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La distruzione russa dell’Ucraina prosegue con ferocia: dopo Mariupol anche Chernihiv è rasa al suolo

Oltre metà degli abitanti è fuggita da Chernihiv, che è completamente distrutta, e oltre 200 civili sono stati uccisi dall’inizio dell’invasione russa. Così il sindaco della città nel nord Ucraina, vicino al confine con la Bielorussia, da giorni isolata per la distruzione di un ponte stradale sul fiume Desna, cruciale per i collegamenti con Kiev.

“E’ piu’ facile contare le case intere che quelle distrutte”, ha detto Atroshenko, citato dall’Ukrainska Pravda,le evacuazioni sono impossibili. In città manca l’elettricità e l’acqua.

Sindaco Chernihiv, città è distrutta

Chernihiv, che è completamente distrutta, e oltre 200 civili sono stati uccisi dall’inizio dell’invasione russa. Così il sindaco della città nel nord Ucraina, vicino al confine con la Bielorussia, da giorni isolata per la distruzione di un ponte stradale sul fiume Desna, cruciale per i collegamenti con Kiev.

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“E’ piu’ facile contare le case intere che quelle distrutte”, ha detto Atroshenko, citato dall’Ukrainska Pravda, le evacuazioni sono impossibili. In città manca l’elettricità e l’acqua.

Tre forti esplosioni sono state udite vicino a Leopoli, ovest dell’Ucraina, dove si vede in lontananza anche una colonna di fumo.


Secondo l’inviato del Guardian Daniel Boffey, Leopoli è stata colpita da tre missili, uno dei quali è atterrato nei pressi della torre delle comunicazioni della città.

Sembra che uno degli obiettivi possa essere stato una raffineria a circa un chilometro e mezzo dal centro della città. Il sindaco di Leopoli invita la popolazione a trovare riparo.

Spari su Boyarka nella regione di Kiev: quattro persone sono rimaste ferite, compreso un bambino
Spari su Boyarka nella regione di Kiev: quattro persone sono rimaste ferite, compreso un bambino

Biden: “Putin è un macellaio. L’articolo 5 della Nato è un obbligo sacro” Dal Cremlino: “Gli insulti Usa riducono lo spazio delle trattative”

“Vladimir Putin è un macellaio”. Lo afferma Joe Biden durante l’incontro con i rifugiati ucraini a Varsavia. Il presidente Usa ha poi ribadito il sostegno americano alla Polonia. “Riteniamo l’articolo 5 della Nato un obbligo sacro”, ha detto Biden riferendosi a quella parte del trattato secondo cui un attacco armato, contro uno o più membri dell’Alleanza, sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti.

Biden: “Al fianco dell’Ucraina fino alla vittoria” –

Incontrando, sempre a Varsavia, i ministri di Esteri e Difesa di Kiev, Biden ha poi assicurato che gli Stati Uniti resteranno al fianco dell’Ucraina fino alla vittoria.”Niente costringerà gli Stati Uniti a voltare le spalle all’Ucraina o indebolirà il nostro sostegno.

Al contrario, questo sostegno non potrà che crescere”, ha aggiunto il presidente Usa. Biden ha poi garantito “ulteriori sforzi per aiutare l’Ucraina a difendere il suo territorio” e per far sì che il presidente russo Vladimir Putin “risponda per la brutale aggressione da parte della Russia, comprese nuove sanzioni”.

Cosa ha detto Biden nell’incontro con il Presidente Polacco Duda

Cremlino: “Insulti Biden a Putin riducono spazio trattative” 

Dopo le parole di Biden non si è fatta attendere la reazione di Mosca. “I nuovi insulti di Biden a Putin restringono ulteriormente la finestra di opportunità per ricucire i rapporti tra Russia e Stati Uniti”. Lo afferma il Cremlino, citato dalla Tass. “E’ strano sentire accuse contro Putin da Biden, che ha invitato a bombardare la Jugoslavia e a uccidere le persone”, ha quindi aggiunto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

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