Padre Pizzaballa, in una intervista ha dichiarato: “In questo particolare e delicato momento storico è di fondamentale importanza far conoscere al mondo intero la storia della presenza cristiana in Terra Santa, per favorire una maggiore consapevolezza delle nostre radici. I cristiani, anche se una piccola minoranza in queste zone, sono una presenza culturalmente molto vivace e ricca, che ha contribuito in maniera enorme a costruire relazioni, non soltanto con la popolazione locale, ma anche con le tante società nel mondo. Questa realtà è giusto che oggi venga e conosciuta e divulgata. Nei momenti difficili San Francesco diceva che un raggio di sole è sufficiente per spezzare via molte tenebre”.
La presenza dei cristiani nella terra di Gesù, è problematica. Molti negli anni hanno lasciato le loro case per andare a vivere altrove. Fino a quando non ci saranno politiche serie, il problema sarà sempre più grande. Segni di speranza arrivano dall’ordinazione episcopale del nuovo vicario apostolico di Aleppo: “Abbiate coraggio fratelli, perche ogni inizio ha una fine. Non perdete la speranza né il coraggio, perché Dio è onnipotente. Egli è Padre e Provvidenza. Egli è Signore della storia e nelle sue mani resta il nostro destino” – così l’esordio di Monsignor Georges Abou Khazen, nuovo vicario apostolico latino di Aleppo, ordinato sabato 11 gennaio scorso nella chiesa di San Luigi a Beirut, in Libano. Mons. Abou Khazen ha poi continuato: “Dio ha fatto convertire Paolo a Damasco da oppressore ad annunciatore del Vangelo. I suoi discepoli sono stati chiamati Cristiani per la prima volta ad Antiochia nella Siria. Egli è capace di proteggere i suoi figli e mantenere la fiamma della fede accesa in questa Terra Santa perché essa continui a essere un segno di speranza, di dialogo e di riconciliazione”. Padre Georges è stato parroco di Aleppo per oltre 9 anni: come frate ha collaborato spesso con ATS pro Terra Sancta, coordinando, soprattutto in questo ultimo periodo, tutti gli aiuti arrivati attraverso la generosità di tanti amici, e spendendosi giorno e notte per il centro di emergenza di Aleppo. Pur avendo avuto l’onore di diventare Vescovo di Aleppo, padre Georges continuerà a lavorare in sinergia con ATS pro Terra Sancta, anche in coordinamento con il lavoro sul campo portato avanti da padre Bassam Zaza, suo confratello e nostro attuale riferimento in Siria. Non possiamo permettere che i cristiani fuggano dalla loro terra. I conflitti non favoriscono la pace e la sicurezza della gente. Come mai l’ONU e le organizzazioni internazionali non si occupano di questo grande esodo dei cristiani verso altre terre? La violenza non piace a nessuno. La scomparsa dei cristiani dalla Terra Santa e dai territori del Medio Oriente, è segno di un nuovo corso storico. Quando cominceranno a pensare realmente ai problemi delle minoranze? Cristiani del medio oriente, non vi scoraggiate! Non andate via! La terra vi appartiene! a cura di Francis MarrashLa Quaresima è un tempo sacro, un pellegrinaggio spirituale che ci invita a riconsiderare il nostro rapporto con Dio, con…
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