da parte dei preti sono misfatti che devono essere condannati in modo inequivocabile. Sono profondamente dispiaciuto”. 21 Giugno: Benedetto XVI incontra un gruppo di vittime di preti pedofili australiani. 19 Settembre 2008: il Pontefice riduce allo stato laicale Lelio Cantini accusato di pedofilia.ANNO 2009: 7 marzo: il Papa accetta le “dimissioni” del vescovo irlandese, John Magee, già segretario di tre dei suoi predecessori. 31 Marzo 2009: Il Papa ordina una visita apostolica ai legionari di Cristo. 29 Aprile 2009: Benedetto XVI incontra un gruppo di aborigeni canadesi. 20 Maggio 2009: viene pubblicato il “Ryan report” (Rapporto Ryan) sugli abusi commessi da sacerdoti cattolici in Irlanda. 16 Giugno: nella Lettera per l’indizione dell’Anno Sacerdotale il Papa scrive: “Ci sono, purtroppo, anche situazioni, mai abbastanza deplorate, in cui è la Chiesa stessa a soffrire per l’infedeltà di alcuni suoi ministri. È il mondo a trarne allora motivo di scandalo e di rifiuto”. 1° Ottobre: Benedetto XVI accetta le “dimissioni” del vescovo canadese, Raymond John Lahey, sorpreso con materiale pornografico infantile nel suo pc portatile. 26 Novembre: viene pubblicato in Irlanda il “Murphy Report” (Rapporto Murphy), uno studio sugli abusi sessuali commessi dal clero nella diocesi di Dublino dal gennaio 1975 al maggio 2004. 11 dicembre: Incontro di Benedetto XVI con alcuni vescovi irlandesi. 17 Dicembre: Benedetto XVI accetta le dimissioni del vescovo di Limerick (Irlanda), Donal Murray, duramente criticato nel recente Rapporto Murphy sulla gestione dei casi di pedofilia tra i sacerdoti della diocesi di Dublino. 27 dicembre: i vescovi irlandesi Eamonn Walsh e Raymond Field, ausiliari di Dublino, manifestano la volontà di rassegnare le dimissioni nelle mani del Papa. I due faranno poi marcia indietro ritirando le dimissioni medesime.
ANNO 2010: Gennaio: scoppia lo scandalo pedofilia anche in Germania. Il primo ad essere coinvolto è il Canisius-Kolleg al Tiergarten. 15-16 Febbraio: Incontro di Benedetto XVI con i Vescovi Irlandesi. Febbraio 2010: Benedetto XVI riduce allo stato laicale Marco Dessì, missionario in Nicaragua, prima della conclusione dei processi civili a suo carico per abuso sessuale di minori. 12 Marzo: Il Santo Padre riceve in udienza il Presidente dei vescovi tedeschi, Mons. Robert Zollitsch. Marzo: Benedetto XVI riduce allo stato laicale Andrea Agostini, prete della diocesi di Bologna che gestiva un asilo cattolico. 19 Marzo: Pubblicazione della Lettera Pastorale di Benedetto XVI ai Cattolici d’Irlanda. Il Papa dispone una visita apostolica per le diocesi irlandesi. Marzo – Giugno 2010: si scatena una ignobile campagna stampa contro Papa Benedetto. L’offensiva è a livello mondiale. Particolarmente attivi sono il NYT, lo Spiegel e l’agenzia di stampa Ap. Si insinua che l’allora card. Ratzinger possa essere coinvolto in coperture di preti pedofili avvenute prima del 2001 (cosa che e’ semplicemente assurda perche’ prima del 2001 la CDF non poteva trattare casi di pedofilia) e nel trasferimento di un sacerdote nell’arcidiocesi di Monaco negli anni in cui Ratzinger era arcivescovo. In una prima fase la curia romana non si mostra molto sollecita nel difendere la persona del Santo Padre. Di seguito la situazione migliora ma spesso gli interventi di questo o quel prelato della curia si mostrano controproducenti. Il piu’ equilibrato si mostra Padre Lombardi. 30 marzo: il Card. Schoenborn, stanco degli attacchi contro Benedetto XVI, buca violentemente il muro di gomma dei media e rivela: “Il card. Ratzinger voleva punire il vescovo pedofilo Groer. Fu bloccato da ambienti della Curia”. 2 aprile (Venerdì Santo): alcune espressioni utilizzate da Padre Cantalemessa nella celebrazione della Passione del Signore suscitano aspre polemiche. 