La morte, che fa tanta paura e mette in costernazione gli amici del mondo e delle passioni, perché li separa da tutti i beni e i piaceri nei quali avevano riposto il loro paradiso, e li sospinge verso un avvenire incerto, è un bene pei giusti fedeli ai propri doveri, perché è annunzio della liberazione; non vedono nella tomba un abisso, ma una porta che introduce alla vita eterna.
Sant’Antonio era vissuto sempre con lo sguardo fisso alla patria celeste ; per essa aveva lasciata quella terrena, gli amori innocenti dei suoi cari, la gloria dei nobili natali, ed in cambio aveva abbracciato l’umiltà, la povertà, le amarezze della penitenza. Per il Paradiso faticò instancabilmente nell’apostolato finché ebbe vita, e, giovane di trentasei anni, spiccò il volo verso il cielo, confortato dalla vista di quel regno beato e nella certezza di presto possederlo. Chi non sente il desiderio di chiudere la vita con una morte simile a questa? Ricordiamoci però che è frutto di una vita spesa bene. Come è la nostra vita? Sta in nostra mano morire da giusti o da dannati. A noi la scelta.
Nelle vicinanze di Padova, una bambina chiamata Eurilia, essendo uscita un giorno in campagna, cadde in un fosso pieno di acqua e di fango, e vi annegò. Turata fuori dalla povera madre, venne collocata sulla sponda del fosso, con la testa in basso e i piedi alzati, come suol farsi cogli affogati. Ma non dava segno alcuno di vita; sulle guance e sulle labbra si scorgevano impresse le tracce sicure della morte. Frattanto premurosa la madre fece voto al Signore e a S. Antonio di recare in dono una effige di cera alla sua tomba, se le avesse restituita viva la figlia. Fatta la promessa, la bambina, a vista delle persone accorse, cominciò a muoversi: Sant’Antonio le aveva ridonata la vita.
Se cerchi miracoli, la morte, l’errore, la calamità, il demonio, la lebbra fuggono, gli infermi si alzano sani.
Cedono il mare, le catene; i giovani ed i vecchi, chiedono e riacquistano le membra e le cose perdute. Spariscono i pericoli, cessa il bisogno; lo raccontino quanti lo provano, lo dicano i padovani.
Cedono il mare, le catene; i giovani ed i vecchi, chiedono e riacquistano le membra e le cose perdute. Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo.
Cedono il mare, le catene; i giovani ed i vecchi, chiedono e riacquistano le membra e le cose perdute.
Prega per noi, beato Antonio e siam fatti degni delle promesse di Cristo.
O Dio, rallegri la tua Chiesa la preghiera votiva del beato Antonio tuo Confessore e Dottore affinché sia sempre munita di aiuti spirituali e meriti di godere le gioie eterne. Per Cristo nostro Signore. Così sia.
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