Gol a raffica alla Turchia, spettatori all’Olimpico (finalmente), tutti gli italiani davanti alla tv, e la crisi alle spalle. E’ il miracolo del calcio.
Bastano 3 gol rifilati alla Turchia e gli infaticabili telecronisti della Rai propinano un ‘RICCO DOPOPARTITA’, con una squadra che gioca sul velluto. Non un cenno ai morti, non un cenno alle migliaia di attività distrutte dalla crisi: tutto concentrato intorno al business del calcio, calcio e calcio ancora. Il gioco più corrotto del mondo ci farà rinascere? Noi siamo convinti di no.
O forse sarà l’ennesima illusione di una nazione divisa, impoverita, in piena crisi, con migliaia di aziende in chiusura e con il ‘DIO CALCIO’, corrotto tra i corrotti, che risolleva il morale. Non siamo convinti che sia il calcio la speranza del belpaese, ma gli italiani, lo sappiamo, si illudono con grande facilità.
L’unica cosa certa della quale c’è necessità è la speranza.
Per essere uomini di speranza non dobbiamo essere attaccati a niente e vivere, invece, “in tensione verso” l’incontro con il Signore. Se si perde questa prospettiva, la vita diventa statica e le cose che non si muovono, si corrompono. Vogliamo ricordare queste parole di Papa Francesco, ed in attesa delle prossime gare dell’europeo di calcio vi mandiamo un caro saluto ed un abbraccio,
Redazione Papaboys