4 Aprile (Santa Pasqua): il Cardinale Sodano manifesta solidarietà a nome di tutta la Chiesa al Papa ingiustamente attaccato. Aspre polemiche suscita la parola “chiacchiericcio”. 12 Aprile: viene pubblicato il regolamento interno della Congregazione per la dottrina della fede redatto nel 2003 e strumento fondamentale nella lotta agli abusi. 17-18 Aprile: Viaggio Apostolico a Malta. Intervista di Benedetto XVI sul volo per Malta. A proposito degli abusi il Papa afferma: “So che Malta ama Cristo e ama la sua Chiesa che è il suo Corpo e sa che, anche se questo Corpo è ferito dai nostri peccati, il Signore tuttavia ama questa Chiesa, e il suo Vangelo è la vera forza che purifica e guarisce”. 18 Aprile: Benedetto XVI incontra un gruppo di vittime di preti pedofili maltesi. E’ la quarta volta che il Papa compie questo gesto. 20 Aprile: Il Papa accetta le dimissioni di John C. Favalora, arcivescovo di Miami accusato di avere coperto preti pedofili. Recentemente le accuse contro Favalora si sono fatte ancora più gravi. 21 Aprile: nella catechesi dell’udienza generale, ripercorrendo il viaggio a Malta, il Papa ricorda il suo incontro con le vittime. 22 Aprile: Benedetto XVI accetta le dimissioni del vescovo di Kildare e Leighlin (Irlanda), Mons. James Moriarty, citato nel Rapporto Murphy. 23 Aprile: costretto alle dimissioni il vescovo di Bruges, Roger Joseph Vangheluwe, accusato di abusi. 25 Aprile: l’ex Primate del Belgio, l’iperprogressista card. Godfried Danneels, è costretto ad ammettere di avere partecipato a un incontro con la vittima degli abusi del vescovo di Bruges, Vangheluwe, senza avvertire la conferenze episcopale belga e la commissione sugli abusi. Si scatena una tempesta mediatica che poi finisce nel dimenticatoio. 1° Maggio: Si conclude la visita apostolica ai legionari. Vengono riconosciuti senza alcuno sconto i crimini commessi da Maciel. Il Papa dispone la nomina di un Delegato per i Legionari di Cristo ed una visita apostolica movimento “Regnum Christi”. 4 Maggio: Benedetto XVI accetta le dimissioni del vescovo di Augsburg, Walter Mixa, oggetto di una aggressiva campagna stampa in Germania. Le accuse al vescovo Mixa si dimostreranno completamente infondate. 8 Maggio: Benedetto XVI riceve i vescovi del Belgio e tiene un discorso. 11-14 Maggi0. Viaggio Apostolico in Portogallo. Intervista di Benedetto XVI sul volo per Lisbona. A proposito della piaga della pedofilia il Papa rivela: “La più grande persecuzione della Chiesa non viene dai nemici fuori, ma nasce dal peccato nella Chiesa e che la Chiesa quindi ha profondo bisogno di ri-imparare la penitenza, di accettare la purificazione, di imparare da una parte il perdono, ma anche la necessità della giustizia. Il perdono non sostituisce la giustizia”. 16 Maggio: al Regina Coeli Benedetto XVI rammenta: “Il vero nemico da temere e da combattere è il peccato, il male spirituale, che a volte, purtroppo, contagia anche i membri della Chiesa”. 25 Maggio: Perquisizione dell’Arcivescovado di Malines-Bruxelles: Dichiarazione del Portavoce della Conferenza Episcopale belga e nota della Segreteria di Stato. 27 Maggio: nel suo discorso alla Cei Benedetto XVI ammonisce: “La volontà di promuovere una rinnovata stagione di evangelizzazione non nasconde le ferite da cui la comunità ecclesiale è segnata, per la debolezza e il peccato di alcuni suoi membri”. 11 Giugno: nell’omelia della Santa Messa per la chiusura dell’Anno Sacerdotale Benedetto XVI afferma commosso: “Anche noi chiediamo insistentemente perdono a Dio ed alle persone coinvolte, mentre intendiamo promettere di voler fare tutto il possibile affinché un tale abuso non possa succedere mai più”. 27 Giugno: Benedetto XVI invia un Messaggio al Primate del Belgio. 