E’ il 60° giorno di guerra tra Russia e Ucraina. L’offensiva russa non si ferma nemmeno durante la festività ortodossa, nonostante l’appello di Kiev a Mosca per una “vera tregua pasquale” in modo da “aprire immediatamente un corridoio umanitario per i civili”.
Nei bombardamenti su Odessa sono rimaste vittime almeno 8 persone. Altri due bambini uccisi a Donetsk. Intanto sono attesi a Kiev il segretario di Stato e il responsabile della Difesa americani Blinken e Austin, secondo quanto annunciato da Zelensky ma non confermato da Washington.
Kiev, finora deportati in Russia quasi un milione di ucraini
La Russia ha deportato a forza finora quasi un milione di cittadini ucraini dai territori militarmente occupati in Ucraina: per l’esattezza 951.000, di cui 174.689 bambini. Lo scrive il sito del giornale ucraino ‘Kyiv Independent’, citando il ministero russo della difesa.
Onu, tregua immediata a Mariupol per consentire l’evacuazione dei civili
L’Onu ha chiesto una tregua “immediata” a Mariupol, per consentire l’evacuazione dei circa 100.000 civili ancora bloccati nella città portuale ucraina, controllata quasi interamente dall’esercito russo. Lo ha dichiarato Amin Awad, coordinatore delle Nazioni Unite in Ucraina. “Ora ci deve essere una pausa nei combattimenti per salvare vite umane. Più a lungo aspettiamo, più vite saranno a rischio. Devono poter evacuare ora, oggi. Domani sarà troppo tardi”, ha detto Awad.
Kiev, altri due bambini uccisi a Donetsk. Si intensifica l’offensiva nella regione del Donbas
Avevano 14 e 5 anni le ultime due piccole vittime ucraine. Sono rimaste uccise a Donetsk dove la loro casa è stata distrutta durante i combattimenti tra russi e ucraini, ha comunicato in un tweet il Governatore della regione Pavlo Kyrylenko. Nelle ultime due settimane Mosca ha intensificato la sua offensiva nella regione del Donbas, secondo i funzionari ucraini, con pesanti combattimenti segnalati quasi quotidianamente nelle regioni di Donetsk e Luhansk. Secondo l’ultimo rapporto dell’Onu aggiornato al 21 aprile sono 184 i bambini uccisi e 286 quelli feriti dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.
Francesco: in Ucraina tregua pasquale, si ascolti la gente “che vuole la pace”
L’appello ai leader mondiali
Il Papa chiede quindi a tutti di levare la preghiera per la pace e si rivolge ai grandi della terra:
A tutti chiedo di accrescere la preghiera per la pace e di avere il coraggio di dire, di manifestare che la pace è possibile. I leader politici, per favore, ascoltino la voce della gente, che vuole la pace, non una escalation del conflitto.
La guerra si è inasprita
Francesco volge poi il suo sguardo alle comunità cristiane che celebrano la Pasqua secondo il calendario giuliano augurando loro che Cristo risorto colmi di speranza le buone attese dei cuori:
Sia Lui a donare la pace, oltraggiata dalla barbarie della guerra. Proprio oggi ricorrono due mesi dall’inizio di questa guerra: anziché fermarsi, la guerra si è inasprita. È triste che in questi giorni, che sono i più santi e solenni per tutti i cristiani, si senta più il fragore mortale delle armi anziché il suono delle campane che annunciano la risurrezione; ed è triste che le armi stiano sempre più prendendo il posto della parola.
Ringrazia chi manifesta per la pace
In questo contesto di conflitto e sofferenza, Papa Francesco esprime il suo apprezzamento a quanti manifestano per la pace e ringrazia i partecipanti della Marcia Parugia-Assisi:
A questo proposito, saluto e ringrazio i partecipanti alla Marcia straordinaria Perugia-Assisi per la pace e la fraternità, che si svolge oggi; come pure quanti vi hanno aderito dando vita ad analoghe manifestazioni in altre città d’Italia.
(VIDEO) Nuovo appello alla pace durante il Regina Coeli con Papa Francesco
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