Per negoziati che portino a un accordo di pace, le truppe russe “devono ritirarsi nei confini pre-invasione, ritornare entro la linea di contatto precedente il 24 febbraio”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlando a un evento in video conferenza organizzato da Chatham House.
Alla domanda su quale sarebbe la condizione minima che accetterebbe per un possibile accordo di pace con la Russia, Zelensky ha risposto: “Sono stato eletto dal popolo ucraino presidente dell’Ucraina, non presidente di una mini-Ucraina”, lasciando intendere come già detto in precedenza che non farà concessioni territoriali a Mosca.
PUOI LEGGERE ANCHE: Papa Francesco: i cristiani siano uniti dinanzi a una guerra “crudele” che minaccia il mondo
E’ difficile parlare di pace con richieste unilaterali, l’unica strada percorribile, lo ripetiamo per l’ennesima volta, è quella di mettersi seduti intorno ad un tavolo.
Finchè non ci sarà questa concreta volontà, il conflitto non conoscerà una soluzione vera.
Le truppe russe hanno sparato contro un veicolo che cercava di mettere in salvo i civili ad Azovstal
Le truppe russe hanno sparato contro un veicolo di evacuazione che si stava muovendo nella zona dello stabilimento Azovstal. Lo ha riferito il battaglione Azov, denunciando l’ennesima violazione del cessate il fuoco.
“Una macchina si stava dirigendo verso i civili per evacuarli dall’impianto A seguito colpi da fuoco, un combattente è stato ucciso e sei sono rimasti feriti”, ha scritto il battaglione su Telegram, osservando che la parte russa continua a violare tutti gli accordi e non aderisce alle garanzie di sicurezza durante l’evacuazione dei civili.
.
VIDEO DELL’ARRIVO DI 12 CIVILI SALVATI ALL’ACCIAIERIA DI MARIUPOL
.
.
Dalla Russia nessuna intenzione di finire la guerra
“Non riusciamo a vedere nessuna intenzione da parte russa di mettere fine alla guerra” in Ucraina. Lo ha ribadito il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Mariupol “è un esempio di assedio, di torture” e mostra “l’attitudine disumana dell’esercito russo e la sua crudeltà”, ha proseguito intervenendo in videoconferenza a un evento del centro studi britannico Chatham House, aggiungendo che “la cosa più spaventosa è che questa crudeltà è ordinata dal Cremlino”.
Mandato d’arresto per il giornalista Nevzorov per aver diffuso ‘fake news’ sul conflitto in Ucraina
Il tribunale Basmanny di Mosca ha registrato una richiesta da parte degli investigatori per l’emissione di un mandato di arresto nei confronti del giornalista Alexander Nevzorov (designato in Russia come agente dei media stranieri) in relazione a un procedimento penale aperto sulla base della legge che punisce la diffusione di cosiddette “notizie false” relative alle attività delle forze armate russe.
Uno dei soldati che difendono la Azovstal: La situazione è critica e sta peggiorando. Ci sono civili morti
“La situazione nell’acciaieria è ora critica. E’ stata critica a lungo e ora sta peggiorando”. Lo ha detto Mykhailo Vershynin, uno dei soldati ucraini che sta difendendo la Azovstal di Mariupol. “La cosa peggiore è che abbiamo ancora civili nei rifugi antiaerei”, ha detto, precisando che “ultimamente, dopo un pesante bombardamento sono morti due civili, una decina i feriti.
Ora non abbiamo informazioni su quanti civili siano stati uccisi perché non riusciamo ad uscire e raggiungere i bunker in cui si trovano”.
Nessun dietrofront di Putin sull’Azovstal
Nessun dietrofront di Putin sullo stop all’assalto finale all’Azovstal secondo il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. “Non sono a conoscenza di alcun cambiamento, per i dettagli, ovviamente, è necessario contattare il ministero della Difesa”, ha detto Peskov, rispondendo alla domanda se ci saranno cambiamenti sull’Azovstal oggi e se l’apertura dei corridoi umanitari verrà mantenuta.