1° luglio: Il Papa riceve in udienza il vescovo emerito di Augsburg, Mons. Walter Mixa. Nel comunicato diffuso dalla sala stampa si afferma che la decisione delle dimissioni è confermata. Il Papa però “striglia” duramente l’episcopato tedesco. In particolare leggiamo: “Soprattutto ai confratelli nel ministero episcopale il Sommo Pontefice domanda di offrire al Vescovo Mixa più che nel passato la loro vicinanza amichevole, la loro comprensione e il loro aiuto per trovare il retto cammino”. 15 luglio: vengono pubblicate le modifiche introdotte nelle NORMAE DE GRAVIORIBUS DELICTIS. La nuova normativa prevede novita’ di rilievo: il termine di prescrizione viene elevato da dieci a vent’anni. Le procedure vengono snellite e semplificate e, nei casi piu’ gravi, si puo’ chiedere al Papa la dimissione dalla stato clericale. Si precisa, come del resto gia’ nelle procedure del 2003, che “Va sempre dato seguito alle disposizioni della legge civile per quanto riguarda il deferimento di crimini alle autorità preposte”. 11 Agosto: il Papa respinge le dimissioni dei due vescovi irlandesi Raymond Field e Eamonn Walsh. I due vescovi erano stati citati nel Rapporto Murphy che li aveva però scagionati. I due vescovi avevano rassegnato le dimissioni nel dicembre 2009 per poi ritirarle. Di qui la decisione del Santo Padre di respingerle. Il Vaticano, con un grave errore di comunicazione, non spiegherà mai la ragione della decisione del Papa generando ulteriori polemiche sui media. 16-19 settembre: Viaggio Apostolico nel Regno Unito Nell’intervista concessa dal Papa sul volo per Edimburgo, Benedetto XVI risponde: “Siamo in un momento di penitenza, di umiltà e di rinnovata sincerità, come ho scritto ai Vescovi irlandesi. Mi sembra che dobbiamo adesso re alizzare proprio un tempo di penitenza, un tempo di umiltà, e rinnovare e reimparare un’assoluta sincerità”. 18 Settembre: nell’omelia della Santa Messa nella Cattedrale del Preziosissimo Sangue il Papa commenta: “Riconosco anche, con voi, la vergogna e l’umiliazione che tutti abbiamo sofferto a causa di questi peccati”. Nel discorso in occasione dell’incontro con un gruppo di professionisti e di volontari Benedetto XVI afferma: “È deplorevole che, in così marcato contrasto con la lunga tradizione della Chiesa di cura per i ragazzi, questi abbiano sofferto abusi e maltrattamenti ad opera di alcuni preti e religiosi”. 19 Settembre: nel discorso ai vescovi del Regno Unito il Papa rammenta: “Un altro argomento che ha ricevuto molta attenzione nei mesi trascorsi e che mina seriamente la credibilità morale dei responsabili della Chiesa è il vergogno abuso di ragazzi edi giovani da parte di sacerdoti e di religiosi”. 22 Settembre: durante la catechesi dell’udienza generale il Papa, ripercorrendo il viaggio nel Regno Unito, ricorda commosso il suo incontro con le vittime di abusi. Ottobre: Benedetto XVI riduce allo stato laicale Nello Giraudo, prete della diocesi di Savona. 18 Ottobre: in una straordinaria Lettera ai seminaristi a conclusione dell’Anno Sacerdotale il Papa scrive: “Di recente abbiamo dovuto constatare con grande dispiacere che sacerdoti hanno sfigurato il loro ministero con l’abuso sessuale di bambini e giovani. Anziché portare le persone ad un’umanità matura ed esserne l’esempio, hanno provocato, con i loro abusi, distruzioni di cui proviamo profondo dolore e rincrescimento”. 12 Novembre: inizia la visita apostolica in Irlanda. 24 Novembre: esce il libro-intervista di Benedetto XVI a Peter Seewald, “Luce del mondo”. Il Papa apre il suo cuore su molti argomenti, fra cui lo scandalo dei preti pedofili. 20 Dicembre: in un monumentale discorso alla curia romana Benedetto XVI ammonisce: “Nella visione di sant’Ildegarda, il volto della Chiesa è coperto di polvere, ed è così che noi l’abbiamo visto. Il suo vestito è strappato – per la colpa dei sacerdoti. Così come lei l’ha visto ed espresso, l’abbiamo vissuto in quest’anno”. 21 Dicembre: don Domenico Pezzini, famosissimo “prete del dissenso”, viene condannato a dieci anni di carcere per avere abusato di un minore. La vicenda finisce immediatamente nel dimenticatoio ed i giornalisti si guardano bene dal citare questo caso.
