Intervista alla diva, che si dice molto preoccupata per l’Italia: «mi stanno a cuore i destini della gente che non riesce a campare. Soltanto la famiglia e Francesco mi danno serenità e sicurezza».
Atu per tu con Sophia Loren a bordo della Seaview, ultimo gioiello della flotta da crociera della MSC al quale la star fa da madrina per il varo nel porto di Genova. Sophia è tutta vestita di rosso, ai piedi un paio di morbidi stivaletti neri. Guardie del corpo e addetti alla sicurezza proteggono la privacy dell’ultima grande diva del cinema mondiale. I tempi sono stretti. Otto minuti a testa per i pochissimi giornalisti prescelti per le interviste individuali. Come entrare in sintonia con Sophia Loren in così poco tempo? Quando arriva il mio turno gioco subito la carta della famiglia, per portare Sophia su un terreno che le è caro.
Signora Loren, lei ha sempre detto che la cosa che conta di più nella vita sono gli affetti familiari: oggi quanto è grande la sua famiglia?
«Ci sono i miei figli Edoardo e Carlo, le loro mogli, i quattro nipoti, poi mia sorella Maria con il marito, i suoi figli e i nipoti. I miei figli vivono a Los Angeles. Vista la distanza non riusciamo a vederci così spesso, ma ci sentiamo sempre al telefono».
Le piacerebbe coccolare di più i suoi nipoti?
«Eh, loro ormai sono un po’ americani… ».
Qui Sophia alza gli occhi al cielo e abbozza un sorriso ammiccante, calca un po’ sulla parola “americani” e poi si lascia sfuggire quasi sottovoce: «E adesso c’è pure Trump…», aggiungendo un gesto delle mani che significa «Beh, meglio se lasciamo perdere».
Parli un po’ dei suoi nipoti.
«Sono bellissimi, Lucia Sofia fa la ginnastica acrobatica. Anche se vivono in America, hanno comunque un’italianità di fondo che traspare dalle loro reazioni, a volte molto passionali. Io glielo dico: allora non siete poi così americani, e questo mi piace».
Con sua sorella Maria vi vedete di frequente?
«Sì, spesso vado a trovarla a Roma perché certe volte nella vita non è che tutto va bene. Quando qualcosa mi agita e non mi sento tranquilla, mi rifugio un po’ da mia sorella. Parliamo tanto e cominciamo a raccontarci i momenti della nostra vita».
Di che cosa parlate?
«Condividiamo soprattutto i ricordi di nostra madre Romilda, che per noi è stata sempre di grande aiuto, nonostante i momenti difficili che ha vissuto. Mamma non è mai stata sposata con nostro padre, non ha avuto una vita facile e in più c’era la guerra».
E questa condivisione dei ricordi la conforta, la fa stare meglio?
«Sì, è bello ritrovarsi tra noi. Prima di tutto perché siamo ancora in vita e poi perché ci rendiamo conto che, nonostante le cose brutte che abbiamo vissuto da bambine, poi tutto si è aggiustato e la vita continua. E questa vita è scaldata dal nostro volerci bene, perché c’è un grande affetto nella nostra famiglia, fra tutti noi».
Ogni tanto torna anche a Napoli?
«Sì, torno a Napoli e soprattutto a Pozzuoli, perché le mie radici sono lì e fa sempre bene tornare alle proprie radici».
È preoccupata per il futuro dell’Italia?
«Mi preoccupo sempre. Mi stanno a cuore i destini della gente che non riesce a campare, dei bambini, degli anziani. Dobbiamo pensare a loro».
Il mondo di oggi, fra guerre, crisi economiche e cambiamenti climatici, le fa paura o si sente ottimista?
«No, non sono ottimista, mi fa paura tutto. Penso a quello che leggo sui giornali, alle storie di quelle povere donne ammazzate in modo così violento dai loro uomini. Sono cose che ti fanno venire i brividi, non so perché succede tutto questo».
Non si è data una spiegazione?
«No, e anche se trovo una spiegazione, ormai a che cosa serve se ormai una vita non c’è più? Allora prego».
È molto credente e anche praticante?
«Sono credente e praticante un po’ a modo mio. Ogni domenica vedo il Papa in televisione».
È riuscita a incontrarlo?
«Sì, sono andata a una sua udienza con mia sorella. È stato un momento veramente fantastico».
Che cosa le piace di Francesco?
«La serenità e quel suo modo di parlare che ti dona sicurezza. Dopo che lo hai visto e ascoltato, hai davvero voglia di vivere e di credere, credere, credere. Questo Papa aiuta molto la fede delle persone».
Prima ha espresso tutto il suo orrore per la violenza contro le donne, invece che cosa si sente di dire sui casi di molestie nei confronti delle attrici?
«Io veramente non mi sono mai trovata in situazioni simili. Se mi ci fossi trovata sarei scappata, non avrei più fatto il cinema. Però, a quanto pare, sono una delle poche a non aver subito molestie, comunque è grave che sia successo a così tante attrici».
Quali sono le doti principali che l’hanno aiutata e portata al successo nella sua carriera?
«La pazienza, la voglia di credere nella vita e nella gente. Mi è costato qualche sforzo, ma alla fine i risultati sono arrivati».
Qual sono stati gli incontri decisivi della sua vita?
«Nel lavoro Vittorio De Sica, nella vita senza dubbio mio marito».
La rivedremo recitare in qualche film?
«Beh, io mica mi sono ritirata. Non ho mai smesso di recitare, ma per accettare una parte deve capitare una storia che mi piace. Ora una l’ho trovata e probabilmente fra ottobre e novembre cominceranno le riprese di un film per il grande schermo».
Lei è da decenni una delle dive più popolari del cinema. Oriana Fallaci… (Non appena sente il nome della giornalista e scrittrice, la Loren esclama: «Che Dio la benedica», ndr) Oriana Fallaci scrisse che, una volta, anche gli astronauti americani le chiesero notizie di Sophia Loren. Che effetto le fa essere così popolare?
«Ci si abitua alla popolarità. Fa piacere, anche perché mi accorgo che con il passare degli anni non scema mai. Va bene, anzi va molto bene».
Marcello Mastroianni diceva che uno fa tanta fatica per diventare celebre e, una volta famoso, invece passa il tempo a nascondersi dai fan. È davvero così?
«Ma non è vero, Marcello non si nascondeva mai, gli piaceva tanto…».
Ci fanno cenno che gli 8 minuti sono passati, l’intervista deve concludersi, ma Sophia protesta: «Scusate, stavamo parlando di una cosa importante, Marcello….».
Le manca Mastroianni?
«Sì, mi manca davvero molto, moltissimo ».
Fonte www.famigliacristiana.it
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