Il reverendo Nicholas Holtam, vescovo di Salisbury e responsabile dei temi ambientali della Church of England, ha invitato la sua comunità a unirsi a Papa Francesco, al patriarca ecumenico Bartolomeo, a tutta la Comunione anglicana e a tutti i cristiani a digiunare e a pregare in occasione della giornata mondiale di preghiera per la cura del creato che sarà celebrata martedì 1° settembre.
«Papa Francesco — ha ricordato il vescovo Holtam — ha istituito una giornata mondiale di preghiera per la salvaguardia del creato per la Chiesa cattolica che sarà celebrata ogni anno». In una lettera del 10 agosto rivolta al presidente del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, e al presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, cardinale Kurt Koch, il Papa — ricorda il presule anglicano — ha scritto che: «La celebrazione della Giornata, nella stessa data, con la Chiesa Ortodossa sarà un’occasione proficua per testimoniare la nostra crescente comunione con i fratelli ortodossi. Viviamo in un tempo in cui tutti i cristiani affrontano identiche ed importanti sfide, alle quali, per risultare più credibili ed efficaci, dobbiamo dare risposte comuni. Per questo, è mio auspicio che tale Giornata possa coinvolgere, in qualche modo, anche altre Chiese e Comunità ecclesiali ed essere celebrata in sintonia con le iniziative che il Consiglio Ecumenico delle Chiese promuove su questo tema». Da qui, sottolinea Nicholas Holtam «l’impegno della Church of England, insieme alle altre confessioni cristiane tra cui la Chiesa ortodossa — che celebra una giornata di preghiera per l’ambiente dal 1° settembre dal 1989 — e la Chiesa cattolica, nella transizione verso un futuro a basse emissioni di carbonio».
La prima proposta di una data congiunta per la salvaguardia del Creato era stata avanzata dal metropolita di Pergamo Zizioulas, intervenuto in Vaticano, lo scorso giugno, in rappresentanza del patriarca ecumenico ortodosso Bartolomeo, alla presentazione dell’enciclica Laudato si’.
Secondo il presule anglicano l’appuntamento del 1° settembre ha una grande valenza spirituale. «Ci farà bene fermarci, digiunare, riflettere, e pregare sulla necessità di prendersi cura della creazione di Dio, bella ma fragile. Quali che siano le difficoltà scientifiche, economiche e politiche — ha precisato il responsabile delle tematiche ambientali della Church of England — si tratta di un problema spirituale. La preghiera chiarisce il nostro desiderio e rafforza la nostra determinazione».
Altri membri della Comunione anglicana nel mondo si sono impegnati a pregare il 1° settembre per la giustizia climatica, tra cui l’arcivescovo di Città del Capo e primate della Comunione anglicana in Sud Africa, reverendo Thabo Makgoba, che ha dichiarato: «Digiuno in solidarietà con i rifugiati che hanno perso le loro case e il loro salario a causa del cambiamento climatico». Mercoledì scorso, al termine dell’udienza generale, Papa Francesco, si ricorda, ha invitato a partecipare «tutti i romani, tutti i pellegrini e quanti lo desiderano» alla Liturgia della Parola che si svolgerà appunto il 1° settembre, alle ore 17, nella basilica di San Pietro, insieme ai «vescovi, i sacerdoti, le persone consacrate e i fedeli laici della Curia romana».
Redazione Papaboys (Fonte L’Osservatore Romano, 29 agosto 2015)