ANNO 2011: Febbraio: condanna del potente e influente sacerdote cileno Fernando Karadima, nonostante i reati siano prescritti. 25 Aprile: al Regina Coeli il Papa saluta l’Associazione Meter e prega per i bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza. 14 Maggio: viene arrestato con l’accusa di pedofilia Riccardo Seppia, parroco di una chiesa di Sestri Levante. Il Presidente della Cei ed arcivescovo di Genova, Card. Bagnasco, si attiva immediatamente e garantisce la collaborazione con la magistratura. Si scoprirà in seguito che Seppia faceva uso di stupefacenti ed è sieropositivo. La vicenda tiene banco sui media per un mese, poi tutto finisce nel dimenticatoio. 16 Maggio: pubblicata la Lettera Circolare della Congregazione per la dottrina della fede per aiutare le Conferenze Episcopali nel preparare Linee guida per il trattamento dei casi di abuso sessuale nei confronti di minori da parte di chierici. 6 Giugno: conclusione della prima fase della visita apostolica in Irlanda. 30 Giugno: Benedetto XVI accetta le dimissioni del vescovo di Santa Rosa, Daniel Walsh, accusato di avere coperto un prete pedofilo. Luglio: Il Santo Padre riduce allo stato laicale il sacerdote australiano John Denham. 13 Luglio: Luis Garza lascia la carica di vicario generale dei Legionari di Cristo. E’ la svolta che si attende da un anno. 13 Luglio: in Irlanda viene pubblicato il “Cloyne Report” (Rapporto Cloyne), il terzo studio sulla pedofilia nella Chiesa irlandese. Il Rapporto si occupa degli abusi commessi nella diocesi di Cloyne. Gravemente implicato il vescovo emerito della diocesi medesima, John Magee, segretario personale di Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II. Il vescovo fu costretto alle dimissioni nel 2010. 14 Luglio: il ministro degli esteri irlandesi convoca il nunzio apostolico per sollecitare una risposta della Santa Sede a proposito del Rapporto Cloyne che in realtà cita il Vaticano solo per una lettera del 1997 della Congregazione per il clero la quale, peraltro, non impediva in nessuno modo ai vescovi di evitare di denunciare i preti pedofili. 19 Luglio: Benedetto XVI accetta le dimissioni dell’arcivescovo di Philadelphia, card. Justin F. Rigali. 19 Luglio: il direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Lombardi, fa pubblicare sul sito della Radio vaticana un commento alla vicenda della diocesi di Cloyne precisando che si tratta di riflessioni personali e ribadendo che solo nel 2001 avvenne “la unificazione delle competenze sotto la Congregazione per la Dottrina della Fede”. 20 Luglio: in un durissimo intervento davanti al Parlamento irlandese, il premier Enda Kenny attacca il Vaticano accusandolo di non aver agito per fermare i casi di abusi sessuali sui minori commessi dai preti cattolici. Nel suo discorso il primo ministro non accenna minimamente alla svolta impressa da Benedetto XVI nella lotta agli abusi. 20 Luglio: Mons. Martin, vescovo di Dublino, in una intervista radiofonica, afferma di capire la rabbia del popolo irlandese, espressa da Kenny, ma rammenta a gran voce che il vescovo di Cloyne ha disatteso le norme della Lettera “De delictis gravioribus” imposte dal cardinale Ratzinger a tutta la Chiesa Cattolica. 25 Luglio: la Santa Sede richiama per consultazioni il nunzio apostolico in Irlanda. 1° Agosto: la National Catholic Safeguarding Commission istituita dalla Conferenza episcopale d’Inghilterra e Galles rende noto che le denunce di abusi sono triplicate grazie alla visita di Benedetto XVI nel Regno Unito (2010). 