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È riuscita a sconfiggere il Covid-19 all’età di 105 anni. Rosamunda Campagnoli, conosciuta da tutti come «nonna Monda», è perfettamente guarita dopo aver contratto il virus.
La donna, da sei anni (dopo la morte del marito) ospite di una casa di riposo a Pinarolo Po (Pavia), in Oltrepò Pavese, ha vissuto la malattia senza conseguenze: è stata totalmente asintomatica.
Ma sino a che il doppio tampone negativo non ha sancito la sua definitiva guarigione, l’anziana ha dovuto vivere in isolamento, rinunciando al pranzo e alle attività ricreative con gli altri pensionati presenti nella Rsa «San Francesco».
Adesso ha potuto tornare alle sue passioni: le preghiere giornaliere insieme agli altri, le chiacchiere e i giochi con gli amici (il suo preferito è la tombola), la musica, il disegno e le visite delle sue due nipoti Lucia e Floriana.
A chi le chiede come ha fatto a sconfiggere il Coronavirus alla sua età. «nonna Monda» risponde con un sorriso: «Dopo essere uscita indenne dalle due guerre mondiali ed aver affrontato una vita di sacrifici, al confronto il Covid-19 è stata una passeggiata».
12 nuovi positivi: il picco a Teramo con il focolaio Amadori
Contagi in Abruzzo. La Regione aggiorna i dati del Covid-19 con il focolaio alla Amadori di Controguerra. Il bollettino sul coronavirus, oggi in Abruzzo vede 12 nuovi casi positivi (11 in provincia di Teramo e 1 in provincia di Chieti), nessun nuovo decesso, 25 ricoverati (di cui solo un paziente in terapia intensiva), 172 in isolamento domiciliare, mentre sono 2.817 i pazienti dimessi o guariti. Attualmente i positivi in Abruzzo sono 197, i test complessivi effettuati sono 134.980.
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Dei 12 nuovi contagi, 11 sono riferiti alla provincia di Teramo e riguardano il focolaio scoperto ieri nello stabilimento Amadori di Controguerra, nell’Alto Abruzzo, la confine con le Marche. Si tratta di 8 dipendenti e una nona operaia, una donna albanese, che rappresenta il primo caso di Covid-19, scoperto i primi di agosto. I tamponi a tutti i colleghi del suo turno hanno portato alla luce gli altri otto operai positivi, di cui cinque stranieri, tutti residenti tra Controguerra e Martinsicuro, mentre due vivono nelle vicine Marche. Sono stati infettati anche tre familiari della donna albanese che vive nel centro costiero di Martinsicuro.