Come uscire dall’attuale crisi economica? Rivitalizzando il modello di famiglia tradizionale. In una conferenza svoltasi a Ferrara, l’arcivescovo mons. Luigi Negri e il magistrato Andrea Mantovano hanno offerto un’analisi sulla situazione di precarietà vissuta oggi dal modello tradizionale di famiglia
Ospiti del convegno mons. Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara, e Andrea Mantovano, magistrato ed ex senatore e deputato Pdl. I due hanno tenuto martedì scorso, 13 gennaio, una conferenza sul tema “I nuovi diritti” nell’aula magna dell’Istituto di cultura Casa Cini, a Ferrara.
Per rafforzare la propria tesi, i due relatori hanno citato il rapporto eurostat 2013 in tema di fecondità, dal quale emerge un’Europa inghiottita dall’inverno demografico e dove la “famiglia tradizionale” è un modello sempre meno diffuso. I “dati e le statistiche inconfutabili” di eurostat offrono uno scenario desolante dell’Italia, a causa di un tasso di fecondità di 1,4 figli per donna, che rappresenta il fanalino di coda europeo. La presenza di pochi under 15 e di tantissimi over 65 profila all’orizzonte un grave problema di sostenibilità per il sistema previdenziale.
Mantovano indica nella negligenza politica una delle cause di questa situazione. “Il fatto che in Europa e in Italia si facciano pochi figli, e di conseguenza si stia precipitando verso il baratro – spiega il magistrato -, dipende senza dubbio dal mancato incoraggiamento alla formazione della famiglia tradizionale suggellata dal matrimonio e da politiche laiciste sbagliate”.
Secondo l’ex deputato, la soluzione sarebbe incentivare la creazione di famiglie secondo il modello tradizionale. “È provato che all’interno del matrimonio vi sia una fecondità maggiore rispetto ad una convivenza – afferma -. Un buon politico rilancerebbe la famiglia tradizionale perché in questo modo darebbe una prospettiva all’intera nazione”.
Al contrario, ci troviamo immersi oggi in una “deriva laicista che manipola la vita e mette in secondo piano i valori cristiani”. Mantovano spiega la sua tesi con una similitudine: “La famiglia ora è come un edificio bombardato”. Il magistrato ritiene che i ruderi di quest’edificio siano cedendo sotto i colpi di piccone di misure come divorzio facile “davanti al sindaco o a chi per lui”, divorzio breve che permetterebbe “di divorziare anche la sera del giorno stesso in cui si è celebrato il matrimonio”, la fecondazione eterologa, la legge sul doppio cognome, la riforma della legge sulle droghe e il propagarsi dell’ideologia gender nelle scuole pubbliche e nella società.
“Siamo nel bel mezzo di una deriva laicista della società – gli fa eco mons. Negri – che ha attraversato anche molte formazioni politiche che si definiscono cattoliche ma che non agiscono in difesa dei valori cattolici”. È per questo che – conclude Mantovano – “occorre aderire ai movimenti per la famiglia ed essere ben attenti soprattutto nelle scuole laddove sono educati gli italiani di domani”.
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