3 Agosto 2011: Benedetto XVI riduce allo stato laicale il sacerdote maltese Charles Pulis condannato solo per pedofilia da un tribunale penale. Il decreto del Santo Padre risale a due settimane prima ma l’Ordine dei missionari di San Paolo non ha dato la notizia finche’ un quotidiano locale non ha anticipato il decreto. 7 Agosto: in una dichiarazione al “Sunday Times of Malta” Mons. Scicluna dichiara di aver sollecitato la Chiesa di Malta e i suoi organi investigativi ad accelerare il loro lavoro. 10 Agosto: la curia di Malta annuncia di avere intenzione di nuove procedure per la lotta agli abusi del clero. 12 Agosto: l’arcivescovo di Malta, Mons. Paul Cremona, incontra otto giovani, vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti. 17 Agosto: sul sito di Radio Vaticana viene pubblicata una nota in cui la Santa Sede respinge le accuse che sono al centro di un’azione legale presso il Tribunale statunitense di prima istanza nello Stato dell’Oregon. Viene reso noto un documento finora riservato che spiega la verità dei fatti unitamente ad una dichiarazione dell’avvocato Lena. 3 Settembre: dopo un’attesa di quasi due mesi la Santa Sede pubblica la risposta al Governo Irlandese, a riguardo del Cloyne Report. Si tratta di un documento in inglese, della lunghezza di oltre venti pagine, strutturato con chiarezza, in modo da affrontare tutte le questioni sollevate, e dare ad esse risposte argomentate e documentate. 8 settembre: il Governo irlandese rilascia una Dichiarazione a proposito della risposta della Santa Sede al Rapporto Cloyne: si ribadiscono le critiche alla lettera del 1997 della Congregazione per il clero, ma si ringrazia il Vaticano per la risposta e si plaude alla collaborazione. Non una solo parola di scusa per la citazione, fuori contesto, di una frase dell’allora cardinale Ratzinger. 9 Settembre: il Papa riduce allo stato laicale Thomas H. Teczar (Texas) condannato per pedofilia. 13 settembre 2011: due associazioni di preti pedofili (clicca qui per saperne di più) denunciano alla Corte penale internazionale dell’Aja Benedetto XVI ed i cardinali Bertone, Levada e Sodano per crimini contro l’umanità, perché avrebbero tollerato e reso possibile la copertura sistematica e diffusa di stupri e crimini sessuali contro i bambini in tutto il mondo. Nessuna reazione da parte della Santa Sede nè il 9 settembre nè nei giorni successivi. 14 Settembre: i maggiori editorialisti e commentatori dei quotidiani, insieme a molti giuristi esperti di diritto penale ed internazionale, condannano la decisione di denunciare Benedetto XVI: da un lato mancano le basi giuridiche per un’operazione del genere, dall’altro non si tiene conto della verita’: Joseph Ratzinger è il Papa che più di ogni altro nella storia ha combattuto la pedofilia nella Chiesa. Colpire lui non solo è assurdo ma lesivo dei diritti delle vittime. Mentre le grandi firme si levano a difesa di Benedetto XVI, spiccano l’ostinato silenzio della Santa Sede e l’atteggiamento di alcuni vaticanisti che non fanno nemmeno lo sforzo di ricordare il bene fatto da Benedetto XVI. 20 Settembre: in una intervista a TMNews il gesuita tedesco Klaus Mertes, ex rettore del ginnasio Canisius di Berlino, elogia il ruolo di Benedetto XVI e dell’arcivescovo di Vienna nella lotta agli abusi sessuali commessi da sacerdoti e ricorda che la condanna di Maciel e di altri è avvenuta dopo l’elezione di Ratzinger al Pontificato. Mertes denuncia anche l’esistenza di un fronte di negazione presente nella Curia romana. 