Dai messaggi della Madonna, nostra Madre, si può vedere che Lei vuole accompagnarci sulla strada della nostra vita; si può vedere che Lei vive, respira e cammina con noi. Nel precedente messaggio ci invitava a riposarci in Dio perché solo Dio fa riposare. Non è la preghiera che dona il riposo, ma Dio. La preghiera non è lo scopo, è soltanto un mezzo al quale la Madonna ci invita e che mette nelle nostre mani. Esiste la preghiera nella quale Dio non può entrare perché le porte Gli sono sbarrate e chiuse; sono chiuse perché il nostro cuore non è aperto. La preghiera fatta in modo formale e superficiale, stanca e annoia perché dentro non c’è Dio; per questo la Madonna a Medjugorje ci invita sempre a pregare con il cuore, con amore, con il desiderio di incontrarci con Dio, perché Egli ci faccia sempre più sani, puliti e pieni di forza per portare i pesi di ogni giorno.
Tutti cerchiamo e desideriamo un vero riposo dagli impegni, dalle fatiche e dai lavori di ogni giorno, ma purtroppo ci vogliamo riposare anche da Dio. Se si assaggia un po’ il suo amore, lo si desidera sempre di più, perché attrae e riempie il nostro cuore, che non possiamo ingannare con nessuna altra cosa.
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Nessuno di noi vuole essere ingannato. Tutti cerchiamo la verità e la pace, ma per arrivare a tutto questo, occorre essere esigenti, come è esigente la Madonna con i suoi messaggi che ripete. Tutti scappano da un cristianesimo mediocre, da un cristianesimo che non esige niente. Il problema non sta nel contenuto del cristianesimo e nell’insegnamento della Chiesa, ma il problema sta in coloro che presentano tale contenuto in qualche modo.
La Madonna a Medjugorje ci presenta un cristianesimo esigente, disciplinato e faticoso che alla fine porta alla vera pace, che è Gesù. Perché la mia fede costa, non si può vendere a buon prezzo. Anche Papa Giovanni Paolo II° ha detto ai giovani: “non credete a quelli che propongono facili soluzioni ai vostri problemi della vita”.
Ogni grande cosa esige fatica, ma ancor più che la fatica, esige molto amore. E’ come un giovane che riceve in regalo le cose dai genitori: non le sa apprezzare se non ha fatto nessuna fatica per queste cose. Oggi noi sappiamo che, se fatichiamo per restare sulla strada in cui ci invita la Madonna, Lei è con noi, è con i suoi figli, è presente; anche Lei fatica con noi, prega con noi come ha pregato con gli apostoli, soffre con noi come ha sofferto con il suo figlio Gesù. Già dagli inizi della Chiesa e fino ai nostri giorni, La Madonna è presente, ci invita ad essere fedeli a suo figlio Gesù e ci aiuta a crescere nella santità.
Siamo invitati a imparare da Maria, a guardarLa, contemplarLa, entrare in Lei, nel suo cuore, e lasciarci trasformare. Ella ci ama, ci conosce e vuole che diventiamo quello che siamo nel cuore di Dio, conducendoci al cuore di Gesù. Maria ha portato Gesù nel suo grembo. Nel suo grembo Gesù è stato formato e anche noi dobbiamo ritornare nel grembo di Maria per lasciarci formare, perché il Cristo cresca in noi. In Maria possiamo ritornare nel grembo di nostra madre per essere partoriti di nuovo da Lei, affinché Gesù possa occupare in noi tutto lo spazio, così che possiamo vivere quella realtà di cui parla San Paolo: “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me
”. (Galati 2,20). In un altro passo San Paolo dice che noi “in Dio viviamo, ci muoviamo ed esistiamo” (Atti 17,28). Io esisto perché Lui mi desidera, mi ama, mi crea ogni giorno. A una persona umana posso dire: “io sono con te e per te”, ma non “in te”. All’uomo posso dire: “ti credo”; ma non posso dire: “credo in te”, cioè non posso credere all’uomo per tutti i tempi, senza confini, senza interruzioni. Dice S. Agostino: “Dio è più intimo a me di quanto io lo sia a me stesso”. Solo a Lui posso dire con San Pietro: “Tu sai tutto”. (Giov. 21,17).La Santa Vergine nei suoi messaggi chiede di pregare il rosario e di meditarlo; Lei vuole che con la meditazione dei misteri del rosario, che sono i misteri della vita di Maria, noi possiamo entrare nella sua intimità. Bisogna vivere come se vedessimo l’invisibile: questo significa vivere di fede. Entriamo nell’intimità della Sacra Famiglia, nell’intimità di Gesù, di Maria e di San Giuseppe. Viviamo con il Cielo. Facciamo scendere il Regno di Dio in mezzo a noi perché “il Regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono” (Mt. 11,12), e così tutto diventerà chiaro.
La Madonna è molto semplice e chiara nelle sue parole: “Oggi vi invito tutti a decidervi per la santità”. Di solito abbiamo un’immagine sbagliata sulla santità, ma i santi erano gli uomini più normali e più sani; la gente correva dietro loro, li cercava dappertutto. Anche oggi gli uomini hanno bisogno di coloro che rischiarano il volto di Dio, hanno bisogno di coloro che testimoniano che Dio ha cura del suo popolo, che solo Dio è santo, è tre volte santo. A noi spetta di deciderci per la santità. Non siamo noi che ci possiamo fare santi, solo Dio ci fa santi; ma non lo può fare se noi non ci decidiamo. Per questo, abbi il coraggio di deciderti per la santità, abbi il coraggio di essere anormale per questo mondo, perché sarà questo stesso mondo che poi ti cercherà per trovare Dio in te. La Madonna ci dice che la santità non si raggiunge in un momento, ma si raggiunge “passo per passo”, giorno per giorno. Bisogna perseverare.
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Come il fiore ha bisogno dell’acqua, del sole e del tempo per crescere, così anche il nostro cuore esige acqua e sole da Dio, e anche tempo; bisogna soltanto permettere che Lui faccia in noi quello che noi da soli non possiamo fare. Abbi il coraggio di credere contro ogni incredulità, di sperare contro ogni speranza. Dio può fare in te tutto quello che tu gli permetti di fare. E Gesù chiede a te come ha chiesto a quel cieco nel vangelo: “Cosa vuoi che io ti faccia?” Gesù vuole sentire il nostro cuore, vuole sentire il grido della nostra anima. La Madonna ci ricorda alla fine del messaggio: “Non legatevi alle cose materiali ma a Dio”. Lasciamo che Dio custodisca la nostra vita per la vita eterna. Ma per questo bisogna spenderla, perché il senso della nostra vita sulla terra è spenderla per gli altri per averla in Dio.
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