I genitori da sempre sono i responsabili nell’educare, primi catechisti e maestri della fede per i propri figli. Essere genitori oggi vuol dire essere vigili, gioiosi e capaci di ascoltare e dialogare.
La vigilanza deve essere vista come il saper cogliere le occasioni ed i momenti favorevoli per introdurre in famiglia il discorso della fede e per essere utili alle riflessioni attente e critiche riguardo ai bombardamenti esterni a cui oggi, nell’epoca dei social network, sono sottoposti i nostri figli, ma essere anche sensibile all’ascolto ed alla comprensione di domande vocazionali presenti nel loro animo.
La gioia, invece, è cercare di vedere con uno sguardo nuovo quello che ci accade, cercando come membri della famiglia di capire l’azione di Dio nel nostro cammino riconoscendo ciò che è bene e che ci offre orientamenti preziosi per vivere bene la nostra esistenza.
L’ascolto ed il dialogo sono forse il punto più difficile ma possono definirsi quell’amalgama che rende resistente la compattezza familiare. Insieme bisogna comprendere come sia importante ricomporre i contrasti nel dialogo, non fatto di univocità di parola ma proteso all’ascolto reciproco.
Dare rilievo alla comprensione ed all’amore reciproco deve essere finalizzato non all’interesse morboso ma all’essere segno dell’amore misericordioso che Dio ha nei nostri confronti.
Essere famiglia cristiana nei nostri giorni è forse uno dei momenti più difficili per la coppia spesso minata dai media che diffondo altri stili di vita, la preghiera quotidiana e la formazione organica e sistematica possono essere fonte viva che rigenera e che non fa morire quel seme che nel matrimonio si sta sviluppando in albero dalle radici profonde.
Nella mia vita, la più che trentennale esperienza nel Movimento Apostolico che ha come sede centrale Catanzaro, mi ha fatto comprendere che bisogna dare spazio al Signore, nella fiducia che è Lui che agisce nelle nostre debolezze: un lasciarsi guidare senza paura, con semplicità e gioia, nella convinzione profonda che quanto più mettiamo al centro Lui e non il nostro ego, tanto più il nostro agire sarà fruttuoso. Prego il Signore e Maria Santissima Madre della Redenzione affinché guidi il cammino della mia famiglia perché rimanga fedele e perseverante nella via che la conduce verso il regno. di Francesco VALLONE
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