22 Settembre: sull’aereo diretto a Berlino, il Papa afferma: “Distinguiamo forse anzitutto la motivazione specifica di quelli che si sentono scandalizzati da questi crimini che sono stati rivelati in questi ultimi tempi. Io posso capire che, alla luce di tali informazioni, soprattutto se si tratta di persone vicine, uno dice: “Questa non è più la mia Chiesa. La Chiesa era per me forza di umanizzazione e di moralizzazione. Se rappresentanti della Chiesa fanno il contrario, non posso più vivere con questa Chiesa”. 23 Settembre: Benedetto XVI incontra un gruppo di vittime di preti pedofili tedeschi. 25 Settembre: nel discorso ai cattolici impegnati nella Chiesa e nella società nel Konzerthaus di Friburgo, il Papa afferma: “Questo scandalo, che non può essere abolito se non si vuole abolire il cristianesimo, purtroppo, è stato messo in ombra proprio recentemente dagli altri scandali dolorosi degli annunciatori della fede. Si crea una situazione pericolosa, quando questi scandali prendono il posto dello skandalon primario della Croce e così lo rendono inaccessibile, quando cioè nascondono la vera esigenza cristiana dietro l’inadeguatezza dei suoi messaggeri”. 30 settembre: costretto alle dimissioni il fondatore dell’agenzia Zenit, Jesus Colina. Qui il comunicato. Colina fa affermazioni importantissime come la seguente: “Le vicende di padre Marcial Maciel e il modo nel quale la congregazione ci ha informato, occultando fatti rilevanti, ha fatto che in occasioni non abbiamo adempito pienamente al nostro dovere di informare secondo la visione del Papa e la Santa Sede”. I mass media non solo non esprimono solidarietà ad un collega giornalista ma ignorano completamente la vicenda. Fanno eccezione alcune agenzie ed Andrea Bevilacqua per “Italia Oggi”. 10 Ottobre: lasciano i i sei caporedattori delle diverse edizioni in lingua di Zenit per dissenso con i Legionari di Cristo. Essi, fra l’altro affermano: “Dopo anni di feconda collaborazione con i Legionari di Cristo, deploriamo la decisione della Congregazione di sottolineare la dipendenza istituzionale dell’agenzia in questa nuova fase. Il progetto iniziale non voleva rappresentare una congregazione in particolare, ma tutta la Chiesa”. I mass media ignorano completamente anche questa notizia. 19 Ottobre: il Delegato Pontificio, card. De Paolis, traccia le prime conclusioni sul cammino dei membri consacrati del Regnum Christi dopo la visita apostolica. 20 Ottobre: Benedetto XVI riceve in udienza i vescovi australiani e dichiara: “È vero che il vostro impegno pastorale è stato reso più gravoso dai peccati e dagli errori del passato di altri, tra i quali purtroppo anche alcuni sacerdoti e religiosi; ma ora avete il compito di continuare a riparare agli errori del passato con onestà e apertura, al fine di costruire, con umiltà e decisione, un futuro migliore per tutte le persone coinvolte”. 21 Ottobre: ricevendo in udienza il nuovo Ambasciatore dei Paesi Bassi presso la Santa Sede, il Papa ha così affermato: “Pur riconoscendo con umiltà che i suoi membri non sempre sono all’altezza degli alti criteri morali che essa propone, la Chiesa non può far altro che continuare a esortare tutti, inclusi i suoi membri, a cercare di fare qualsiasi cosa sia in accordo con la giustizia e la giusta ragione e a opporsi a qualunque cosa sia a esse contraria”. 25 Ottobre: il Papa ordina un’inchiesta sugli abusi sessuali commessi nella Ealing Abbey e nella vicina scuola indipendente St Benedict a Londra. 3 Novembre: intervento di mons. Scicluna sul ruolo della Chiesa nella tutela dei minori durante il Seminario internazionale promosso presso il Senato della Repubblica a Roma da Telefono Azzurro insieme all’International Centre for Missing & Exploited Children (ICMEC), ed in collaborazione con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e l’americana Mayo Clinic. 13 Novembre: Durissime critiche al card. De Paolis per come sta gestendo la vicenda dei Legionari di Cristo. 