La Giordania ha compiuto l’esecuzione di due prigionieri iracheni jihadisti, tra i quali la detenuta Sajidaal-Rishawi, in risposta al video diffuso dallo Stato Islamico che sembra mostrare il pilota di Amman Muath al-Kasaesbeh mentre viene bruciato vivo.
La condanna a morte di Rishawi e dell’altro prigioniero iracheno è stata compiuta tramite impiccagione. I militanti dello Stato islamico aveano chiesto il rilascio della donna in cambio della liberazione dell’ostaggio giapponese Kenji Goto, che hanno successivamente ucciso.
Condannata a morte nel 2005 per il suo ruolo in un attacco suicida ad Amman, Rishawi è morta all’alba, secondo quanto hanno riferito una fonte della sicurezza e la televisione di Stato. L’uomo iracheno faceva parte di al-Qaeda ed era stato condannato a morte nel 2008. Secondo una fonte della sicurezza che ha preferito rimanere anonima si tratterebbe di Ziyad Karboli, operativo di al-Qaeda in Iraq, riconosciuto colpevole di aver ucciso un giordano.
Campane a morto per il pilota
A mezzogiorno di oggi, mercoledì 4 febbraio, le campane di tutte le chiese cattoliche sparse per il Regno Hascemita suoneranno a morto in segno di lutto per il raccapricciante omicidio di Muath al-Kaseasbeh, il 26nne pilota giordano finito nelle mani dei jihadisti dello Stato Islamico che il 3 gennaio scorso lo hanno arso vivo dopo averlo cosparso di liquido infiammabile mentre era chiuso in una gabbia e ieri hanno diffuso online il video della barbara esecuzione. Lo riferisce all’Agenzia Fides l’Arcivescovo Laroun Lahham, Vicario patriarcale per la Giordania del Patriarcato latino di Gerusalemme. “Nella giornata di oggi, alle ore 18 – aggiunge l’Arcivescovo Lahham – in tutte le parrocchie giordane, in contemporanea, si celebreranno messe di suffragio e si reciteranno preghiere per il soldato. Poi una delegazione ufficiale della Chiesa cattolica si recherà a presentare le proprie condoglianze alla famiglia e alla tribù a cui apparteneva Muath ”.
Sdegno nel Paese
L’esecuzione del pilota ha suscitato un’ondata di sdegno in tutta la nazione. I capi religiosi invitano in maniera unanime i cittadini a rimanere saldi nella prova e a custodire l’unità nazionale stringendosi intorno a Re Abdallah II.
Il pilota era stato catturato il 24 dicembre a Raqqa, dopo che il suo aereo, impegnato a bassa quota contro le postazioni anti-aeree dello Stato islamico, era precipitato. Poco dopo la cattura, sui siti jihadisti si era aperto un sondaggio per decidere in che modo il prigioniero dovesse essere ucciso.
Al-Azhar: terroristi Is vanno uccisi
L’Università di Al-Azhar al Cairo, il più prestigioso centro d’insegnamento dell’Islam sunnita, ha chiesto l’uccisione e la crocifissione dei terroristi dell’Isis, esprimendo sdegno per la barbara uccisione del pilota giordano. In una durissima nota diffusa dopo il video in cui Maaz al-Kassasbeh veniva bruciato vivo, l’autorità religiosa ha chiesto “l’uccisione, la crocifissione e la mutilazione dei terroristi dell’Is”.
Anche il governo iraniano ha condannato la “selvaggia” uccisione del pilota giordano Muath al-Kasaesbeh; un “atto disumano che non rispetta alcun codice di condotta islamico”, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Marzieh Afkham, citata dall’agenzia ufficiale Irna.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Avvenire