Il cardinale Albert Vanhoye è tornato alla Casa del Padre
Il porporato gesuita è morto giovedì 29 luglio a Roma, a 98 anni…
Addio al cardinale Albert Vanhoye, deceduto il 29 luglio a Roma, pochi giorni dopo aver festeggiato il suo 98° compleanno.
Ex rettore del Pontificio Istituto Biblico ed ex segretario della Pontificia Commissione Biblica, Albert Vanhoye era nato il 24 luglio 1923 a Hazebrouck, nella diocesi di Lille, nel nord della Francia, non lontano dal confine con il Belgio.
Entrato nella Compagnia di Gesù l’11 settembre 1941, aveva preso i primi voti il 15 novembre 1944 divenendo sacerdote il 26 luglio 1954 a Enghien, in Belgio. Si era laureato in letteratura alla Sorbona e in teologia all’Università di Enghien, ottenendo in seguito il dottorato in Scrittura al Pontificio Istituto Biblico nel 1961.
Specialista nell’esegesi della Lettera agli Ebrei, era stato chiamato a Roma nel 1963 per insegnarvi fino al 1998. Rettore dal 1984 al 1990. Tra le sue numerose funzioni, era stato membro della Pontificia Commissione Biblica dal 1984 al 2001 e suo segretario dal 1990 al 2001; ed aveva svolto l’incarico di consulente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani dal 1980 al 1996.
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È uno dei tre “ecclesiastici ultraottantenni” che Benedetto XVI – al termine dell’udienza generale di mercoledì 22 febbraio 2006 – aveva annunciato l’intenzione di elevare alla dignità cardinalizia, “in considerazione dei servizi resi alla Chiesa con fedeltà esemplare e devozione ammirabile“. Il Pontefice lo definiva in quell’occasione un “grande esegeta”. Vanhoye ricevette la porpora nel Concistoro del 24 marzo 2006.
I suoi funerali saranno celebrati domani 31 luglio, alle 11, dal cardinale Leonardo Sandri.