15 Novembre: viene diffuso un comunicato della Comunità delle Beatitudini (Francia) in cui si prende atto con “lucidità, umiltà e pentimento” dei “gravi delitti” che un gruppo “ristretto” di suoi membri, tra cui il fondatore, ha commesso in materia di abusi sessuali al suo interno. Il comunicato è firmato dal Commissario pontificio nominato in maniera straordinaria dalla Santa Sede nel 2010, il padre domenicano Henry Donneaud, e dal Consiglio generale della Comunità. 21 Novembre: Lettera del card. De Paolis con cui il delegato pontificio per i Legionari di Cristo dà indicazioni concrete sul cammino che i consacrati del “Regnum Christi” devono percorrere dopo il “commissariamento”. 26 Novembre: Benedetto XVI nomina Nunzio Apostolico in Irlanda Mons. Charles John Brown, Officiale della CDF e collaboratore dell’allora cardinale Ratzinger per molti anni. 26 Novembre: ricevendo in udienza i vescovi degli Stati Uniti, Benedetto XVI, fra l’altro, afferma: “Ho voluto riconoscere personalmente la sofferenza inflitta alle vittime e gli sforzi onesti compiuti per garantire l’incolumità dei nostri bambini e per affrontare in modo appropriato e trasparente le accuse quando vengono mosse. Auspico che gli sforzi coscienziosi della Chiesa per affrontare questa realtà aiuteranno tutta la comunità a riconoscere le cause, la vera portata e le conseguenze devastanti dell’abuso sessuale e a rispondere con efficacia a questa piaga che affligge tutti i livelli della società. Per lo stesso motivo, proprio come la Chiesa si attiene giustamente a parametri precisi a questo proposito, tutte le altre istituzioni, senza eccezioni, dovrebbero attenersi agli stessi criteri”. 29 Novembre: La Corte d’appello di Bruxelles dichiara non valide le perquisizioni effettuate nel giugno 2010 nella sede dell’arcidiocesi di Malines-Bruxelles nell’ambito dell’inchiesta sugli abusi sessuali da parte di membri del clero. 8 Dicembre: durante il tradizionale Atto di Venerazione alla Madonna Immacolata, in Piazza di Spagna, Benedetto XVI ha, fra l’altro, affermato: “L’unica insidia di cui la Chiesa può e deve aver timore è il peccato dei suoi membri. Mentre infatti Maria è Immacolata, libera da ogni macchia di peccato, la Chiesa è santa, ma al tempo stesso segnata dai nostri peccati”. 16 Dicembre: In Olanda viene pubblicato il Rapporto della commissione Deetman sugli abusi sessuali nel clero. L’ex ministro Deetman è stato incaricato nel 2010 dalla Conferenza episcopale e dai responsabili degli ordini religiosi dei Paesi Bassi con il compito di verificare le accuse.
ANNO 2012: 2 Gennaio: a dieci anni dall’esplosione dello scandalo dei preti pedofili, l’arcivescovo di Boston, card. O’Malley, rilascia un’intervista in cui parla dei progressi fatti in questo decennio. 3 Gennaio: il giudice Ann Mesle (USA) inguaia il presidente dello Snap che si era rifiutato di consegnare documentazione e corrispondenza su un sacerdote del Missouri accusato di abusi. 16-17 Gennaio: perquisizioni nelle diocesi di Malines-Bruxelles, di Anversa, Hasselt e Bruges. 24 Gennaio: Documenti della Corte del Missouri dimostrerebbero che lo SNAP cospira con alcuni avvocati e media per diffamare il clero prima del processo. 2 Febbraio: in una intervista alla Radio Vaticana mons. Scicluna, fra l’altro, afferma: “La leadership molto forte del Santo Padre Benedetto XVI è di grande ispirazione per tutti perché si faccia bene e si faccia prima di tutto quello che possiamo per prevenire e, dove c’è la ferita, per curarla con attenzione e con amore”. 6 Febbraio – 9 Febbraio: SI SVOLGE A ROMA IL SIMPOSIO PER I VESCOVI CATTOLICI E I SUPERIORI DEGLI ORDINI RELIGIOSI SUGLI ABUSI SESSUALI SUI MINORI “VERSO LA GUARIGIONE ED IL RINNOVAMENTO”. In un Messaggio al Simposio scritto dal card. Bertone a nome del Papa si legge: “la cura delle vittime deve essere una preoccupazione prioritaria della comunità cristiana, e vada di pari passo con un profondo rinnovamento della Chiesa ad ogni livello”. Nella prolusione del card. Levada al Simposio vi si legge, fra l’altro: “in questi ultimi anni in varie parti del mondo, il Papa ha dovuto subire attacchi da parte dei media, quando invece avrebbe dovuto ricevere la gratitudine di tutti noi, nella Chiesa e fuori…Il Papa “ha dato l’esempio personale dell’importanza di ascoltare le vittime in molte sue visite pastorali, in Gran Bretagna, Malta, Germania, Australia e Stati Uniti”. Al Simposio drammatica testimonianza di una vittima di abusi in Irlanda, Marie Collins. In conferenza stampa la signora afferma: “Il Papa è “dietro” a questo simposio. È stato il primo a dare l’esempio mettendosi lui stesso in ascolto delle vittime…”. Dopo il Simposio nasce il centro e-learning per la prevenzione delle violenze sessuali sui minori finanziato anche dal Papa. 10 Febbraio: l’avvocato Jeff Anderson deposita presso la Corte distrettuale del Wisconsin una notifica di archiviazione relativa all’azione legale denominata “John Doe 16 v. Holy See”. Si tratta del famigerato “caso” Murphy che nel 2010 diventò una sorta di simbolo nella battaglia del New York Times contro Benedetto XVI e la Santa Sede. 14 Febbraio: Benedetto XVI riduce allo stato laicale tre preti colombiani accusati di pedofilia. Altri due sotto processo in CDF. 17 Febbraio: il delegato pontificio per i Legionari di Cristo, cardinale Velasio de Paolis, nomina vicario generale della Congregazione il 37enne tedesco padre Sylvester Heereman. Il 50enne brasiliano padre Deomar De Guedes viene cooptato nel governo centrale dei Legionari come secondo consigliere generale. 3 Marzo: il direttore dello SNAP Clohessy rifiuta di rispondere a molte domande della Corte del Missouri e ammette che lo SNAP ha emesso comunicati stampa con informazioni false. 6 Marzo: il direttore dello SNAP Clohessy ammette di avere pubblicato informazioni false e di avere utilizzato personale non qualificato per sostenere le vittime. 9 Marzo: il rappresentante vaticano presso le agenzie dell’Onu di Ginevra, monsignor Silvano Tomasi, ha così affermato: “La Chiesa Cattolica si e’ veramente impegnata a prendere delle misure molto strette e molto esigenti” per contrastare il fenomeno della pedofilia”. 9 Marzo: ricevendo alcuni vescovi degli Stati Uniti in visita “ad limina”, Benedetto XVI ha, fra l’altro, affermato: “È mia speranza che la Chiesa negli Stati Uniti, per quanto frenata dagli eventi dell’ultimo decennio, perseveri nella sua missione storica di educare i giovani e, in tal modo, di contribuire al consolidamento di quella sana vita familiare che è la garanzia più sicura della solidarietà intergenerazionale e della salute della società nel suo insieme”. 10 Marzo: Italia Oggi è l’unico quotidiano italiano a riportare, in un articolo di Bevilacqua, la notizia della deposizione di David Clohessy, leader dello Snap, relativa alla pubblicazione di notizie false. Assordante ed imbarazzante il silenzio di tutti gli altri media, laici e cattolici. Grazie Papa Benedetto per il lungo cammino di purificazione! Grazie Papa Francesco per la perseveranza nella lotta contro la pedofilia nella Chiesa! DonSa
I documenti ufficiali della Santa Sede nella lotta contro la pedofilia:
http://www.vatican.va/resources/index_it.htm
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Grazie don Lazzara che per mezzo del blog di papaboys, mi ha permesso di leggere una sana informazione riguardo al grande e difficile lavoro che la chiesa ha deciso di fare passi di rinnovamento verso la broblematica della pedofilia. Che la Sacra famiglia mi aiuti a perdonare sanando col tempo le mie ferite.